capitolo 8
Era tutto il giorno che lei e Draco erano in giro per Diagon Alley.
Per parlare, conoscersi meglio, prendere un gelato e fare compere.
Mangiarono in un pub vicino al Ghirigoro, dove la ragazza si perse a leggere la moltitudine di titoli di alcuni tomi molto vecchi.
Tornarono al Malfoy Manor nel pomeriggio, dove a gran sorpresa di Eltanin ad attenderli c'era Sirius mentre rideva e scherzava con Narcissa.
-Oh ma guarda chi sono tornati! Divertita principessa?-
-OH SI!-
-Le è piaciuto molto il Ghirigoro- disse ridendo Draco.
-Hey! Non è colpa mia se i tomi antichi mi affascinano!-
-Tutta sua madre...- disse alzando gli occhi al cielo.
-Bene! Che stavate facendo?-
-Stavamo guardando delle vecchie foto di noi da giovani- disse Cissy ridacchiando.
-Oddio cos'è questa roba?- disse ridendo El con in mano una fotografia del padre coi capelli rasati.
Narcissa iniziò a ridere, dopo aver guardato meglio la foto.
-Oh ricordo perfettamente quel giorno. Tuo padre era imbarazzante-
-Hey! Porta rispetto ai miei capelli!-
-Santo Salazar Sir! Sono solo capelli!-
-Dei capelli bellissimi-
-Oddio. Sono sconvolta! Perché avevi i capelli così... Così...-
-Orridi? Colpa di tua nonna, quella grandissima stron...-
-SIRIUS!- disse sconvolta la cugina.
-Che c'è? È vero! Era una grandissima putt...-
-Vuoi raccontare tu dei tuoi capelli o lo faccio io?-
-Bene ragazzi, sedetevi. Questa è la storia dei miei poveri capelli...
"Era una fredda giornata d'inverno.
Fuori diluviava ed eravamo tutti nel salotto: io, Reg, Cissy, Andromeda, è perfino Bellatrix.
Eravamo alla solita, noiosissima lezione di bon ton che tutti i purosangue devono seguire affinché si disprezzi i mezzosangue e i babbani.
Era una giornata come tante d'altronde.
Tranne per una piccola ed insignificante cosa:
C'era il parrucchiere a casa.
Per prime andarono le tue zie.
Poi toccò a Regulus.
E poi, per ultimo, c'ero io. Mi ribellai con tutte le mie forze per scappare dal parrucchiere e le sue maledettissime forbici.
Tua nonna, quella grandissima stronza, mi legò come se fossi un salame alla sedia."
...e fu così che i miei adorati, bellissimi capelli vennero tagliati-
-Oh hai dimenticato di dire che nel mentre piangevi come un bambino e che non sei uscito dalla tua camera per una settimana- disse ridendo Narcissia.
La ragazza scoppiò a ridere, seguita dalla zia e dal cugino.
-Oddio me lo immagino: papà che corre per casa con nonna e il parrucchiere alle calcagna che cercano di fermarlo-
-Beh... Effettivamente è stato così, solo che sfortuna volle che tuo padre inciampasse sul porta ombrelli-
-Guarda tu queste come mi prendono in giro- disse ridacchiando Sirius.
-E vogliamo parlare di quando ti tingesti i capelli di viola, cara Cissy?- esclamò l'uomo col suo solito sorrisetto malandrino.
-Non oseresti!- esclamò Narcissa indignata.
-Oso cara cugina, oso-
-Okay... Vieni El, ti porto al lago- Draco la prese per mano è la condusse nell'immenso giardino, dove si estendeva un laghetto.
Attorno ad esso c'erano dei roseti ben curati.
-Sono di mia madre, i roseti. Se ne occupa lei personalmente- la voce di Draco, si fece più vicina.
Da dietro i roseti si fece largo una seconda testa platinata.
-Draco!-
-Cass... Cosa ci fai tu qua?- Draco evidentemente sorpreso, corse verso la ragazzina è l'abbracciò.
-Eltanin, lei è Cassiopea, mia cugina. Da parte di uno zio di mio padre, venuta dalla Francia-
-Cass lei è El la figlia di Sirius-
Cassiopea era una ragazzina sui quindici anni, dai lunghi capelli biondi e due grandi occhi azzurri.
-Oh caro Draco! Non lo sai? Da quest'anno vengo ad Hogwarts con te! Contento? Piacere comunque- disse porgendo la mano ad Eltanin che l'afferò subito dopo.
-Sapessi quanto...-
-Piacere mio!-
-Cosa ci fai qua fuori?- domandò Draco alla cugina.
-Stavo guardando le rose-
-Lo sai che a mia madre da fastidio che qualcuno che non sia lei tocchi le sue preziosissime rose-
-Lo so. Stavo solo guardando io!-
-Se lo dici tu- e inizio a fischiettare alzando gli occhi al cielo.
-Hey!- disse Cass indispettita
-Questa volta non ho fatto niente!- ed incrociò le braccia al petto.
Eltanin, d'altro canto, guardava la scena con un sorriso divertito.
-Hey nanerottola, cosa hai da ridere tu?- Draco le si avvicinò lentamente, con un ghigno stampato in volto.
-Io? Nulla- Eltanin iniziò a correre, con Draco alle calcagne.
Fino a quando, Eltanin non andò a sbattere contro qualcuno.
-Hey! Sta calma- disse ridendo il padre.
-Oh... P-papà...- e col respiro affannato si sedette a terra.
-Ma che avete combinato voi due?-
-Una piccola corsetta- Disse Draco sedendosi al suo fianco.
-Ma guarda chi c'è! Cassiopea, la figlia di quello schianto di Jennifer Florence, come sta?- Sirius strinse le mani alla giovane strega.
-Oh, sta benissimo. Adesso è in giro per l'America col suo nuovo marito-
-Non sapevo si fosse risposta-
-Già. È stata una cerimonia intima tra parenti, ovvero io, la mamma e Jackson Nolan-
-Jackson Nolan? Quel Jackson Nolan? L'Auror?- Sirius era shoccato da così tante rivelazioni.
-Si lui.-
-OH... Beh, buon per lui. Da quanto ricordo tua madre era...- venne interrotto dalla figlia che urlò esasperata il nome del padre, facendo ridere i presenti.
-Su andiamo. È tardi e tu hai delle lezioni di astrologia da studiare-
-Oh giusto! Astrologia!-
Eltanin si portò una mano alla fronte per la svista, ricordandosi solo in quel momento della lezione arretrata.
-Su forza, prendi le tue cose che andiamo-
La ragazza prese la borsa gettata malamente sul prato, poi salutò il cugino con un caloroso abbraccio e Cass con una stretta di mano ed un sorriso.
-Ci vediamo presto!- detto questo, si smaterializzarono sotto lo sguardo dei due cugini.
HEEEEEEEEY GENTE!
SI SONO VIVA.
NON UCCIDETEMI PLS. TUTTA COLPA DELLE SERIE TV E DEL BLOCCO DA SCRITTORE(?)
EBBENE SI, MIEI CARI LETTORI TANTO CARINI, BELLINI ED INNOCUI, SONO TORNATA CON UN ALTRO SCHIFOSISSIMO ORRIPILANTE CAPITOLO DISGUSTOSO.
MA HEY.
SPERO VI PIACCIA.
SERIAMENTE RAGA, QUANTO FA SCHIFO STO CAPITOLO?
BAH.
ANCORA NON CAPISCO COME STA STORIA SIA ARRIVATA A 4,36K.
Aspe.
Cosa.
COSA?
COME?
MA QUANDO?
ODDIO RAGA PIANGO, SIETE FANTASTICI, NON CAPISCO COME FACCIATE A SOPPORTAMI VISTO CHE PUBBLICO OGNI MORTE DI PAPA, GRAZIE, SERIAMENTE GRAZIE.
VI VOGLIO BENE GENTE.
DETTO QUESTO ME NE VADO A PIANGERE DI GIOIA SOTTO LE COPERTE.
GRAZIE ANCORA DI TUTTO.
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