Sguardi d'intesa e baci rubati,

sogni segreti troppo nascosti;

un desiderio irrealizzabile

alberga nel cuore dell'innamorata.

Tremende scelte della vita,

sciocco destino impiccione,

insolenti amici miei:

perchè pormi questo dilemma?

Non ho già sofferto abbastanza?

No, Amore deve tornare.

Rubare il cuore, l'anima e il corpo,

graffiare con artigli e incidere con pugnali.

Amore deve regnare.

Viaggia allora il mio cuore solitario,

per isole e monti vagabonda,

in paziente attesa di un porto sicuro.

Ed eccola la casa, l'ultima tappa,

ecco che finalmente è stata trovata.

Ma una tempesta si presenta all'orizzonte:

sguardo predatore con spirito assassino.

Ed eccola dirompente mi inonda,

selvaggia e senza scrupoli reclama il possesso.

Odioso il volto altrui che in lui muove il riso,

odioso il pensiero della perdita.

Non sono forse abbastanza nel mio essere?

Cosa mi manca? Cosa devo imparare?

Non ho forse anch'io un cuore a cui rispondere?

Perchè quest'odio mi porti Amore?

Il mio essere basta, ne sono certa,

ma lui non lo vede, non lo nota.

L'onda d'urto s'avvicina, la sento crescere,

la sua forza distruttrice mi spaventa.

Il desiderio di possesso ritorna prepotente,

insistente, arrogante e permaloso:

ma io devo vincere, sono migliore,

la ragione non perderà un'altra volta.