Non essere triste finale alternativo
Mikasa era in pessime condizioni. Doveva avere delle costole rotte, visto che respirava male, tremava e aveva probabilmente la febbre, per via delle ferite alla testa, che erano quasi sicuramente infettate.
-Eren...anche...se ci provassi...non sopravviverei fino alla bas- venne interrotta da dei violenti colpi di tosse.
Mikasa si sporse in avanti e sputò del sangue a terra, per poi accasciarsi tra le braccia di Eren, che la osservava con gli occhi spalancati.
Il ragazzo venne scosso da un rumore di passi. Non erano passi normali. Erano quelli di un gigante.
-Mikasa, dobbiamo andarcene via da qui.-le disse con tono preoccupato.
Eren era deciso a portare in salvo la ragazza.
Erano soli ormai, fuori dalle mura, ma lui poteva sempre provare a trasformarsi.
Non poteva contare sull' aiuto di Mikasa, visto che era appena cosciente.
Avvolse la sciarpa intorno al collo della ragazza, si allontanò di qualche metro e si trasformò.
La forma da gigante di Eren faceva ombra sulla figura debole e pallida di Mikasa.
Il gigante si abbassó e la prese delicamente tra le sue mani, facendo attenzione a non farle male o stringerla troppo.
Iniziò ad avviarsi verso le mura, con Mikasa che respirava ansimando e continuava a perdere sangue.
Il gigante la guardò preoccupato e allungó il passo.
Riuscì ad arrivare alle mura in circa venti minuti di corsa, appoggiò la ragazza a terra e uscì dal gigante.
I soldati di guardia ai cannoni lo videro e gli aprirono subito la porta.
Erano in salvo.
-Mi serve un medico, subito!- urló il ragazzo in preda alla proccupazione.
Arrivarono di corsa dei dottori che portarono Mikasa nell'infermeria, dove la curarono e bendarono il più velocemente possibile.
La riportarono nella propria stanza nella base, dopo aver controllato che la sua situazione fosse stabile.
La gamba di Eren venne medicata e poi il ragazzo andò nella camera della ragazza e si sedette accanto al letto di Mikasa.
Era ancora decisamente pallida, aveva la febbre e metà del suo busto era fasciato, ma respirava meglio e non si trovava più in pericolo di vita.
Eren sorrise felice, che la ragazza fosse salva, e si addormentò.
-Eren, Eren, svegliati!-Eren venne svegliato dal suo sonno dalla voce flebile di Mikasa.
-Mikasa, stai bene?!-Eren l' abbracció forte.
-Si, io sto bene, ma tutto i nostri amici, la legione esplorativa...-Mikasa disse con le lacrime agli occhi.
-Non pensare a questo adesso. Sei salva, eri quasi morta quando ti ho trovata, sono così contento che tu stia bene!-la consoló il ragazzo.
Mikasa lo guardò e sorrise leggermente.
I giorni successivi, i funerali vennero celebrati per tutti i membri della legione esplorativa che erano morti combattendo, e poco tempo dopo, Eren e Mikasa vennero scelti come nuovi comandanti per la legione e dei nuovi soldati furono arruolati e la legione esplorativa continuò a combattere con ancora più forza, in onore di tutti i loro compagni morti per combattere i giganti e per la riconquista della libertà.
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