IV
~Jackille~
"Zoo? Che intendi scusa? E poi arene? Devo forse combattere?"
H: "In poche parole si. Per farti capire, all'inizio viaggiare nello spazio non era così facile e pacifico come lo è adesso. Guerre dietro ogni angolo, moltissime razze caddero sotto le ambizioni di pochi. Ma per fortuna si capii che le cose stavano iniziando ad andare troppo fuori controllo, così tanto che tutti i rappresentanti delle varie razze interplanetarie si unirono sotto un unico simbolo, sotto un unico ideale: quello della Federazione. Da allora non scoppiarono più guerre o conflitti, l'universo riuscì a trovare la pace, che continua da ormai diverse centinaia di anni. L'unico problema è che la gente, non importa di che razza, avrà sempre pensieri egoistici, violenti, desiderosi di emozioni forti e proibite. Spinti da un desiderio di quasi divertimento fino allo sfinimento. La Federazione cercò in tutti i modi di soddisfare nel migliore dei modi queste manie autodistruttive, con stazioni spaziali casinò, pianeti resort o di pura caccia. Veri e propri bordelli spaziali persino! Ma c'era qualcosa che mancava in ogni caso. La violenza. Tutti volevano comunque vedere o assaporare pura violenza ogni tanto. Un sentimento primitivo, indelebile dalle linee genetiche.
Fece così la sua comparsa la IMT, Intergalactic Monsters Tournament, un gruppo di alieni tecnologicamente più avanti di qualsiasi altro al momento conosciuto. Creando le arene dove chiunque possieda una creatura, aggressiva o meno, può portarla da loro. Ovviamente in questi luoghi le creature vengono fatte combattere fino alla morte. Portando fama e soldi ai vincitori. Questo mondo violento legale attirò man mano sempre più gente, fino ad attirare quasi ogni singolo essere senziente. Così come furono attratti i miei genitori, impazienti di riuscire ad usarti per vincere ogni incontro."
La guardo fermare il flusso di parole, sospirando sonoramente mentre io cerco di assimilare questa storia.
Per quanto riesca a star dietro ai fatti, non riesco ancora a capire quale potrebbe essere il modo migliore di reagire, sento come se dovessi fare una scelta, anche se non so ancora riguardo a cosa.
"Quindi dietro la mia creazione c'è il desiderio di ottenere fama e soldi. Un po' deludente devo dire, speravo in chissà quale nobile causa ad essere onesti. Il tipico desiderio di ottenere o cercare di raggiungere la perfezione per dire,
Anche se ciò non è quello che mi interessa davvero. Hai detto che sono il meglio del meglio, l'insieme dei geni migliori di chissà quante creature aliene no? Mi hai creato solo per soddisfare un tuo desiderio o c'è qualcos'altro sotto?"
La guardo dritta negli occhi, in attesa di una risposta.
Lei cerca disperatamente di guardare altrove mentre posso benissimo immaginare la confusione nella sua testa solo dallo sguardo. Mentre cerca in tutti i modi di formare una frase di senso compiuto. Per quanto la questione sia seria, cerco di non farmi scappare un sorrisetto divertito nel vederla così tanto in difficoltà.
H: "In realtà...i-io...io voglio farti combattere Jackille! Voglio mostrare a tutti ciò che sono stata in grado di fare!"
Le mani di Hina mi afferrano le spalle con decisione e stringendo la presa mentre mi fissa direttamente negli occhi.
H: "Ho già dato vita al sogno dei miei genitori creando te. Ma io voglio che tutti vedano quanto tu sia magnifico. Voglio che tu combatta per me, che tu vinca. Così che tutti coloro che mi derisero si maledicano vedendomi come una fallita...ti prego...voglio mostrare loro che anch'io sono riuscita a fare qualcosa di incredibile!"
Per quanto vorrei poterle dirle di essere abbastanza contrario al rischiare la mia vita in questo modo, i suoi occhioni lucidi sono decisamente illegali. Se le dicessi di no ora, dubito che sarò mai in grado di perdonarmelo.
Guarda te che mi tocca fare...
"E sia. Così come tu hai donato a me la vita, io dono a te tutto me stesso. Non importa cosa dovesse accadermi, da oggi grazie a me, tutti si renderanno conto del tuo genio."
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