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Faded

You were the shadow to my light
Did you feel us?
Another Start
You fade away.
Afraid our aim is out of sight
Wanna see us...
...alive...

La luna fece capolino timida da dietro le nuvole grigie che infestavano il cielo di mezzanotte, andando a posare i suoi deboli raggi su una figura raggomitolata, le lacrime che scorrevano veloci sul viso, le spalle che tremavano, i singhiozzi che la scuotevano senza tregua. Piangeva, e non per il polso spezzato che stringeva al petto, che pulsava terribilmente e irradiava un dolore sordo in tutto il corpo. Se lo portò al viso, vedendo quel livido violaceo farsi spazio sulla pelle escoriata che era stata tanto candida e pura, concentrata solo su quel leggero odore di muschio che le faceva salire altre lacrime agli occhi. Con quanta rabbia gliel'aveva stretto, con quanto disgusto l'aveva guardata. Sapeva di non doversi Smaterializzare, sapeva di non essere abbastanza lucida per farlo. Ma l'aveva fatto lo stesso. Forse perchè il dolore fisico non contava niente, perché era un modo per rimanere coi piedi a terra, per non svanire.

Era colpa sua, e lo sapeva. Era colpa sua che ci aveva creduto. Avrebbe dovuto farsi venire dei dubbi quando la calda luce del sole del suo mondo era stata oscurata dalle tenebre di lui. Ma no, troppo accecata dall'amore, per lei tra luce e buio non c'era differenza. E si era ritrovata sola nell'oscuro, chiamando il suo nome e ricevendo come risposta solo un'eco di disperazione. Perché lei ci aveva creduto davvero, lei l'aveva voluto davvero.

Where are you now?
Where are you now?
Where are you now?
Was it all in my fantasy?
Where are you now?
Were you only imaginary?

Ed ora era sola. E lui dov'era? Forse da nessuna parte. Forse l'aveva solo immaginato. Forse Draco Malfoy non l'aveva mai veramente amata, forse era solo uno scherzo della sua mente che aveva giocato ad illuderla, a rinchiudere il suo cuore nelle calde spire del serpente che poi l'avevano distrutto. In quel silenzio, in quel buio, Hermione Granger credette davvero di stare impazzendo. Ma quando portò le mani alla testa per sostenerla, un urlo di dolore ruppe l'immobilità di quella stanza, costringendola e stringere di nuovo il polso. Non poteva aver sognato, i sogni non possono fare così male.

Where are you now? Atlantis?
Under the sea?
Under the sea?

Quella luce...da dove veniva? Chiuse gli occhi di scatto, riparando la pupilla da quella luminosità alla quale non era più abituata. Li riaprì lentamente: ecco, ora vedeva!

La Tour Eiffel, illuminata da migliaia di luci e da una luna piena meravigliosa, e il luccichio di un'intera città che non dorme mai. O forse no. Forse quella luce era solo lui. Lui, che così bello era davanti a lei, come una visione, i capelli biondi scompigliati, gli occhi luminosi e la bocca sorridente. Si buttò tra le sue braccia, lasciandosi scrivere, sentendo il profilo delle sue labbra tra i capelli che le baciavano il capo, le mani forti che le carezzavano il corpo. Chiuse gli occhi, inspirando forte il suo profumo che la faceva sentire a casa, finché la stretta sui suoi fianchi non divenne tanto forte da spezzare il respiro. Solo allora si scostò, guardandolo meglio in viso. Il suo ghigno la spaventò, mentre il paesaggio attorno a lei cambiava, diventando scuro, freddo, glaciale.

Antartide.

Where are you now
Another dream
The monsters running wild inside of me
I'm faded
I'm faded
So lost, I'm faded
I'm faded
So lost, I'm faded

E sparì. Sparì in un baleno accecante che le fece chiudere gli occhi. Quando li riaprì si ritrovò raggomitolata sul pavimento della sua camera, le lacrime che scorrevano veloci sul volto, il polso sempre più gonfio. Scattò in piedi, quando una scossa la fece tremare tutta, facendola urlare di dolore. Sentiva dentro un'energia che le dilaniava l'anima a morsi. Quando incrociò il suo riflesso nello specchio, vide l'ombra di una ragazza, stanca, deperita, con i capelli schiariti, la carnagione pallida e le labbra bianche. Spaventata, iniziò a correre, verso una meta sconosciuta, col polso stretto al petto.

These shallow waters, never met
What i needed
I'm letting go – A deeper dive

In prossimità di una scogliera si fermò. L'oceano infuriava al di sotto di essa, sbattendo le onde sugli scogli come lui aveva fatto col suo cuore. Il vento si alzò impetuoso facendo sventolare il vestito leggero, spingendola verso l'acqua che sembrava chiamarla come il canto di una sirena. Attratta, si avvicinò, negli occhi un bagliore sinistro e tetro che rifletteva la follia del mare nelle lacrime salate. Un passo dopo l'altro, sempre più vicina, salì sugli scogli irregolari, senza paura, e sbirciò le onde scure e la spuma candida. Un singhiozzo, un altro, un tremito...

...e cadde...

Eternal silence of the sea
I'm breathing
...Alive...

Il freddo dell'acqua sul polso accaldato, non batteva più. O forse il sangue si era congelato. Il silenzio del mare copriva il fragore dei pensieri. Chiuse gli occhi, si lasciò trasportare, sempre più a fondo.

Delle braccia la raccolsero. Le fredde braccia della morte? Con un ultimo sorriso, si lasciò andare.

Respirava...

...era viva? Come?

Riaprì gli occhi, di nuovo. Un riflesso biondo quello che vide? Un angelo?

Tossì. Acqua e sangue. Mosse il polso: era a posto.

<<Draco...>> chiamò.

Nessuno rispose.

Un altra fitta, un altro urlo. Si piegò su se stessa, tentando di placare quel dolore. La sua pelle era sempre più chiara, trasparente quasi...

...stava svanendo...

Where are you now
Where are you now
Under the bright
but faded lights
You set my heart on fire
Where are you now
Where are you now

Le braccia attorno al corpo, tornò a casa. Quelle parole, così dure, quello sguardo...la Tour Eiffel, paesaggio di tante dichiarazioni, per lei ora solo lo sfondo dell'ennesimo incubo. L'aveva attratta col suo scintillio maledetto e l'aveva bruciata. Le luci della città erano così forti, ma così sbiadite...

Entrò in casa, che casa sua più non era.

Casa sua era dove era lui. Ma lui non c'era.

Where are you now
Under the sea
Under the sea
Where are you now
Another dream
The monster running wild inside of me

<<Dove sei?>> sussurrò tra le lacrime.

Una scossa la sorprese mentre saliva le scale. Urlò, urlò con tutto il fiato che aveva in gola. Urlò perché non le era rimasto altro che la voce per esprimere il suo dolore. Urlò e basta, mentre sentiva qualcosa muoversi in lei e prosciugarla di ogni energia. Cadde, sbatté la testa, perse sangue...

...non le importava...

I'm faded
I'm faded
So lost, I'm faded
I'm faded
So lost, I'm faded

E svanì. Svanì, Hermione Granger. Svanì la sua anima, svanì la sua vita. Svanì il suo corpo, per poi ricomparire svuotato della linfa vitale, freddo, morto.

E il ragazzo biondo che fece saltare la porta, spaventato dalle urla che provenivano dall'interno, si lasciò cadere accanto a lei, a quello che di lei restava, piangendo e singhiozzando, stringendola forte al petto, sporcando col suo sangue, accarezzandole il viso spento. E baciandola. Baciando quelle labbra fino allo sfinimento, quelle labbra che avevano saputo risollevarlo dall'Inferno per portarlo in un Paradiso che non gli era concesso. A niente servì pregare che lei tornasse in vita. Lei era svanita dal mondo.

Ed urlò, Draco Malfoy. Urlò tutta la sua frustrazione per non essere riuscito a salvarla, per averla uccisa con la sua volontà di proteggerla da lui.

Ma era un debole. L'aveva allontanata per poi tornare da lei con la coda tra la cambierei, implorando un perdono che lei non avrebbe più potuto dargli.

Poggiò la fronte sulla sua, singhiozzando.

<<Perdonami...>> mormorò solo.

Poi, presa la bacchetta tra le mani e puntata alla tempia, disse solo: <<Avada Kedavra.>>


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Perdonatemi.

Sparisco oltre un anno e torno con una one-shot completamente nuova invece di pubblicare un nuovo capitolo delle mie storie, per poi sparire per chissà quanto ancora. Non merito alcuna giustificazione.

Si, sono ancora viva...mi dispiace tanto, dovrei sparire dalla faccia della terra...non vi preoccupate, ci sto lavorando.

Sinceramente non sono convinta da quello che ho scritto, non mi piace tantissimo, ma a voi l'ardua sentenza.

Mi mancate tantissimo, tutti/e.

Buon 2019 ragazze/i. Che questo nuovo anno possa portarvi tutto quello che desiderate.

Auguri.

Sempre vostra,

Mezzosangue_Mudblood❤️

P.S. In descrizione trovate la traduzione della canzone che mi ha ispirato questa storia. 

P.P.S. Lo so, faccio schifo, più di un anno di assenza e non ho detto niente di emozionante, niente discorsi strappalacrime, niente di niente. Scusatemi, ma non sto molto bene...

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