~Hina~

Non riesco a crederci, penso di star ancora sognando sinceramente. I miei occhi stanno fissi su quelli di Jackille, che mi osservano curiosi.
Sento le lacrime scorrermi sul viso mentre sento la sensazione di un grande peso che non mi preme più sul petto. Ci sono riuscita..dopo tanti anni ho completato ciò per cui i miei genitori sono morti, ciò per cui io ho rischiato la mia vita in tutti questi anni.
Passo una manica sul viso per asciugarmi le lacrime e mi precipito subito sui comandi della capsula, iniziando a svuotarla per farlo uscire da là dentro. Sono parecchio emozionata, ho bisogno di sedermi e calmarmi ma non ce la faccio proprio.

Dopo essersi svuotata, la capsula apre finalmente il vetro e Jackille esce da essa, sembra un cucciolo spaventato, che si guarda attorno in un ambiente a lui completamente nuovo ed estraneo. Mi avvicino a lui, portandogli un asciugamano, non voglio che prenda freddo proprio dopo esser "nato". No aspe, si può davvero chiamare una cosa del genere nascita?

J: "Dipende se tu mi vuoi vedere come tuo figlio o come tuo partner Hina"

La sua voce mi fa sobbalzare, ok che ho usato migliaia di campioni diversi, ma non mi aspettavo che una specie potesse leggere nel pensiero...mitico.

"ehm..beh si hai ragione. Non posso definirti mio figlio dato che ti ho dato l'aspetto del mio ragazzo ideale in fondo...cioè no! Dimentica l'ultima parte! C-comunque! Sarai il mio assistente! Si! S-solo assistente.."

Distolgo lo sguardo vergognandomi delle mie così ridicole capacità sociali. Voglio sotterrarmi.
Di testa.

J: "Ed assistente sia allora. Prima però vorrei sapere una cosa, cosa sono? E perché sto prendendo tutto così alla leggera? Non dovrei tipo dare di matto o andare nel panico?"

Lo guardo un po' sorpresa dalla domanda ma mi metto a ridacchiare pochi secondi dopo. Poso una mano sul viso e non posso fare a meno di fargli una carezza.

"Tu Jackille, sei l'apice dell'evoluzione. Sei la creatura migliore di tutto l'universo conosciuto"