Va bene, ricapitoliamo, io sono Eltanin Black, è quello che credevo fosse solo un libro è la realtà, mio padre - che pensavo fosse morto- è Sirius Black, sono una maga, i miei poteri da strega sono bloccati fino ai miei sedici anni, di conseguenza,  andrò ad Hogwarts un po' in ritardo dato che non so una beata minchia.
Bene.

Mio padre, tornati a casa, mi fece fare  il giro della casa, mi raccontò di tutte quelle volte che lui e zio James progettavano scherzi malefici da fare a mocciusus, è di tutte le sgridate che si sono presi per questo da mamma e da zia Lily.
Mi parlò delle notti insonni per creare la mappa e per diventare animagus.

«No, sul serio? Avete fatto uno shampo a Piton al terzo anno?» dissi ridendo
«HEY! Dovevamo farglielo, se non ci pensavamo io e James, se lo sarebbe fatto? No, quindi? Ci deve solo ringraziare»
«Beh... AVETE FATTO BENISSIMO, BLAH, GLI ESCE L'OLIO... OH IDEA! SPREMIAMOGLI I CAPELLI E VENDIAMO L'OLIO EXSTRA VERGINE DI SNIVELLUS»
«QUESTA SI CHE È BUONA! MI RACCOMANDO, AD HOGWARTS, FAI VALERE I GENI DI TUO PADRE »
«CON PIACERE! ma prima... Che ne dici di fare quattro chiacchiere con la nonna?»
«Che hai in mente?» chiese con un ghigno
«Oh... Niente di che, solo farla uscire pazza...»
«Più pazza di adesso?»
«Oh si» dissi con un sorriso diabolico sulle labbra
«ACCORDATO!»
ci avvicinammo piano piano al ritratto della nonna, e con un rapido movimento del polso apriammo le tende del quadro.
«CHI OSA DISTURBARMI? TU FIGLIO DEGENERO, TRADITORE DEL TUO SANGUE, FECCIA DELLE FECCE, DISONORE DELLA FAMIGLIA...»
«TACI DONNA, UNA PERSONA QUI VUOLE CONOSCERTI!»
«E TU, FECCIA, MI DISTURBI PER QUESTO? BENE! E DI GRAZIA, CHI È?»
«Oh, beh... Io, ciao nonna» la salutai in modo educato.
«COSA? TI SEI PURE RIPRODOTTO? HAI CREATO UN'ABOMINIO COME TE»
Papà stava andando su tutte le furie, forse non è stata una buona idea parlare con nonna.
«Abomino? ABOMINO? TU LA CHIAMI ABOMINIO? MA TI SENTI QUANDO PARLI NEH? È MIA FIGLIA, SANGUE DEL MIO E DEL TUO SANGUE, ED LA COSA PIÙ BELLA DELLA MIA VITA, NON TI PERMETTERÒ DI CHIAMARLA COSÌ VECCHIA MEGERA»
«SANGUE DEL MIO SANGUE EH? LA COSA NON MI RISULTA SAI? E DIMMI, CHI HAI INGRAVIDATO? LA SMITH? OH SAI MI RICORDO DI ELIZABETH, LA MEZZOSANGUE CON CUI USCIVI, ALTRA FECCIA FATTA SALTARE IN ARIA COME UN PETARDO».
Basta
ADESSO BASTA.
«Stai zitta» dissi con durezza
«COME OSI, SUDICIA RAGAZ...»
«HO DETTO STAI ZITTA, TI CREDI MIGLIORE SOLO PER IL TUO SANGUE PURO EH? TI SENTI SUPERIORE? BEH, NONNA DEVI SAPERE CHE MOLTI MEZZOSANGUE SONO MIGLIORI AD ALTRETTANTI PUROSANGUE, E SAI COSA? SONO FELICE DI NON ESSERE COME VOI, DI NON ESSERE COME TE, SONO FIERA DI ESSERE QUELLO CHE SONO: UNA MEZZOSANGUE. METTITELO IN TESTA, I MEZZOSANGUE VI SUPERERANNO, SEMPRE»
Stavo trattenendo le lacrime con forza,corsi in una camera a caso, buttandomi letteralmente sul letto.
Oh, bene, sono appena tornata dalla mia famiglia è già litigo con quella sottospecie di Troll che ho per nonna.
Ma che potevo sperare? Che fosse più dolce è felice di avermi a casa?
Ovviamente no.
Ad un certo punto sentì bussare alla porta.
«Posso?» ma certo che può, mi pare ovvio
«Si»
«Sai, questa era la stanza di mio fratello Regulus, il piccolo ometto di casa, che per paura della madre, si è unito ai mangiamorte, fantastico eh?» disse con un sorriso triste.
Conoscevo la storia di zio Reg, ho sempre pensato fosse un eroe.
Non so perché, ma cercare di distruggere gli ocrux, lo rende un eroe.
Lo abbracciai istintivamente, aveva un buon'odore, sapeva di... Menta.
Io adoro l'odore della menta, non so, mi ricorda l'estate.
Mi piaceva essere stretta tra le braccia di mio padre, mi sento al sicuro.
Piano piano, chiusi gli occhi, e mi addormentai lì, fra le braccia di mio padre.

SI, OKAY, MI ODIATE, TORNO QUI DOPO MESI COL 5° CAPITO.
Dovete scusarmi, ma ho avuto dei lutti in famiglia e la scuola richiede molto tempo, soprattutto perché quest'anno devo fare l'esame.
Scusatemi, tantissimo, vi voglio bene.