3
Il tragitto per la casa di Namjoon era lungo, ma i due giovani quasi non se ne resero conto. Erano troppo occupati a baciarsi sui sedili posteriori di quel taxi trovato fortunatamente, con le mani di Namjoon talmente tanto curiose che non stavano ferme un attimo, causando sospiri e dolci ansimi al più basso.
Non appena l'auto si fermò Namjoon si staccò svogliatamente dalle labbra dell'altro, pagando così rapidamente la corsa prima di scendere e porgere la mano a Yoongi per aiutarlo a scendere.
Aiuto che Yoongi accettò volentieri, continuando poi a tenere la mano stretta in quella dell'altro fino a quando non arrivarono davanti la porta d'entrata.
Entrarono con calma, in silenzio, e quando Namjoon chiuse la porta dietro la sua schiena, afferrò nuovamente Yoongi per poter assaporare ancora quelle sue labbra paradisiache.
L'azzurrino si ritrovò a sorridere in quel bacio, mentre portava le mani nuovamente tra i capelli di Namjoon.
Gli piacevano particolarmente, i suoi capelli. Gli piaceva stringerli, accarezzarli e tirarli mentre si baciavano, e Namjoon sospirava ogni volta, e Yoongi si sentiva sciogliere ogni volta.
Ad un tratto il più alto prese Yoongi in braccio, portandolo così in camera da letto.
Senza pensarci due volte lo lasciò cadere sul materasso una volta che fu abbastanza vicino, e poi iniziò a sbottonarsi lentamente la camicia bianca, ormai fradicia a causa della pioggia che avevano trovato poco prima.
Yoongi restò ad osservarlo come rapito da quei gesti. Insomma, come poteva un essere umano essere così dannatamente perfetto? Non riusciva a credere ai suoi occhi.
Non appena la camicia fu sfilata del tutto cadde a terra con un rumore sordo, lasciando la bronzea pelle liscia e perfettamente scolpita del torso di Namjoon alla bella vista.
A causa dell'acqua che aveva impregnato la sua camicia, e della luce della luna piena che filtrava dalle finestre, la sua pelle pareva traslucida e decisamente invitante, procurando solo a quella vista una scossa lungo il corpo minuto di Yoongi.
«Cazzo...»
Quell'unica parola, che stava ad indicare stupore e meraviglia, fuori uscì dalle labbra di Yoongi senza neanche averci pensato su prima.
Namjoon si ritrovò costretto a reprimere una lieve risata mentre, a passi lenti, si avvicinava ulteriormente al bordo del letto -e quindi a Yoongi stesso-, soltanto per riprendere parola.
«Ora togli la tua» sussurrò.
E la sua voce era così calda e sensuale, che a Yoongi veniva soltanto voglia di eseguire tutto quello che l'altro chiedesse -oppure ordinasse-, pur di sentirlo parlare ancora.
Pur di sentirgli dire qualsiasi cosa.
Ma la vergogna tornò a galla, come spesso accadeva nella sua vita.
Non era quel genere di ragazzo a proprio agio col proprio corpo, nonostante non avesse nulla di cui vergognarsi.
«No, col cavolo. C'è troppa roba lì, chiudi le finestre, stiamo al buio» disse con un filo di voce, quasi tremante per via dell'imbarazzo.
Ma Namjoon non aveva alcuna intenzione di ascoltarlo.
Aveva visto quanto la pelle del più basso apparisse pallida ed incredibilmente invitante sotto le luci di quel locale, ed anche in strada, sotto quel lampione che funzionava ad intermittenza e che regalava un'angusta ambientazione.
Adesso voleva vedere quanto invitante apparisse la sua pelle lì, nella sua camera, sul suo letto, con solo la luna a testimoniare quelle dolci effusioni che sarebbero ben presto state travolte dalla passione.
Poggiò, infatti, un solo ginocchio sul materasso, avvicinandosi poi gradualmente al corpo di Yoongi che indietreggiava ad ogni suo più piccolo avanzo.
Yoongi però ben presto raggiunse la testiera del letto, e con Namjoon tra le sue cosce, non aveva decisamente via di scampo.
Le labbra carnose di Namjoon raggiunsero subito quelle più sottili e rosee di Yoongi non appena riuscì a scorgere nei suoi occhi quella che pareva essere paura, e poi con delicatezza si avvicinò all'orecchio destro dell'azzurro, sussurrando poche parole.
Un «sei bellissimo» che fu in grado di confortare e far sciogliere allo stesso tempo il giovane.
Subito dopo ripresero a baciarsi, mentre Namjoon lasciava nuovamente libero sfogo a quelle mani curiose che si ritrovava, causando sospiri di piacere a Yoongi che di sentire quelle mani bollenti contro la sua pelle fredda quasi non ne poteva fare più a meno.
Si staccarono solamente per gettare via quella barriera fastidiosa tra le loro carni che altro non erano che gli indumenti umidi di Yoongi, e poi continuarono a rincorrersi con quei boccioli, desiderosi sempre di qualcosa di più.
Le grandi mani di Namjoon riuscivano ad avvolgere quasi per intero la sottile e pallida vita dell'altro, così come riuscivano a sollevarlo e spostarlo con facilità immane.
Se lo portò addosso, infatti, subito dopo essersi sfilato via i pantaloni e l'intimo, non perdendosi ovviamente la lunga occhiata che l'altro gli aveva dedicato, sentendosi improvvisamente piacevolmente desiderato.
Gli occhi di Yoongi lo guardavano in maniera diversa rispetto le altre persone che avevano avuto il privilegio di stare tra quelle lenzuola.
Yoongi sembrava ammirare ed apprezzare altro oltre il suo corpo, e questo gli pareva strano quanto incredibilmente meraviglioso.
Con quegli occhi profondi e dal taglio felino sembrava volergli leggere l'anima, voler scoprire tutto di lui, e Namjoon, per la prima volta in vita sua, voleva lasciarglielo fare.
Non sapeva come giustificarsi.
Perché aveva scelto di aprirsi proprio con Yoongi? Uno sconosciuto? Non era in grado di trovare una risposta in quel momento.
Semplicemente gli sembrava una cosa più che giusta, come se quello bastasse per dargli l'opportunità di leggerlo e comprenderlo, e magari anche di distruggerlo.
A Namjoon sarebbe andata bene anche quella opzione se, alla fine, Yoongi avesse continuato a guardarlo in quel modo che era in grado di fargli provare emozioni mai sentite prima.
«Mi piace il modo in cui mi guardi» ammise Namjoon in un sussurro, stringendo poi le braccia intorno il bacino nudo di Yoongi, avvicinandolo così ulteriormente a sé, causando lo scontro delle loro erezioni scoperte.
Yoongi poggiò subito le mani sul petto ampio e dolcemente scolpito di Namjoon per reggersi un minimo, cercando di reprimere l'ansimo che quel semplice sfiorarsi gli aveva procurato.
«Perché, come ti guardo?» domandò Yoongi curioso, passandosi poi la lingua tra le labbra prima di lasciarsi sedurre dall'idea di compiere un gesto un po' audace.
Namjoon si apprestava a rispondere quando sentì d'improvviso le labbra di Yoongi lambire una piccola porzione di pelle sul lato destro del suo collo.
Cosa che gli bloccò il fiato nel petto per qualche istante.
Come potevano dei semplici baci e succhiotti farlo eccitare in quel modo?
«Mi guardi come se...volessi scavare nel profondo della mia anima, come se...ti interessasse davvero di me, come se non fossi un ragazzo tra tanti altri ragazzi, come se fossi...»
«Speciale?» lo interruppe Yoongi, sollevando il capo dal collo dell'altro solo per poterlo guardare negli occhi.
Namjoon annuì, perdendosi in quel caldo vortice che erano gli occhi felini dell'altro.
«Perché è vero, lo sei.
Lo so che non sembra, ma non sono affatto un tipo facile. È solo che con te, sin dal primo momento, è stato diverso.
Sento come una strana forza superiore che mi spinge a voler sapere tutto di te. A voler conoscere ogni minima abitudine o pensiero, vorrei riuscire a leggerti come faccio con tutte le altre persone, ma tu...sei decisamente un'opera d'arte complessa quanto meravigliosa, ed io voglio imparare a comprenderti ed apprezzarti in tutto e per tutto» mormorò, lasciando scontrare per tutto il discorso le sue labbra contro quelle del più alto.
Namjoon tremò sotto il corpo del più basso, stringendo ora i suoi fianchi tra le mani.
«E se te lo lasciassi fare per poi farti capire che non sono l'opera d'arte che ti aspettavi? Se ti accorgessi che stavi cercando qualcos'altro e mi gettassi via?» sussurrò in risposta, allungandosi poi per baciare le labbra dell'altro prima di poggiare la fronte contro la sua.
«Le opere d'arte non si danneggiano mai, Nam.
Non ti getterò via.»
Namjoon sorrise a quella risposta, riprendendo poi ad accarezzare per intero il corpo nudo di Yoongi.
«Non lo farò neanche io»
E fu il turno di Yoongi di sorridere questa volta, ma non durò molto, poiché si fiondò quasi subito a baciare le labbra carnose di Namjoon.
Entrambi sorrisero in quel bacio desiderato quanto passionale.
Era incredibile quante sensazioni stavano provando in quel momento, era come se i loro corpi fossero stati creati apposta per stare insieme.
In qualche modo riuscivano a sentirsi completi in quel momento, ed era un qualcosa di magnifico.
Ma ben presto i baci non bastarono più, le loro erezioni a contatto fremevano, i loro corpi erano bollenti, in attesa di compiere quell'atto capace di mettere fine a quella dolce tortura che si stavano auto impartendo.
Fu Namjoon il primo a perdere il controllo ed a decidere di andare oltre.
Spostò infatti le mani dai fianchi di Yoongi al suo sedere, allargando così le sue natiche solo per accarezzargli con l'indice l'apertura trascurata.
Yoongi non aspettava altro che un contatto più spinto, e già quel semplice sfiorare lo fece tremare e lanciare un gemito mal trattenuto.
Gemito che fece sorridere Namjoon, e gli fece anche capire all'istante che voleva assolutamente sentire altro.
Spostò infatti subito la mano, portandola poi davanti le rosee e gonfie labbra del pallido.
E non servirono parole in quel momento. Bastò soltanto lo sguardo affilato e scuro di Namjoon per far capire a Yoongi cosa doveva fare.
Uscì subito la lingua dalle labbra che lasciò schiuse, andando così a leccare prima le punte delle due dita, scivolando poi verso la base prima di prenderle interamente in bocca.
Namjoon osservava la scena come rapito, sentendo la sua erezione contrarsi dolorosamente solo grazie a quel contatto visivo.
Quel ragazzino aveva davvero tutta l'intenzione di stravolgerlo e farlo impazzire quella sera, e ci stava decisamente riuscendo.
La pazienza del più alto durò soltanto per qualche altro istante, poi estrasse le dita dalla dolce e calda, quanto invitante, bocca di Yoongi solo per portarle dove stavano poco prima.
Inziò a tracciare piccoli cerchi contro l'apertura dell'azzurrino, mordendosi le labbra per reprimere il sorriso che lottava per apparire sul suo viso dopo aver sentito il modo in cui Yoongi cercava di spingersi verso di lui per maggiore contatto mentre cercava di reprimere qualsiasi suono che voleva solamente provare ad uscire dalla sua bocca dolce quanto peccaminosa.
Adorabile. Ecco come appariva in quel momento Yoongi agli occhi di Namjoon; i capelli arruffati, le labbra gonfie, gli occhi lucidi per il piacere, e le guance lievemente arrossate a causa di quel peccaminoso atto che stava per sfociare in qualcosa di più spinto quanto meraviglioso.
Namjoon era anche curioso, però.
Per quanto tempo Yoongi sarebbe stato in grado di trattenere quei gemiti? Chissà qual era il punto che lo avrebbe fatto urlare e contorcere dal piacere.
Namjoon era curioso, ed avrebbe fatto di tutto per soddisfare quella sua curiosità.
Dopo averlo preparato per bene, e dopo aver ricevuto da lui stesso uno sguardo di suppliche, Namjoon estrasse le dita dall'apertura di Yoongi solo per riavvicinarlo a sé dalla nuca per poterlo baciare.
Azione che costrinse Yoongi ad alzarsi sulle ginocchia per poter arrivare bene al viso dell'altro, perché, insomma, era davvero alto!
Ma l'altro non aspettava altro che questo.
E decise di approfittarsi della distrazione di Yoongi per allungare l'altra mano tra i loro corpi e portare così la propria erezione verso l'entrata di Yoongi che continuava a contrarsi intorno al nulla, in cerca di qualcosa di più.
Un qualcosa che Namjoon voleva decisamente dargli.
Premette la punta contro l'entrata di Yoongi*, sorridendo soddisfatto quando lo sentì staccarsi dalle proprie labbra solo per rilasciare un verso di puro stupore e piacere.
Ma mai si sarebbe aspettato che l'altro si abbassasse d'improvviso sulla sua erezione, inglobandola così al suo interno quasi completamente.
Un forte e lungo gemito riempì la stanza in quel momento, ma il più alto in quel momento non seppe dire se fosse stato lui a rilasciarlo o l'altro. Probabilmente entrambi furono colti alla sprovvista, ma Namjoon aveva sentito troppo piacere per fermarsi a pensare, infatti con ancora la mano tra i loro corpi fece alzare di poco Yoongi solo per poi lasciarlo ricadere nuovamente sulla sua erezione, riempendo questa volta l'altro completamente.
Yoongi all'improvviso diventò incredibilmente rosso sulle guance mentre rilasciava il secondo gemito. E Namjoon s'innamorò perdutamente di quel suono dolce e caldo come il miele.
Ne voleva ancora, e ancora, e ancora.
Per fortuna Yoongi decise di sua spontanea volontà d'iniziare a muoversi, premendo con moderata forza le sue mani pallide e piene di vene contro il petto ben scolpito dell'altro.
I suoi movimenti all'inizio furono lenti e misurati, come se si stesse ancora abituando a quella presenza dentro di lui, ma ci volle poco per quei movimenti diventare più frenetici e desiderati.
Yoongi ormai saltava senza sosta sul corpo di Namjoon, stringendo le mani in due pugni mentre ormai reprimere qualsiasi suono era diventato un ricordo lontano.
Namjoon non poteva fare altro che godere di quella sensazione e vista.
Mai avrebbe pensato di essere testimone di cotanta bellezza in un momento del genere, eppure Yoongi era un vero piacere per gli occhi, e non solo.
Il più alto si ritrovò costretto a stringere entrambe le mani sulla vita sottile di Yoongi quando quest'ultimo iniziò ad aumentare i suoi movimenti. Era un piacere così forte che Namjoon proprio non resistette ad andargli incontro con rapidi movimenti di bacino, cosa che strappò un urlo all'azzurrino che, ormai si vedeva, era quasi al limite.
Ma Namjoon non voleva, non ancora.
Uscì quindi dal più basso quando lui aveva alzato il bacino per lasciarsi andare nella dolce sensazione dell'ennesimo affondo.
Grugnì subito indispettito, quando abbassandosi, non aveva sentito nulla.
Ma Namjoon ridacchiò in risposta, perché quel broncio era troppo bello ed inaspettato per non farlo.
Gli baciò comunque le labbra per provare a scacciarlo via, capovolgendo poi le posizioni con un colpo d'anche, sentendo il suo membro fremere all'improvvisa vista di Yoongi con la testa tra i cuscini ed un'espressione confusa quanto eccitata.
Non gli diede, infatti, neanche il tempo di capire cosa fosse accaduto, che subito rientrò in lui.
Yoongi, preso alla sprovvista, inarcò la schiena verso Namjoon, allungando anche le mani sulla sua schiena per aggrapparsi mentre si lasciava sfuggire un urlo strozzato.
Namjoon sorrise, mordendosi anche il labbro prima di abbassarsi a baciare le labbra dell'azzurrino a mo' di scuse, riprendendo però nello stesso istante i suoi movimenti.
E mai avrebbe pensato che baciare Yoongi mentre lui cercava di reprimere qualsiasi suono potesse essere così eccitante ed appagante, ma dovette ricredersi.
Quasi non avrebbe voluto staccarsi dalle sue labbra solo per continuare a sentire quella calda sensazione dentro, ma la mancanza d'aria lo costrinse ad interrompere quel contatto prima di quando avesse voluto.
I suoi movimenti però continuarono, sempre ben controllati e profondi, iniziando ad aumentarne l'intensità solo quando iniziò a sentirsi al limite. Stato che Yoongi aveva già raggiunto da un po', infatti non faceva altro che gemere ed ansimare, in cerca d'aria e di quel piacere esplosivo che tanto agognava.
Namjoon lo capì dalla sua espressione, per fortuna. Perché Yoongi non sembrava avere più controllo sulle parole, tutto quello che usciva dalla sua bocca erano gemiti, ansimi, ed il nome del più alto.
Solo allora decise di accontentarlo, portando così la mano che non utilizzava per reggersi tra i loro corpi, afferrando subito l'erezione trascurata di Yoongi che subito lanciò l'ennesimo alto gemito.
Era in preda ad un piacere mai provato, Yoongi. Talmente tanto che non riuscì proprio a controllare i suoi gesti, infatti si ritrovò a staccare una mano dalla schiena di Namjoon solo per portarsela tra i capelli e tirarli appena, mentre l'altra lasciava piccole scie rosse sulla pelle altrimenti perfetta e bronzea dell'altro, cercando così di controllarsi, invano.
E non pensò neanche per un'istante alla probabilità di star facendo in qualche modo male all'altro, poiché incapace di pensare in quel momento. Ma Namjoon, d'altro canto non si stava lamentando affatto. Anzi, stava persino trovando quei gesti incredibilmente perfetti ed eccitanti, quanto quello che li stava compiendo.
Ci volle ancora qualche istante prima che Yoongi si lasciasse andare ad un'orgasmo decisamente agognato quanto meraviglioso. Non era stato in grado di evitarsi di chiamare il nome dell'altro in quel momento, e quella visione paradisiaca con tanto di quella singola parola detta in un momento di grande piacere, non fecero altro che portare al limite anche Namjoon, che si liberò all'interno del corpo di Yoongi con un gemito del suo nome strozzato.
Namjoon continuò a muoversi per qualche altro istante, cavalcando il suo orgasmo fino a quando non rilasciò cadere la testa in avanti, sulla spalla di Yoongi.
E quest'ultimo, mentre riprendeva fiato, non poté fare a meno di sorridere stanco, ma felice.
Non appena riuscì a riprendere possesso del suo corpo avvolse le braccia intorno il collo di Namjoon, tenendolo così stretto a sé mentre si preoccupava di lasciare diversi baci sul suo capo e sulla sua fronte, fino a quando proprio lui non alzò il capo ed intrappolò le labbra del basso nell'ennesimo dolce bacio.
Non appena si staccarono Yoongi si lasciò andare in una risata, che coinvolse anche Namjoon.
« E' stato fantastico » sussurrò il basso, mordendosi subito dopo il labbro.
Gesto che costrinse Namjoon a baciarlo ancora una volta, perché di vedere quelle labbra torturate in quel modo non ne poteva, voleva essere solamente lui a farlo.
« Confermo » sussurrò in risposta, ridacchiando appena prima di sfilarsi delicatamente dall'interno dell'altro.
Yoongi grugnì all'improvvisa sensazione di vuoto, sentendosi subito dopo sopraffare da una strana sensazione di inadeguatezza.
Insomma, lui solitamente non era il tipo da "una botta e via", ed ora non sapeva come comportarsi.
E Namjoon capì subito che qualcosa non andava dal repentino cambio d'espressione dell'altro, infatti si spostò nell'altro lato del letto, tirandosi subito dopo Yoongi quasi addosso.
«Adesso che c'è? » domandò dolcemente, iniziando ad accarezzare i capelli corti sulla nuca dell'azzurrino.
Yoongi ridacchiò nervosamente alla domanda, poggiando poi il mento contro il petto dell'altro per poterlo guardare in viso.
«E' la prima volta che mi trovo in una situazione del genere, quindi non so...vuoi che me ne vada adesso? » domandò abbassando appena lo sguardo, iniziando anche a tracciare piccoli cerchietti immaginari sul petto dell'altro con l'indice della mano sinistra.
Namjoon cercò di reprimere una risata per evitare di indispettire l'altro, e poi si allungò a baciargli la fronte prima di rispondergli.
« Puoi restare qui quanto vuoi, anche per sempre » mormorò dolcemente, sorridendo quando vide l'altro alzare di scatto la testa con un'adorabile espressione confusa sul volto.
E non riuscì a trattenersi ancora una volta. Si allungò a baciarlo e sorrise quando vide l'altro sorridere con il viso arrossato.
«Possiamo anche cimentarci in un secondo round, se ti va »
E subito il sorriso di Yoongi si allargò, trasformandosi poi in una leggera risata.
«Solo se me ne prometti un terzo » rispose ridendo, mordendosi poi il labbro inferiore.
«Se continui a morderti il labbro in quel modo, ti prometto anche il quarto »
E ripresero a baciarsi ridendo, l'uno tra le braccia dell'altro.
Era solamente l'inizio per loro, l'inizio di un qualcosa di decisamente meraviglioso.
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*Mi è letteralmente spuntato un sorriso da vera maniaca a questo punto, non sono stata in grado di controllarlo. Help.
Btw, è lungo, lo so, volevo dividerlo ma non sapevo dove staccarlo, so ve lo beccate così com'è.
(È tutta per te TaeMoonlight_ 💜)
Spero vi sia piaciuta la longshot, e scusate per il ritardo nell'aggiornarla ;u;
Ve se ama. 💜
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