VII
t a l ì a
Una forte luce mi colpisce in pieno volto e faccio fatica ad aprire gli occhi. Cerco di mettermi seduta, poggiando le mani per terra, che sprofondano però nella sabbia. Sbatto le palpebre diverse volte e la luce inizia ad affievolirsi, così decido di guardarmi attorno per capire dove mi trovi.
Volto lo sguardo verso destra, e il mio cuore inizia a martellare contro il petto. Urlo dallo spavento, arrancando all'indietro nella sabbia per allontanarmi dal cadavere accanto a me. Il cadavere di Lily.
Ha il viso sepolto nella sabbia, i capelli lunghi e rossi sono sporchi e cosparsi di granelli. Continuo ad indietreggiare, fin quando non sbatto contro qualcosa. Mi alzo velocemente, voltandomi, ritrovandomi James sdraiato ai miei piedi che mi guarda privo di vita.
Urlo di nuovo, iniziando correre lontano da lì. Sento le lacrime bruciarmi la pelle e i singhiozzi morirmi in gola, poi una voce riecheggia attorno a me come un eco.
«Vieni da me, figlia di Calliope...» una donna parla nel vento, ho già sentito la sua voce.
Smetto di correre quando un altro corpo cade dall'alto, atterrando davanti a me. Abel...
«No!» un singhiozzo strozzato lascia la mia bocca ed inciampo mentre cerco di allontanarmi dal cadavere del mio amico.
Cado per terra, tremando come una foglia.
«Vieni da sola, o moriranno tutti coloro che cercheranno di proteggerti...» la voce parla nuovamente, seguita subito dopo dalle urla agonizzanti di un ragazzo.
Sento qualcuno afferrarmi la spalla e a quel contatto la mia mente viaggia altrove. Vedo Leo contorcersi dal dolore, incatenato al centro del cerchio di fuoco. Le sue urla si fanno man mano più fioche, fin quando non cessano del tutto.
Leo incrocia i miei occhi colmi di lacrime che non riesco a trattenere, vorrei correre verso di lui ma sono inchiodata al pavimento.
«Tu non vuoi questo...» mi sussurra la voce, ma sono troppo sconvolta per darle davvero ascolto. «Ti sto aspettando.» sibila, poi schiocca le dita e il capo di Leo ciondola verso il basso, senza vita.
Mi sveglio grazie a Rose che prende a scuotermi bruscamente. Apro gli occhi di scatto e quasi salto giù dal letto, sentendomi terribilmente accaldata. Nella mia testa rivedo le immagini del mio sogno, Lily, James, Abel, Leo...
«Tal, che succede?» fa Rose preoccupata, poggiandomi una mano sul braccio. La tira via subito dopo, iniziando a sventolarla. «Ma... scotti! Letteralmente!» esclama e sento le mie vie respiratorie iniziare a chiudersi.
Ho bisogno di aria. Barcollo verso la porta del dormitorio e riesco ad uscire in corridoio, seguita a ruota da Rose con la mano ancora dolorante. Devo uscire da qui...
«Talìa!» Rose mi chiama quando sto per scendere la prima scala, ma me le faccio tutte rotolando e atterrando con la schiena sul pavimento.
Alcuni ragazzi si precipitano accanto a me, ma non riesco a focalizzare i loro volti a causa della mia vista appannata. Qualcuno mi afferra per poi lasciarmi andare subito dopo, perché il mio corpo emana troppo calore.
«Drew... chiamate...» non riesco a terminare la frase che il mio cervello viene offuscato dal fumo, e perdo i sensi.
✵ ✯ ✵ ✯ ✵
Mi risveglio circa quattro volte, ma mai definitivamente. A intervalli di tempo vedo James nella sua uniforme da Quidditch che mi accarezza i capelli, guardandomi preoccupato. Albus che mi poggia qualcosa sulla fronte, la sua espressione è uguale a quella del fratello.
Vedo di sfuggita la McGrannit assieme agli altri professori. Ricordo vagamente Abel che discute con qualcuno per poi rivolgermi una strana occhiata, come se lui sapesse qualcosa.
Durante tutto questo tempo sento costantemente una presenza accanto a me, che non mi abbandona nemmeno per un secondo. Quando finalmente mi sveglio, sento la mano di qualcuno stringere la mia.
Metto a fuoco, ritrovandomi davanti un Drew sorridente. Bene, se non sono morta fin ora può benissimo prendermi un colpo adesso.
Perché Drew mi ha spaventato.
Non perché è troppo esageratamente bellissimo quando sorride e gli si forma quell'adorabile fossetta al lato destro della bocca che oh miei dei mi sciolgo.
«La Bella addormentata si è svegliata, Al, puoi smetterla di camminare.» dice Drew, continuando ad accarezzarmi il dorso della mano. Albus si affretta a raggiungermi e sento qualcun altro nella camera mormorare dei ringraziamenti a Merlino. Penso sia Scorpius.
«Stai bene? Hai sete? Fame? Ho un pacchetto di Oreo qui, da qualche parte...» dice Albus, tastandosi le tasche fin quando non tira fuori la bustina argentata.
«Grazie...» farfuglio con voce da transessuale appena sveglia, prendendo gli oreo. Mi siedo sul letto dell'infermeria, poggiando la schiena contro la testiera e lasciando la mano di Drew per aprire il mio pacchetto.
Cerco di scartarlo, ma sono priva di forze. Guardo tristemente il pacchetto fin quando Drew non me lo leva dalle mani, aprendolo al mio posto. Alzo gli occhi verso il soffitto quando fa per imboccarmi con il trenino.
«Non fare l'idiota.» mormoro, levandogli l'oreo dalle mani e portandomelo alla bocca. Drew mi fa una smorfia ed io lo guardo male, masticando il mio biscotto.
«Come stai?» mi chiede nuovamente Albus, sedendosi accanto a Drew e osservandomi preoccupato.
Bella domanda, Al... come sto? Sento le ossa letteralmente a pezzi, un solo tocco e potrebbero frantumarsi. La mia gola brucia talmente tanto che ho anche paura di parlare, temendo che mi metta a sputare fuoco. Faccio fatica a respirare e quasi non sento il cuore battere. Nel complesso... «Sto bene.» sospiro.
«Sicura?» alza entrambe le sopracciglia scure, guardandomi intensamente.
«Si...» distolgo lo sguardo.
«È una bugia.» sospira Albus e mi volto di nuovo verso di lui.
«Ma... no.» distolgo lo sguardo per la seconda volta.
«Si, non mi guardi mai negli occhi quando dici una bugia.» mi ricorda Albus e sospiro pesantemente, afferrando un altro oreo dal pacchetto stretto fra le mani di Drew.
Quando lo metto sotto i denti quasi non tiro giù dall'Olimpo tutti gli dei.
«Di immortales, Drew!» impreco, premendo una mano sulla mia mascella dolorante, mentre l'oreo congelato rotola giù dal letto, finendo sul pavimento.
«Oh dei... non volevo, scusami.» fa dispiaciuto, avvicinandomisi.
«Mi sono fracassata un molare! Dei, non toccare più i miei oreo.» sbuffo mentre Drew inizia a tastare la mia mano che tasta la mia mascella. Che razza di idiota.
«Vado a prendertene un altro pacco?» mi chiede Albus, premuroso come al solito, ed io annuisco ancora dolorante.
«Vengo con te.» dice Scorpius, chiudendo il libro che stava leggendo e alzandosi da un letto poco distante.
Ah, ma da quanto tempo era lì?
Mistery-Malfoy.
«Non metteteci troppo.» dice Drew mentre i due si incamminano verso l'uscita dell'infermeria, ed io lo schiaffeggio.
«Metteteci tutto il tempo che vi serve!» esclamo, ed entrambi si voltano verso di me.
«Tal, dobbiamo solo prendere un pacco di oreo e ritornare qui.» dice Albus guardandomi, mentre Scorpius lo osserva con un sopracciglio alzato, della serie "ma sei davvero così innocente o fai soltanto finta?"
Oh, dolce e piccolo Albus...
«Si, certo. Ovviamente.» cerco di non assumere l'espressione R.O.S.E.
(Raccapricciante Oscena Sessuale Espressione) e rivolgo un sorriso ad Albus, poi ammicco verso Scorpius che trattiene una risata.
Albus lo guarda, aggrottando la fronte.
«Perché–» Scorpius non lo lascia finire, e dopo avergli poggiato una mano dietro la schiena e avergli dato una leggera spinta, escono insieme dell'infermeria.
Mi volto verso quell'idiota del mio ragazzo-ghiacciolo, guardandolo male.
«Hai ghiacciato i miei oreo.» gli dico e sulla sua faccia nasce un sorrisetto falsamente innocente.
«Potrà mai perdonare questo povero e incosciente ragazzo, mia crudele regina?» si poggia una mano sul petto, rivolgendo l'altra verso il soffitto. Lo osservo con sguardo superbo, squadrandolo dal ciuffo biondo ai piedi, entrando nella parte.
«Mh, devo pensarci.» distolgo lo sguardo, osservando le mie unghia perfettamente normali. Drew mi afferra una mano, chiudendola fra le sue e inginocchiandosi sul pavimento.
«Cosa dovrò affrontare per entrare nuovamente nelle sue grazie?» recita con fare teatrale, guardandomi con un'espressione davvero seria, e cerco con tutta me stessa di non scoppiare a ridere.
«Fammi i grattini.» gli dico e Drew mi guarda basito.
«I grattini?» mi chiede.
«Si, i grattini.» ripeto e lui sbatte diverse volte le palpebre, poi si riprende.
«Oh!» esclama, sbattendosi una mano sul petto. «Quale ardua e crudele impresa, i grattini!» quasi urla e questa volta scoppio a ridere davvero forte.
«Torna nel ventunesimo secolo, adesso.» rido, facendogli spazio sul materasso, spostandomi di lato. Lui si accomoda accanto a me, poggiando un braccio sopra le mie spalle.
«Parlavano davvero così nell'età elisabettiana?» mi chiede ed io poggio la testa sulla sua spalla, sospirando.
«Domande più intelligenti?» gli chiedo «E sto aspettando i miei grattini.» aggiungo.
«Agli ordini...» dice Drew, cominciando a farmi i grattini sull'avambraccio.
«Sei ancora molto calda.» mi dice con un tono serio. «Mi hai fatto spaventare a morte. Quando ti ho vista lì per terra ho pensato di non essere arrivato in tempo, che fosse troppo tardi.» mi confessa e alzo lo sguardo verso di lui, incrociando le sue iridi di ghiaccio.
«Mi dispiace.» è l'unica cosa che posso dirgli.
«Questa volta è stato diverso, non è così?» mi chiede ancora, guardandomi negli occhi. «C'è stato qualcos'altro.» continua e distolgo lo sguardo, osservando la porta.
Quando le immagini dei miei amici morti mi attraversano la mente una dopo l'altra, scuoto la testa, cercando di scacciarle. Vengo scossa da un brivido e un lamento sfugge dalle mie labbra.
«Hey...» Drew si volta con il corpo verso di me, prendendomi il viso fra le mani e guardandomi profondamente. «Hai sognato di nuovo Leo?» mi chiede e lo fisso per diversi secondi prima di annuire.
«Cos'è successo?» mi chiede e scuoto la testa, i miei occhi iniziano a diventare umidi. Troppo umidi. «Okay, okay... non importa.» dice in tono calmo, abbracciandomi e cullandomi fra le sue braccia mentre un paio di lacrime traditrici sfuggono dalle mie inutili caruncole lacrimali.
«Lily è morta per proteggermi.» cerco di trattenere i singhiozzi. «L'ho portata via da James, dai suoi genitori, da Albus... come fa Albus a non odiarmi?» gli chiedo, mentre le mie lacrime bagnano la sua camicia.
«Non può odiarti perché non è stata colpa tua, ne abbiamo già parlato, ricordi?» dice in tono dolce e mi mordo il labbro, cercando di non lasciarmi sfuggire nessun singhiozzo.
«Non voglio che altre persone muoiano per proteggermi. Anche Percy è quasi morto per me. E Leo, e Nico. E anche tu, stupido pinguino.» provo ad arrabbiarmi per far cessare le lacrime, ma fallisco miseramente.
«Da che pulpito viene la predica... ti sei letteralmente fatta trafiggere da una lancia infuocata per salvarmi.» dice, accarezzandomi i capelli, ed io alzo lo sguardo verso di lui mentre le lacrime continuano a rigarmi le guance.
«Io sono una Grifondoro!» esclamo, come se fosse una giustificazione...
«Questo non significa niente.» Drew sospira, asciugandomi le lacrime con la manica della sua camicia. «È possibile riportarla indietro, dobbiamo solo trovare il Vello d'Oro. Andremo a cercarlo insieme e Lily sarà di nuovo con noi.» mi dice e mi limito ad annuire, poggiando nuovamente la testa contro il suo petto.
Quando i suoi muscoli si rilassano e torna a coccolarmi, mi ricordo di una cosa davvero, davvero importante.
«La partita contro Tassorosso!» quasi urlo, liberandomi dalla sua presa. «Per gli dei, saranno già in campo!» mi faccio prendere dal panico e sarei scesa giù dal letto e caduta per terra priva di forze se Drew non mi avesse fermata.
«Stanno già giocando, ormai sarà iniziato il secondo tempo.» mi dice Drew e sgrano gli occhi.
«Ma non possono giocare senza di me!» esclamo, voltandomi verso la finestra, cercando di scorgere il Campo di Quidditch. «Devo raggiungerli.»
«Hai avuto un sovraccarico, te lo scordi.» mi guarda severo, riducendo gli occhi a due fessure.
«Ma...» faccio per protestare.
«Non ti reggi in piedi, li faresti perdere. Potter, per quanto non lo sopporti, è un bravo capitano. Sono sicuro che stiano andando alla grande.» cerca di rassicurarmi, ma io mi sono fermata a "li faresti perdere".
«L'unica cosa che si perderà per colpa mia oggi sarà la tua testa.» assottiglio lo sguardo e Drew mi sorride divertito.
«Non c'è bisogno di decapitarmi, ho perso la testa per te molto tempo fa.» flirta spudoratamente, e per qualche arcano motivo mi ritrovo ad arrossire.
Farfuglio diversi insulti contro questo ritardato che mi ritrovo accanto, incrociando le braccia al petto e fissando dritto davanti a me mentre il pinguino albino molgolino se la ride.
«Drew 1, Talìa 0.» dice, schioccandomi un bacio sulla guancia. Il mio tic all'occhio ritorna, così gli sferro un pugno in piena faccia, ma lui è abbastanza veloce da alzarsi e schivarlo.
«Drew 2, Talìa 0!» dice con fare vittorioso, ed io inizio letteralmente a ringhiare.
Una gelatina tutti i gusti +1 sul mio comodino attira la mia attenzione, e mormoro un engorgio. La gelatina diventa più grande e più molle, e quando assume una dimensione medio-grande la afferro scaraventandola contro Drew.
Lui si abbassa giusto in tempo, e la gelatina si spiaccica contro la porta.
Cioè, si sarebbe spiaccicata contro la porta se non fosse entrata Madame Pomfrey.
Drew si tappa la bocca per poi voltarsi dall'altro lato e scoppiare in una risata soffocata mentre io guardo la gelatina colare sulla faccia dell'infermiera.
«Signorina Nott.» scandisce Madame Pomfrey ed io la guardo mortificata, lanciando occhiatacce infuocate a Drew che sta letteralmente soffocando.
«Mi dispiace Madame Pomfrey, non era mia intenzione...» cerco di scusarmi e l'infermiera si pulisce il viso con un incantesimo per poi avvicinarsi a me.
«Signor Davis, mi può fare la cortesia di uscire dell'infermeria? Devo visitare la paziente.» sospira la povera donna e Drew prova a smettere di soffocare con le sue stesse risate.
«Non posso restare?» chiede all'infermiera.
«La signorina Nott deve spogliarsi.» ribatte lei e Drew alterna lo sguardo fra noi due.
«E non posso proprio restare?» chiede di nuovo, il pervertito.
Prima che Madame Pomfrey possa ripetergli gentilmente di uscire dalla stanza, afferro la prima cosa che mi capita sotto mano –una candela accesa– e glie la lancio contro con tanto di urla barbariche.
«FUORI DI QUI, RAZZA DI MANIACO!»
Quando Madame Pomfrey finisce di visitarmi, mi fa ingurgitare un disgustoso intruglio per riportare temporaneamente il mio corpo ad una temperatura normale.
Riapre la porta dell'infermeria ed entrano Drew, Scorpius ed Albus con i miei oreo. I due piccioncini ci hanno messo parecchio tempo, Scorp è troppo sorridente per essere uno studente che vuole passare gli esami con tutti Eccezionale e Albus ha i capelli più in disordine del solito.
Questi due scopano come conigli e lo tengono nascosto alla loro più grande sostenitrice dai tempi del lontano terzo anno, quando ancora pensavano di essere etero (poveri illusi)! Sono davvero delusa, ma gli farò una bella ramanzina quando avrò finito i miei oreo.
Albus me li porge già aperti, e lancio un'occhiata di avvertimento a Drew che la dice lunga su cosa gli accadrà se soltanto oserà sfiorarmi. Metto in bocca il primo Oreo, masticandolo e gustando questo cibo degli dei.
Amo gli Oreo.
Li mangio uno dopo l'altro, e soltanto quando ho finito Drew si avvicina, sempre cautamente.
«La partita è finita.» mi dice e io divento tutta orecchie. Lo guardo aspettando che continui, ma ci pensa qualcun altro. La porta dell'infermeria si spalanca ed entra tutta la squadra di Grifondoro, festeggiando.
«SIAMO IN FINALE!» esclama James, sorridendomi, e un grosso sorriso inizia a nascere anche sulle mie labbra.
«Quanto?!» chiedo ai ragazzi e Rose mi sorride, poggiando un braccio sulla spalla di suo fratello Hugo.
«350 a 100, siamo stati bravissimi anche senza di te.» Rose mi fa la linguaccia e mi volto verso Drew che mi guarda con un'espressione del tipo "te l'avevo detto!". Lo mando a fanculo.
«Lilian ha chiuso in bellezza quando eravamo in vantaggio di cento punti, afferrando il boccino soltanto dopo aver fatto mangiare i moscerini al cercatore di Tassorosso! È stata fantastica.» racconta James, scompigliando i capelli biondi di Lilian, la nuova cercatrice del quinto anno.
«Non esagerare...» mormoro lei imbarazzata, e Hugo interviene levando la mano di James dai capelli di Lilian.
«Si, non esagerare James.» gli dice Hugo, palesemente geloso.
Rose assume la sua espressione, la fatidica espressione R.O.S.E., ma di grado 1.
Con me e Drew assume di solito quella di grado 5 o 6, dipende dalle situazioni in cui ci troviamo. Quando mi parte Ernesto il Gancio Destro arriva anche al grado 10.
Con Albus e Scorpius è tutta un'altra storia. Rose dice di non amare le cose particolarmente romantiche, ma so benissimo che le adora alla follia. E Albus e Scorpius sono particolarmente romantici. Troppo, esageratamente, romantici. Quindi con loro l'espressione R.O.S.E. raggiunge il grado 9000.
«Tu come stai?» mi chiede James, avvicinandosi al mio lettino. Drew si accomoda sulla sedia davanti a me prima che possa farlo James e scuoto la testa.
Questo idiota non ha ancora capito che sono talmente innamorata di lui che se mi trovassi davanti Leonardo di Caprio giovane lo ignorerei nello stesso modo in cui ignorerei un pacchetto di Ringo in uno scaffale pieno di pacchetti di Oreo. Ma Drew non deve necessariamente saperlo. Spero che ci arrivi da solo, prima o poi.
«Sono stata peggio.» gli dico e lui si limita ad osservarmi, pensieroso.
«Cosa ti è successo?» mi chiede Lilian, affiancando James.
«Improvviso aumento della temperatura corporea, mi capita spesso.» mento e lei annuisce, sorridendomi.
«Domani giocherai con noi? Ce la siamo cavata, come ha detto Rose, ma sei tu la vera anima della squadra.» mi dice e per un secondo rivedo Lily. Perché proprio lei ha preso il suo posto?
«Si, certo che giocherò!» dico convinta, guadagnandomi due occhiatacce da parte di Albus e Drew.
«Non se ne parla, devi ancora riprenderti.» fa Drew con fare autoritario, ma prima che il mio istinto prevalga e gli salti addosso per dilaniarlo, Albus interviene.
«Non credo sia una buona idea.» dice Albus, ma Scorpius decide di dire la sua.
«Beh, dipende da cosa dice Madame Pomfr–» Albus gli tira una gomitata nelle costole e Scorpius tossisce. «Però penso che no, non sia una buona idea.»
«La cosa più importante è che tu stia bene.» dice James, poggiandomi una mano sulla spalla.
«Se domani te la sentirai, giocherai. Se no, giocheremo noi per te.» mi sorride Rose, e sorrido anch'io guardando la mia squadra.
Rose... al primo anno non eravamo molto legate, per di più perché aveva davvero dei brutti pregiudizi su Scorpius e sulle voci che giravano su di lui, quelle che dicevano che fosse il figlio di Voldemort. Che stupidaggini, Scorpius è il ragazzo più figo esistente sulla faccia della terra, non può essere il figlio di VoldynoSenzaNasyno.
Hugo, anche se tende a negarlo somiglia così tanto a sua sorella. In campo è davvero una forza, ho fatto le mie migliori azioni assieme a questo marmocchio. Ci passiamo soltanto un anno ma è comunque più alto di me, che ingiustizia...
Poi ci sono i gemelli Jordan, i nostri battitori. Hanno i bicipiti più grandi di tutta Hogwarts, senza le loro battute gli allenamenti sarebbero davvero noiosi.
Lilian, la nostra cercatrice. Agile, veloce, scattante, sembra una pantera con le ali. Si evolve nelle più stravaganti acrobazie per acciuffare il boccino, un altro suo comportamento che mi ricorda immensamente Lily. Lilian, Lily... a volte il caso gioca scherzi di pessimo gusto.
E poi James, il nostro capitano. La roccia della squadra a cui tutti noi possiamo appoggiarci. Ha gestito la squadra magnificamente in questi anni, e quando l'anno prossimo non ci sarà più non so se sarò in grado di fare almeno la metà di ciò che ha fatto lui. Si merita anche lui una coppa nella Sala dei Trofei, solo per essere spolverata da un esemplare di Drew invidioso.
A Settembre James non sarà più a scuola, non lo incrocerò più nei corridoi, non studieremo più assieme, non si allenerà più con noi. E mi mancherà tantissimo.
E tra un anno anch'io lascerò la scuola.
Il tempo... è proprio il tempo la cosa che temo di più. È infinito, e l'infinito mi spaventa. Il tempo mi porterà via le persone a me care, come mio padre. Ed io sarò impotente perché nulla può arrestare il tempo.
Decido di non pensarci, perché mi godrò ogni istante della mia vita fino all'ultimo. Scenderò in campo assieme alla mia squadra e...
«Domani stracceremo Corvonero.»
—Coso autrice.—
Yoooo!
Ho aggiornato nonostante abbia Fausto, amatemi. E per aggiornare non ho nemmeno finito i compiti, rip.
Filosofia mi aspetta, ragazzi.
Ci vediamo lunedì prossimo. :,D
—chi pensate vincerà la finale? Corvonero o Grifondoro? Per chi fate il tifo?
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