Strisce
Eren alzò lo sguardo e davanti a se vide solo delle sbarre verticali che potevano essere un semplice muro colorato per dare un effetto specifico.
Purtroppo, però, Eren non si trovava davanti ad un muro colorato per dare uno specifico effetto, lui si trovava davvero dietro a delle sbarre.
Delle sbarre che lo rinchiudevano in una cella dentro ad una prigione.
Ebbenesì, Eren era in prigione, ma non perché aveva commesso una specie o una sottospecie di crimine, si trovava dietro alle sbarre perché aveva cercato di aiutare la persona a cui teneva di più al mondo, Mikasa Ackerman.
Lui l' aveva solo protetta, ma, evidentemente, la giustizia non era stata poi così giusta con lui, anche perché ora si trovava in carcere.
***
Era una normalissima notte, tranquilla, le stelle risplendevano insieme alla luna nel cielo scuro.
Eren e Mikasa stavano tranquillamente dormendo abbracciati, la luce lunare filtrava attraverso la finestra semiaperta.
Nessuno dei due, in quel momento, avrebbe pensato che quella notte così tranquilla sarebbe stata così presto disturbata e la quiete strappata via dalla notte.
Dato che stavano dormendo tranquilli e profondamente, non sentirono i leggeri e silenziosi passi fuori dalla loro casa, non sentirono neanche i silenziosi sussurri o la graffetta che riusci ad aprire la porta d'ingresso.
Non sentirono niente di questo.
Solo dopo qualche minuto, Mikasa si svegliò. Aveva sete e si liberò dall' abbraccio di Eren delicatamente, si alzò dal letto sbadigliando e si diresse in cucina.
Visto che aveva ancora la mente assopita dal sonno, non vide i due uomini nascosti dietro alla porta quando lei accese la luce nella cucina.
Prese un bicchiere, accese l' acqua, riempì il bicchiere di acqua ma, mentre lo portava alla sua bocca per bere, una forte botta alla testa la tramortì e la fece cadere a terra accanto al povero bicchiere ormai spaccato sulle mattonelle.
Eren, nella camera da letto, si svegliò per il rumore del bicchiere caduto a terra, e, dato che non trovò neanche Mikasa al suo fianco, si alzò dal letto e decise di andare a controllare che cosa fosse successo.
Andò cautamente in cucina e vide la luce accesa.
-Mikasa? Va tutto bene?- domandò il ragazzo assonnato prima di varcare la soglia della porta.
Si fermò non appena vide i due uomini con una vecchia mazza da baseball in mano e la sua ragazza stesa a terra accanto al bicchiere.
Sgranò gli occhi a quella vista.
-Voi... Voi chi siete? Cosa volete fare in casa mia?- domandò Eren con tono aggressivo.
Se quei due stavano cercando di rubare in casa sua di uccidere lui e Mikasa erano capitati nella casa sbagliata.
I due criminali si scambiarono uno sguardo d' intesa e corsero ad attaccare Eren da due lati contemporaneamente.
Il ragazzo, per fortuna, sapeva combattere corpo a corpo, quindi sferrò un forte calcio nello stomaco di uno dei due, buttandolo a terra, e all' altro bloccò la mazza da baseball e gli diede un pugno in faccia.
L' altro, nel frattempo, si era rialzato da terra e gli diede un calcio dietro le ginocchia, facendolo cadere a terra con un tonfo.
Gli bloccò le braccia e gli diede un pugno in faccia, ma Eren poi gli diede una forte ginocchiata e lo fece stramazzare di nuovo a terra.
Il ragazzo poi bloccò qualche altro colpo sferrato dall' altro uomo con la mazza da baseball, riuscì a strappargli l' arma dalla mano ed a buttarla a terra vicina a Mikasa ed il bicchiere.
L' uomo, adesso disarmato, venne colpito molteplici volte da Eren, finché non lo fece svenire.
Evidentemente, i vicini, svegliati dagli strani rumori provenienti dalla casa di Eren e Mikasa, avevano chiamato la polizia, perché Eren sentì le sirene.
Mentre la polizia irrompeva in casa, uno dei l' altro uomo si era alzato ancora una volta e aveva di nuovo attaccato il ragazzo.
Eren iniziò a sferrare pugni e calci in giro, non badando veramente a chi stava colpendo e colpì molto forte uno dei poliziotti, che lo bloccò a terra.
L' altro poliziotto andò a controllare le condizioni di Mikasa e i due criminali.
Fece chiamare tre ambulanze.
Poco dopo arrivarono e, quando Eren vide che due medici stavano mettendo Mikasa su una barella.
-Ehi, dove la state portando? Aspettate! Fatemi venire con voi! Devo andare insieme a lei! Liberatemi!- il poliziotto ignorò le suppliche del ragazzo disperato.
Lo ammanettarono e lo portarono alla stazione della polizia.
Lo chiusero in una cella prima di continuare con l' interrogatorio.
Evidentemente, lo vedevano come responsabile, dato che era l' unico ad essere rimasto cosciente.
Era un' ingiustizia. Eren, in quel momento, voleva solo sapere come stava Mikasa.
Più tardi, durante l' interrogatorio, gli agenti della polizia capirono che lui non era il colpevole e che si era solo difeso.
Lo fecero rimanere nella cella, dato che la casa sua e di Mikasa doveva ancora venire controllata.
Poi, i poliziotti, volevano ancora interrogare gli altri due uomini e Mikasa, che stavano ancora in ospedale.
***
Eren sospirò.
Sperava che non avrebbe dovuto aspettare ancora a lungo l' interrogatorio degli altri, ma gli era stato riferito che i due stavano venendo interrogati in quel momento.
Dopo qualche altro minuto, entrò nella cella un poliziotto e gli disse che poteva uscire.
Eren, per la felicità, quasi lo abbracciò e poi gli chiese in quale ospedale si trovasse Mikasa.
L' agente gli disse il nome dell' ospedale ed Eren ci andò subito.
Si diresse nella stanza di Mikasa e la vide sdraiata a letto con una fasciatura alla testa e una flebo alla mano.
-Ciao, Mikasa, come ti senti?- domandò il ragazzo che prese una sedia e si sedette accanto al letto.
Le prese una mano e la strinse leggermente.
-Ho avuto momenti migliori.- rispose la ragazza con voce flebile.
-Avevo un' emorragia interna causata dal colpo, hanno dovuto operare.- spiegò Mikasa ed Eren l' abbracciò forte.
-Però adesso va meglio, vero?- chiese il ragazzo e l' altra annuì.
Eren quindi rimase con lei a farle compagnia tutto il giorno e le giornate seguenti.
Angolo autore
Questo capitolo è diventato decisamente più lungo di quanto pensassi, ma spero che vi sia piaciuto.
Io ero veramente triste per quel bicchiere rotto, ma questi sono dettagli XD.
Ditemi se volete un seguito di questa one-shot o se avete altre richieste.
Poi vi volevo ringraziare per aver raggiunto le
1.64 K! Spero che vi piacciano le one-shot che scrivo!
Detto questo, ditemi se avete delle richieste e io vi saluto.
Ciao!
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