Capitolo 13.
-ALEXANDER.
<<Vado da solo, non devo farmi notare dalla tua amica>> inizio a camminare, lasciando Morgana indietro.
<<Ma avevi detto che saremmo andati insieme>>.
<<Cosa penseranno vedendomi con te? Che sono uno sfigato!>> ghigno, abbandonandola davanti all'abitazione.
Dovrò fare qualcosa con lei, davanti agli occhi di tutti e sconfiggere così alcuni dei suoi demoni, ma prima devo crearmi una reputazione.
-MORGANA.
Aspetto Lea, giocando con le nuvolette di vapore che escono dalla mia bocca, fa davvero freddo.
L'aria è pungente, quindi mi stringo nel mio cappotto, stringendo le mani nelle tasche.
La strada odora di pioggia, amo questo profumo.
Alzo gli occhi, che poco prima erano rivolti verso le mie scarpe, vedendo Edward con Michelle.
Ha i capelli di colore castano scuro, gli occhi grandi color nocciola e le labbra carnose. Il suo sguardo, il suo sorriso e le sue espressioni facciali, sono la mia morte.
Il ragazzo per il quale ho perso la testa, sta ridendo beato con una delle ragazze che mi rendono la vita impossibile.
Il mio cuore si stringe in una morsa e distolgo lo sguardo, scacciando via il pensiero della scena appena vista.
Calcio un sassolino, rilassandomi col rumore dell'asfalto sbriciolato sotto ai miei piedi.
-ALEXANDER.
Il cortile della scuola è pieno di ragazzini che mi fissano perchè sono il nuovo arrivato; un po' come quando vai in un paesino e ti ritrovi assediato dagli occhi di vecchi curiosi, affacciati con nonchalance ai loro balconi.
È un posto abbastanza semplice, ricco d'alberi e panchine. Amo la natura ed immergermi in essa è un vero toccasana.
Mi guardo intorno, vedendo alcune ragazze abbastanza carine.
Una di loro cattura la mia attenzione, ha i capelli biondi e gli occhi neri.
Indossa dei jeans molto aderenti ed una maglia a maniche lunghe con uno scollo a "V", coperta da un giubbotto di pelle sbottonato.
Si morde il labbro carnoso e mi saluta con un cenno della mano, che ricambio subito strizzando l'occhio sinistro.
Resto ad ammirare le sue curve ammaliato, dando libero sfogo alle mie fantasie.
In questa scuola ci sarà da divertirsi.
Cerco l'ingresso, mettendomi in mostra, toccandomi i capelli ed i vestiti.
Far cadere qualche liceale ai miei piedi sarà un gioco da ragazzi.
***
Dopo aver minacciato preside e professore, entro nell'aula, le mie mani sono sporche di alcune gocce di sangue.
La puzza di questa classe è incredibile, non ho mai desiderato così tanto di respirare aria pulita.
Sottraggo un pacchetto di fazzoletti ad uno strano ragazzo al primo banco, mostrandogli il sangue.
Ha i capelli color castagna e gli occhi nascosti dietro un grande paio gli occhiali rotondi e neri.
La sua pelle è bianca, ricoperta di lentiggini rosee.
Rabbrividisce e chiede al professore di uscire.
<<Bene, lui è Alex e...>> inizia balbettando il vecchio, ancora scosso dalla mia precedente aggressione.
<<Cazzo, lavatevi>> interrompo la mia presentazione, cercando subito un posto libero, sotto gli occhi attoniti di tutti.
Il silenzio è tale da avermi permesso di sentire l'insegnante deglutire nervosamente.
Qualche bisbiglio, poi la situazione ritorna alla normalità.
Lancio lo zaino sul primo banco che trovo libero e sposto la sedia, facendo ricadere l'attenzione collettiva su di me. Sposto lo sguardo sulla mia sinistra, dove è seduta una ragazza.
<<Ciao>> biascica con gli occhi tutti spalancati, mostrandomi ogni dente ricoperto da stelline.
<<Cazzo>> sobbalzo.
La lezione inizia e la seguo senza protestare, restando ammaliato dai racconti storici.
La ragazza al mio fianco mi guarda con insistenza, facendomi sentire in soggezione per la prima volta.
<<Alex>> cinguetta una voce.
Una ragazza dai capelli biondi e gli occhi azzurri, mi chiede di sedere accanto a lei.
Il posto è occupato da un'altra liceale, mi alzo e siedo accanto ad entrambe, piazzandomi nel bel mezzo del corridoio.
<<Io sono Regina>> esordisce la ragazza <<lei è Michelle>>.
Faccio un breve cenno col capo, salutando anche altri due ragazzi vestiti abbastanza bene.
Perfetto, sono entrato nel gruppo dei ragazzi popolari.
Mi giro verso Morgana, vedendola intenta a parlare con la sua amica Lea. Quest'ultima mi indica. Mi sforzo per sentire cosa dicono, scoprendo che la Ruth sta subendo un interrogatorio su di me. La ragazza vorrà sicuramente sapere cosa ci facevo in casa sua.
<<Mi ha chiesto come iscriversi a scuola con tre mesi di ritardo>> spiega. È intelligente, strano per una ragazza.
<<Era sopra di te>> continua Lea.
<<Siamo caduti, non farti strane idee, non lo conosco>> Morgana chiude la conversazione.
"Ma cosa va a pensare."
Tiro un sospiro di sollievo e perdo un battito, vedendo la mano di Regina risalire su per la mia gamba. Nella distrazione credevo che fosse un insetto. La scrollo velocemente.
<<Giù le mani, troia>> la colpisco con un quaderno e mi alzo, abbandonando l'aula sotto gli occhi meravigliati di tutti.
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Buona giornata a tutti 😘
Spero tanto che mi sosterrete per i Wattys2017, commentando, votando e rendendo la storia conosciuta ad altre persone.
Il mio obiettivo non è vincere, è farla conoscere❤
Alla prossima!
-AlexMorgana.
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