capitolo 2
La sveglia suona alle dieci, non ho mai dormito così tanto, in orfanotrofio ci svegliavano sempre alle sette. Patricia... cioè... la mamma entra in stanza e mi dice che la colazione sarà pronta tra dieci minuti e che nel frattempo posso dare un'occhiata al guardaroba.
'' Ma io non ho altri vestiti con me''. Mi sembra ovvio dato che ho vissuto con dei tirchi assurdi.
'' Lo immaginavo così ho provveduto, mi sono fiondata a prenderti qualcosa di carino. Non guardarmi così'', devo avere una faccia sconvolta per farla reagire così.
'' Se non ti piacciono ricordati che oggi è giornata di shopping, adesso cambiati così possiamo uscire il prima possibile.''
Mi dirigo verso l'armadio lo apro e WOW ma qui ci sono vestiti sufficienti per tre ragazze! Non credo che la giornata shopping servirà a qualcosa. Opto per dei jeans attillati blu e un top color pesca, per essere settembre fa molto caldo il che ê strano per Londra, ormai le stagioni stanno impazzendo. Metto delle All Stars e vado in cucina.
''Mmm che buon profumino''.
'' Sei arrivata appena in tempo, ho fatto i pancake, di solito non li cucino ma oggi è una giornata speciale, hai dormito bene tesoro?''.
''Benissimo grazie. E grazie anche per i vestiti, ce ne sono abbastanza, lo shopping non è necessario.''
''Non dirlo neanche per scherzo! Dobbiamo comprare i vestiti per il primo giorno di scuola e in più anche uno stereo e dei CD. Non capisco come tu abbia potuto vivere senza musica per tutto questo tempo è inconcepibile.'' Questa donna ê un vero uragano meglio non farla arrabbiare in futuro. Ora che ci penso non ho visto papà è domenica non dovrebbe lavorare.
''Dov'è papà?''.
''È andato a fare qualche commissione, tornerà stasera, nel frattempo preparati che andiamo a fare compere, siii!''.
Finiamo di mangiare e usciamo, restiamo a Oxford Street fino all'una, ci fermiamo a bere una bella limonata e via verso Piccadilly Cyrcus. È veramente bellissima con tutti questi strani negozi, ci perdiamo tra le bancarelle e anche la mamma per quanto raffinata sia si diverte come una matta, da lei proprio non me lo aspettavo. Quando abbiamo finito di fare le sceme ci dirigiamo verso un negozio di dischi, appena entriamo corro alla sezione pop per cercare un disco dei One Direction. Li ho sentiti alla radio all' orfanotrofio durante un giorno di visita e da allora sogno di avere un loro disco per poterlo ascoltare quando voglio. Lo trovo subito ma fingo di cercare ancora perché c'è un commesso davvero carino non molto lontano, nella sezione jazz. Okay ho visto abbastanza magari tornerò un' altra volta, adesso dobbiamo andare a comprare delle riviste perché mi sa che mi sono persa tantissime novità; mi dirigo a passo svelto verso la cassa quando ad un tratta mi ritrovo per terra.
'' Ehi guarda dove metti i piedi cavolo!!''.
''Oddio scusa scusa non volevo mi dispiace non ti ho vista, stai bene?''. Almeno si è scusata e che diamine, la guardo attentamente, è proprio una bella ragazza. È alta con un fisico niente male, dei capelli lunghi, ricci e ... rosso scuro. Sono davvero belli e incorniciano alla perfezione la sua faccia a cuore in più quell'adorabile fossetta sotto il labbro le fa un sorriso fantastico... aspetta un secondo...
''Madison??''.
''Cleo??, non è possibile sei riuscita ad uscire da quel buco infernale!'' Non ci credo è davvero lei la mia unica amica.
''Sì e me la passo anche bene tu come ti trovi con i nuovi genitori? Mi sei mancata così tanto''.
''Anche tu mi sei mancata; i nuovi genitori sono strepitosi posso fare tutto quello che voglio certo restando nei limiti, niente alcol e niente droga anche se non sembra sono una santarellina.''
''Non stento a crederci, a ragazzi come sei messa?''.
''Ne ho avuto uno ma quello stronzo mi ha scaricata dopo un mese, ho sofferto tanto ma ora basta mi voglio divertire un po... che ne dici se stasera usciamo io e te? Andiamo a ballare e magari troviamo qualche bel ragazzo''.
''Non sei proprio cambiata tu ahah comunque a me va più che bene, vieni ti presento la mia nuova madre così ci possiamo organizzare.''
''Ottimo!''. Non vedo l'ora, mi è mancata tantissimo e voglio che tutto torni come prima, in fondo lei è sempre stata la sorella che non ho mai avuto, speriamo che la mamma mi dia il permesso visto che domani c'è scuola.
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