III
~Hina~
"Dopo esser finalmente riuscita a ricavare abbastanza per la nave e l'operazione per diventare una sintetica senziente, ho intrapreso il lungo viaggio che avevano iniziato i miei genitori, passando 57 anni a viaggiare tra galassie e pianeti spinta dal semplice desiderio di mostrare loro che avevano torto su di me, che avevano sbagliato ad andarsene in quel modo così egoistico. Ho perso il conto di quanti cieli stellati diversi io abbia osservato, non saprei nemmeno dirti quale sia il mio preferito sinceramente.
Durante queste spedizioni però avevo sempre lo stesso obiettivo: trovare la creatura alfa del pianeta ed ottenere un suo campione. Diverse volte mi andò bene: la creatura non era aggressiva nei mie confronti o a volte neanche le interessava la mia presenza, ma ad esser sincera, sono state più le volte in cui ho dovuto rischiare parecchio per ottenere tali campioni. Per esempio quando dovetti trovare un modo per avvicinarmi alle fauci di un T-rex senza farmi tranciare in due...oppure quand-"
J: "Momento, momento, momento. Hai appena detto T-rex per caso?"
"Si esatto. Che c'è? Solo perché sul nostro pianeta si siano estinti i dinosauri ciò non significa che da qualche parte nell'universo, su un altro pianeta, non lo siano invece. No?"
J: "Suppongo tu abbia ragione.."
"Comunque...come stavo dicendo, raccogliere tutti i campioni che avevano scelto i miei genitori non fu affatto facile. Ma il mio desiderio di portare a termine il loro sogno a tutti i costi era più forte di ogni altra cosa, ridere alla faccia loro e a quelli di tutti quelli che mi hanno definito una pazza anche solo nel provarci.."
Finisco col bloccarmi, con un nodo alla gola ed una sensazione spiacevole al petto. Serro i pugni irritata ma sento subito dopo una sua mano posarsi sulla mia testa, iniziando a farmi piccole carezze. Il suo sguardo è rassicurante, e la cosa è alquanto piacevole ad essere onesti. In pochi secondi mi sono già persa nel mare colorato dei suo occhi, fissandolo ammaliata e in completa balia delle onde. Una scossa di imbarazzo però mi riporta subito alla realtà e mi schiarisco la gola diventando paonazza in volto..
"S-Stavamo dicendo...! Dopo aver ottenuto ogni singolo campione, ho iniziato ad unirli uno ad uno, mischiando con calma e attenzione ogni singolo DNA, filamento per filamento. Creando così qualcosa di unico e mai visto prima d'ora, qualcosa che nessuno sarebbe mai riuscito ad eguagliare così tanto facilmente. Non appena capì di aver ultimato qualcosa che la scienza attuale ancora non era in grado di replicare, mi sentì appagata come mai prima d'ora. Non riuscì a dormire per ben tre giorni, tutto pur di iniziare al più presto la tua creazione; anche a costo di trasformare il laboratorio in un porcile...cosa che feci per l'appunto. Ma ne è valsa la pena."
Mi fermo a guardarlo per l'ennesima volta. Non importa quanto lo faccia, non mi riesce ancora possibile credere che ce l'ho davvero fatta.....ti prego, fa che questo non sia un sogno. Perché potrei seriamente dare di matto se lo fosse!
J: "Beh questo mi aiuta a capire solo parte delle mie domande. Infatti non mi hai ancora detto perché i tuoi genitori volevano crearmi così disperatamente. Tanto col morire nel tentativo"
Finisco col bloccarmi sul posto, non voglio rispondergli...non so nemmeno come potrebbe reagire alla cosa, in fondo avrebbe tutto il diritto per arrabbiarsi...però ha anche il diritto di saperlo...sigh..
"Per fama Jackille. I miei genitori all'inizio volevano usarti come carne da macello per arene. Saresti stata l'attrazione perfetta per il loro zoo."
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