-MORGANA.

Il profumo di Alexander si sta mischiando al mio, solleticandomi i sensi.

Guardo in basso, vergognata, fissata da tutti. Nessuno balla più.

La presa del demone è leggera, non siamo molto vicini, cerca di essere distante.

Ho la mano destra appoggiata timidamente sulla sua spalla, situazione che cambia, quando lui la prende e la incrocia alla sua.

Mai avrei pensato di avere un contatto così ravvicinato con lui.

I suoi occhi sono posati sulla folla, per osservare quante persone ci stanno guardando. Mi pento subito di quello che stiamo facendo, non è poi così bello far qualcosa solo per ostentare.

<<Voglio andarmene>> sussurro, avvicinandomi al suo orecchio. Subito sobbalzo, il mio cuore sta battendo veloce, in risposta a tale vicinanza.

<<Qual è il problema?>> mi ammonisce serio, abbassando il tono della voce che sottolinea la sua sicurezza.

Continuiamo ad oscillare prima da un lato, poi da un altro, sulla dolce melodia di un lento, intervallata dai miei sospiri.

<<Stai guardando altrove e... >> cerco di giustificare, chinando ancora di più la testa, per nascondere il mio viso paonazzo.

<<Perfetto, ora sto vedendo te>> sorride sicuro di sé, incastrando i suoi occhi nei miei, confronto che non riesco a reggere.

Diminuisce le distanze, prendendomi le braccia e sistemandole attorno al suo collo, facendo combaciare i nostri corpi. Il suo odore è ancora più insistente adesso.

<<Stai tremando>> afferma, stringendo la presa dietro la mia schiena che, in risposta, s'inarca.

Avvicina il suo volto al mio, facendo toccare i nostri nasi.
Guardo le sue labbra, evitando così i suoi occhi.

<<Ora dobbiamo baciarci>>.

Ho la sensazione del cuore in gola, lo sento battere cosí forte, come se stesse per uscire fuori.

<<Andrew, io non so baciare>> gli confido, soffiandogli sul collo.
<<l'ho sempre fatto a stampo>>.

Mi allontana dalla sua spalla, facendomi notare l'espressione confusa, poi parla, tornando il solito stronzo.

<<Ecco perchè ti hanno lasciata>> ghigna.

Prima che potessi colpirlo, blocca il mio mento ed avanza.

Osservo le sue labbra, pronte ad unirsi alle mie, poi lui, prima di chiudere gli occhi.

Un brivido percorre tutta la lunghezza della mia schiena, ho una sensazione di cedimento, che reprimo stringendo la sua nuca fra le mani.

È un bacio a stampo, fino a quando non inizia a succhiare il mio labbro inferiore, provocandomi degli ansimi nervosi che fanno schiudere le mie labbra.

Approfitta della situazione. Fa scivolare la lingua nella mia bocca, guidandomi nei movimenti.

Lecco il suo labbro inferiore, prima di staccarmi dal mio primo bacio, assaporando il gusto di spumante.

Il suo respiro è ansante, i suoi occhi sbarrati.

"A cosa stai pensando, Alex?"

<<Hai rubato il mio primo bacio>> lo rimprovero ma, non sono così tanto dispiaciuta.

________________________________

Ho sclerato tutto il tempo.

-AlexMorgana