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stewel92 ha aggiunto qualcosa alla sua storia

manuelshaarawy ha risposto alla storia: Da quando metti storie così esplicite?😱

Per il derby si può, poi che io non mi perda neanche una partita non si deve sapere

Cosa ci fai sveglio?

Non riesco a dormire🙈

È successo qualcosa?

E se saltasse tutto? Siamo al 15 di gennaio e i cinesi ancora non cedono

Ma perché deve saltare tutto, Ste? Lo sai che il piano B è già pronto

E se i cinesi si opponessero?

Se sei d'accordo tu, non possono dirci nulla.. dovevi aspettare 18 mesi, sono passati quindi scatta in automatico la clausola

Ho paura...

Ste, non iniziare a pensare in negativo; so che hai fatto una bella chiacchierata con Fonseca, possibile che tu abbia ancora dubbi?

La chiacchierata con il mister non mi assicura un contratto con la Roma

Ma la rescissione del contratto sì! Prima di pranzo ho un incontro con la società, stavo pensando di dare un ultimatum.. e direi che è arrivato il momento

Dirò che se non trovano un accordo con la Roma, procederemo con la rescissione del contratto; dirò che ho l'okay del calciatore per proseguire in questo senso e a quel punto starà a loro decidere cosa fare🤷‍♂️

E se andasse tutto storto?

Ascoltami un attimo, ti prego🙏

Vai a sdraiarti accanto alla tua fidanzata, la prendi tra le braccia e ti addormenti così; per stasera smetti di pensarci e dormi un pochino, che ne hai bisogno. Poi appena ti svegli, mi scrivi e io avrò sicuramente più notizie dopo l'incontro.. dopo questo incontro sapremo in che modo andrai alla Roma

Non riesco a dormire, continuo a pensare che potrei obbligare Aurora a trasferirsi in Cina con me

Non la obbligheresti, Ste! Lo farebbe perché vuole stare con te, perché ti ama e perché con te vede un futuro.. ma di questo non dovrai preoccuparti, perché tornerai a Roma🥰

Sei troppo ottimista, lasciatelo dire

Non sono ottimista, sono io che parlo con le due società e so cosa vuole la Roma

E ti supplico, non iniziare a chiedere cose assurde.. io ti riporto a Roma, ma alle condizioni che mi diranno loro

Non potrei mai pretendere troppo, è già tanto che stiano puntando su di me con questa convinzione🙈

Vai a dormire, adesso?🙏

Va bene, vado a dormire.. ci sentiamo quando mi sveglio🥰

Dormi un pochino, ne hai bisogno

Ci proverò😉
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Aurora's pov

Non ero abituata a trascorrere le vacanze di Natale al caldo e, per quanto mi mancasse andare in montagna come facevo abitualmente con la mia famiglia, stare al caldo aveva i suoi aspetti positivi: quella mattina Stephan si stava allenando in spiaggia e, sotto sua richiesta, decisi di fargli compagnia e ne approfittai per portarmi avanti con lo studio. Ma non avevo considerato che Stephan avrebbe potuto rivelarsi un'enorme distrazione.

Era ormai arrivato a fine allenamento, motivo per cui decisi di chiudere i libri – tanto la concentrazione non sarebbe più tornata in quel momento – e mi sistemai in modo tale da poter guardare Stephan; mi era sempre piaciuto osservarlo mentre giocava, perché riuscivo a percepire tutta la passione che ci metteva ogni volta, che si trattasse di una partita, di un allenamento o di un momento di svago. Capii che aveva finito di allenarsi nel momento in cui iniziò a palleggiare alternando colpi con i piedi e colpi con le ginocchia: sembrava uno di quei bambini che si divertivano a sfidarsi a chi riusciva a fare più palleggi. E, a quel punto, mi balenò un'idea in testa.

Sistemai i libri nella borsa e raggiunsi il mio fidanzato, che nel frattempo si era fermato per bere; posai una mano sopra il suo bicipite e lasciai un bacio sul braccio all'altezza della spalla, prima di chiedergli come fosse andato l'allenamento.

«Bene bene, ma fortunatamente per oggi ho finito» mi lasciò un bacio tra i capelli, prima di pormi la stessa domanda «tu invece, tutto bene? Hai studiato tutte quelle cose complicate?»

Scoppiai a ridere, anche pensando alla sua espressione quando un giorno aprì il mio quaderno e si ritrovò formule su formule che, secondo lui, erano incomprensibili. «Sì ho studiato tutto, anche se eri una distrazione.»

Stephan sorrise e, dopo essersi alzato la maglia, indicò i suoi addominali affermando «del resto, come fai a concentrarti davanti a un corpo del genere?»

«Egocentrico» borbottai sorridendo, prima che la mia parte gelosa venisse fuori: afferrai la maglia del ragazzo e la abbassai, affermando «però così mi piaci di più.»

«Sento aria di gelosia, tu no?» Scherzò Stephan e, prima che potessi ribattere, si tolse la maglietta rimanendo a petto nudo.. ed io non mi sarei mai abituata alla sua bellezza, era poco ma sicuro. «Chiudi la bocca, amore» mi provocò Stephan, consapevole anche lui che non mi sarei mai abituata alla sua vista a petto nudo.

«Sei veramente un simpaticone, lo sai?» Risposi, alzando gli occhi al cielo, e andai a recuperare uno dei palloni che aveva usato il ragazzo fino a poco prima. «Comunque, prima stavo pensando che sarebbe bello batterti nei palleggi» affermai, girandomi il pallone tra le mani.

Stephan scoppiò a ridere, molto probabilmente perché sapeva quanto fossi negata nel calcio, e domandò «vuoi veramente sfidarmi? Tu?»

«Sì, io» risposi con orgoglio, pentendomene subito dopo; ma non per questo volevo mollare «non avrai mica paura, Kareem.»

«Con tutto il bene che ti voglio, ti ho vista giocare e di certo non ho paura di te» sorrise Stephan, prima di avvicinarsi e affermare «accetto la sfida, ma prima le signore.»

Sapevo di non aver chance contro di lui, ma serviva più per farlo svagare e farlo divertire un po'.. e sicuramente con la mia performance avrebbe riso e non poco. Solitamente oltre ai tre o quattro palleggi non andavo, ma io e il calcio eravamo due rette parallele; e infatti, già al terzo palleggio dovetti interrompere la mia serie, dal momento che persi completamente il controllo della palla.

«Penso proprio che tu abbia già vinto» mi derise Stephan che, prendendo un'altra palla, iniziò a passarsela da un piede all'altro come se nulla fosse; continuando a palleggiare, iniziò a guardarmi e, portandosi una mano alla bocca, mi mimò un bacio. Ed io non potei fare altro che borbottare «stronzo.»

Stephan bloccò il pallone sotto il piede e mi domandò ironicamente «sei ancora sicura di volermi sfidare?»

«Ovvio» risposi, prima di riprendere a palleggiare; ero talmente concentrata sul pallone e sulla posizione corretta del piede da mantenere, che non mi accorsi che Stephan si era posizionato dietro la mia schiena. Lo realizzai nel momento in cui sentii una voce provenire da dietro «bu».

Persi il controllo del pallone e sentii Stephan scoppiare a ridere; mi girai verso di lui e incrociando le braccia al petto, gli dissi «sei proprio un bambino.» Stephan annuì e, dopo aver incrociato le braccia dietro la mia schiena, disse ridendo «lo sai che non mi piace perdere.»

«Sì ma tu giochi sporco, quindi direi che ho vinto io la sfida» risposi, circondando il suo collo con le braccia e avvicinando il viso al suo. «L'unico modo per vincere contro di me è questo» mi provocò, ricevendo in cambio un coppino sul collo. Stephan mi lasciò un bacio sulle labbra pensando di intenerirmi, ma non mi conosceva ancora abbastanza «rimani comunque stronzo, anche se mi dai i bacini.»

«E comunque, fenomeno» lo richiamai «vorrei vedere te palleggiare.. e intendo palleggiare seriamente.»

«Peccato che io non veda nessuna palla da pallavolo» alzò le spalle, ma io risposi prontamente «e che problema c'è? Ci sono quelle da calcio.»

«Ma tu sei pazza, così mi faccio del male» si lamentò Stephan e mi venne naturale provocarlo «ti stai tirando indietro?»

«No assolutamente, ma come sempre prima le signore» mi rispose Stephan e, questa volta, sapevo che avrei potuto vincere facile perché il peso della palla da calcio non mi spaventava: mi ero sempre allenata con le palle mediche, molto più pesanti di una palla da calcio.

Nel momento in cui iniziai a palleggiare, mi sentii terribilmente bene; sarebbe stato inutile negare che giocare mi mancava e non poco, ma negli anni avevo piano piano superato la situazione e mi accontentavo di qualche partita giocata con gli amici, sempre a bassa intensità e senza sforzarmi troppo. La sensazione di sentire nuovamente il pallone tra le dita mi faceva stare bene, mi sentivo me stessa.. ma questa sensazione di benessere durò molto poco.

«Ora sei tu che non devi fare il fenomeno» scherzò Stephan; bloccai il colpo e, senza rispondere, gli passai la palla «ora tocca a te».

«Se riesco a farne due, ho già vinto» affermò Stephan, prima di iniziare; e, in realtà, lui non era per niente male. Si vedeva che era nato per fare sport, perché nonostante gli mancasse la tecnica, in qualche modo riusciva a cavarsela.. tranne sui palleggi, perché ben presto si ritrovò con la palla a terra.

«Come cazzo facciate a non far girare la palla lo sapete solo voi» rabbrividì nel sentire le sue parole, ma capivo cosa provasse lui nel sentire me parlare di calcio.

«Ti devo ricordare in che ruolo giocavo?»

«No, lo so; eri tipo il regista della squadra, vero? Quella che gestiva il gioco o una cosa del genere» annuii alle parole di Stephan e gli chiesi ridendo «e quindi, non pensi che il palleggio per me fosse fondamentale?»

«Comunque, posso dire che è bello vederti giocare?» Sapevo che il mio sguardo si era un po' intristito dopo la domanda di Stephan, che capì subito il mio stato d'animo «ne vuoi parlare?»

Il ragazzo si avvicinò a me e iniziò ad accarezzarmi una guancia; appoggiai una mano sopra la sua e risposi «sto bene, tranquillo; mi accontento di questi momenti, anche se vorrei tanto avere la possibilità di giocare un'ultima partita fatta bene. Ma questa è la vita, adesso mi godo molto di più le partite con i miei amici perché so che sono le uniche possibilità in cui posso tornare a giocare in modo più normale.»

«Se non fossi incinta, ti direi che si potrebbe fare una partitina.. ma l'unica cosa che possiamo fare adesso è andare a casa, farci una doccia e poi goderci il pomeriggio di totale relax.»

«Mi piace come programma» mi alzai sulle punte per lasciargli un bacio sulla guancia come ringraziamento, sapevo che Stephan avrebbe capito il motivo; il ragazzo mi sorrise, prima di tornare dove aveva lasciato le sue cose per iniziare a sistemare. La prima cosa che fece, però, fu prendere il telefono per controllare i messaggi e vedendo la posizione che assunse - in piedi con le gambe divaricate - mi venne in mente un'idea.

«Amore» lo richiamai, prima di affermare «chiudile.» Calciai il pallone che aveva lasciato ai miei piedi verso la sua direzione, approfittando della sua posizione.. ma non avevo considerato la mia scarsa mira: la palla colpì la caviglia di Stephan ed io non riuscii nel mio intento. Stephan scoppiò a ridere a crepapelle e, nonostante avessi provato a trattenermi, non riuscii ad evitare di ridere.

«Rory, fai proprio schifo» esclamò, facendomi sorridere nuovamente.. ero proprio una causa persa nel calcio e Stephan ormai doveva farsene una ragione.

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stewel92

Piace a itsaurora e altre persone

Riportatemi indietro la mia fidanzata😱😂 @itsaurora

carica altri commenti

itsaurora Ma se sono una calciatrice provetta😎
| stewel92 Potresti giocare in nazionale🤦‍♂️

martinaa.l Questa non è mia cugina😱

maurizio.d Questa non è mia figlia😱
| itsaurora Non sei contento di vedere tua figlia con un pallone da calcio?😂

stewel92 Secondo me, è scioccato😂

gio.c95 Nooo, non puoi passare dalla parte del male😱
| itsaurora Ovviamente gli ho fatto vedere quali sono gli unici veri palleggi😎

veromartinel No, non sei tu😱😂
| lorepelle7 Peggio di te non può fare.. o almeno spero🤔

itsaurora Sono peggio di lei, fidati😂
| stewel92 Povero me😭
| itsaurora Ma finiscila, con me ti diverti😘

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Zzio7️⃣

Ti conosco e so che non è la serata giusta per parlare.. ma che è successo?

Non so cosa dirti.. la partita è finita da un bel pezzo, ma ancora faccio fatica a realizzarlo

È una situazione di merda, non so neanch'io cosa sia successo. Ed ero il capitano, dovevo assolutamente fare qualcosa in più

Lore, ma più che dirlo al mister cosa potevi fare? Tu te ne sei accorto in campo, vero?

Avevo il dubbio che stesse facendo la sesta sostituzione, ma il mister non mi ha calcolato minimamente..

Quindi cosa potevi fare tu?

Ma comunque non è stato solo quello, c'è un problema a livello di testa.. i big match non li portiamo a casa, il derby l'abbiamo perso 3-0. Stasera stavamo perdendo 2-0, poi recuperiamo ma ci roviniamo con le nostre stesse mani, rimanendo in 9 nel giro di 30 secondi e sprecando le poche occasioni che creiamo. Dove pensiamo di andare?

Siamo solo a gennaio, il tempo per provarci fino in fondo c'è ancora

No Ste, stiamo buttando via la stagione

Io so che non dovrei chiedertelo, ma in questo periodo sei particolarmente attento alla squadra e non ti nascondi.. torni?

Facciamo che in questo momento sei semplicemente il mio migliore amico, va bene? Non potrei parlarne con nessuno..

Dovrebbe essere quasi fatta, ma finché non ho la certezza di tornare, rimango qui così mi alleno🙈

Mio fratello sta cercando di ottenere un prestito, ma c'è un piano B ed è la rescissione del contratto.. poi ti spiegherò meglio, ma c'è una clausola nel mio contratto che mi permette di rescindere tranquillamente

Ste, ci servi come l'aria.. abbiamo bisogno di gente che tiene alla Roma e tu ci tieni come pochi altri giocatori. Spero veramente che questa volta sia tutto vero, ci manchi🥺

Se la società non cambia idea all'ultimo, si dovrebbe fare🤞

Speriamo🙏

Altrimenti ti vengo a prendere io

Fosse per me, sarei già a Roma; mi ha chiamato anche il mister, abbiamo parlato un po' e mi ha spiegato un po' di cose. Ora tocca alla società, il mio sì c'è

Tienimi informato, ti prego🙏

Certo zzio🥰

E ora vai a dormire, che è tardi

Tu prova a non pensarci per stasera, domani affronterete il discorso con il mister e troverete una soluzione a questo problema🙏

Lo spero tanto, anche se hoi miei dubbi🙈
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Stephan's pov

Passavano i giorni, la fine del mercato invernale si avvicinava e mio fratello non aveva ancora nessuna novità; io ce la stavo mettendo tutta per farmi trovare pronto, ma più passavano i giorni meno credevo che il mio ritorno alla Roma si sarebbe concretizzato. Era una situazione difficile e stressante, perché non sapevo cosa ne sarebbe stato del mio futuro.. ma come in ogni momento difficile, un aspetto positivo c'era: Aurora. Era passato ormai un mese dal suo arrivo a Dubai e, in un mese, aveva fatto di tutto pur di non farmi crollare; era stata sempre al mio fianco, sostenendomi ogni singolo giorno e, anche se non ne parlava mai con me, sapevo che molto probabilmente sarebbe stata più felice lei di un mio eventuale ritorno a Roma.

Ero troppo distratto per seguire il film che Aurora stava guardando, la mia mente continuava a viaggiare e a pensare cosa sarebbe successo se non fossi riuscito a tornare a Roma neanche in quella sessione di mercato; sapevo che Aurora si era accorta della mia distrazione, ma apprezzai il fatto che non iniziò a fare domande. Avevo la testa appoggiata contro il suo petto e una mano posata sul suo ventre, dove di tanto in tanto lasciai qualche carezza; mi spuntò un sorriso nel vedere il suo ventre leggermente arrotondato e posai le labbra proprio contro di esso, per lasciarci un bacio.

«Inizia a vedersi il pancino» le feci notare continuando a sorridere; era quasi passato un mese dalla notizia più bella che potesse darmi Aurora, ma ancora non mi ero abituato all'idea che giorno dopo giorno il suo ventre crescesse.

«Me ne sono accorta stamattina, per un attimo mi è sembrato di immaginare tutto» mi rispose lei, mettendo in pausa il film e puntando gli occhi nei miei.. e in quel momento capii che avrebbe provato a farmi parlare.

«Che hai stasera? Non che mi dispiacciano le coccole, ma sei strano.»

«Ho paura» ammisi e, vedendola annuire, capii che si aspettava questa mia risposta; aveva imparato a conoscermi bene e le bastava uno sguardo per capire il mio stato d'animo. Stavo per iniziare a spiegarle i miei sentimenti, quando il mio cellulare iniziò a squillare; mi alzai dal letto per andare a prendere il telefono e quando lessi il nome di mio fratello corrugai la fronte.

«È Manuel, ma a quest'ora dovrebbe dormire» pensai ad alta voce, ma accettai la chiamata.. e il fatto che, in realtà, fosse una videochiamata mi preoccupava ancora di più.

«Tutto a posto?» Chiesi preoccupato, senza neanche salutarlo; mi sedetti di fianco ad Aurora che, al contrario mio, salutò mio fratello.

«A parte che sei un pazzo, non dovresti dormire a quest'-»

«Non dire nulla, ce l'abbiamo fatta» mi interruppe Manuel, senza lasciarmi il tempo di finire la domanda; la sua frase mi spiazzò completamente: rimasi bloccato sul posto, non riuscendo né a muovermi né a formulare una frase di senso compiuto.

«Dimmi che sei serio» lo supplicai e il suo sorriso mi bastò come risposta; sentii una mano lasciarmi carezze sulla schiena e, girandomi verso Aurora, notai che aveva gli occhi lucidi. Forse, non stavo sognando e il mio desiderio più grande si stava per esaudire..

«È tutto fatto e questa volta seriamente; se mi dai l'okay, procedo con la rescissione e non sarai più un calciatore dello Shanghai. Da quel momento in poi, sarai svincolato e potrai firmare con chi vuoi» smisi di ascoltare Manuel dopo la prima frase, le sue parole mi arrivavano lontane; avevo sognato tante volte questa chiamata, l'avevo desiderata tante volte e adesso che era arrivata non mi sembrava vero.

Aurora mi strinse in un abbraccio da dietro – abbraccio che avrei ricambiato non appena sarebbe finita la telefonata con mio fratello – e le sue braccia mi diedero la forza di parlare «Manu, io non so veramente come ringraziarti.»

«Mi serve solo l'okay per procedere e chiudere il tutto, mi ringrazierai un'altra volta» rispose il ragazzo, continuando a sorridere come se anche lui fosse più felice di me. Pochi istanti dopo aggiunse «ti serve un tampone negativo prima di partire e uno all'arrivo ed è fatta; hanno previsto le visite per dopodomani, ce la fai in un giorno a fare le valigie e partire?»

Fu Aurora che rispose al mio posto, facendomi ridere «piuttosto ce lo porto a calci in culo a Roma, ma domani saremo su un volo verso l'Italia.»

«Mi piace questo spirito, menomale che c'è lei» scherzò mio fratello, poco prima di sbadigliare; non sapevo che ore fossero là in Cina, ma sicuramente mio fratello aveva bisogno di riposare.

«Io vi saluto, ci sentiamo domani per gli ultimi dettagli; e, caro fratellino, io da domani sono in vacanza, te lo dico

«Te la meriti, non saprò mai come ringraziarti abbastanza» ero veramente grato di avere al mio fianco lui, faceva sempre di tutto per accontentarmi e spesso ci rimetteva lui, come in questo caso.

«Spacca i culi a Roma, mi basta questo» mi incitò Manuel e, prima che potessi rispondere, intervenne Aurora «lo farà se non vorrà vedermi incazzata.» Mi lasciò un bacio sulla guancia e salutò mio fratello, prima di andare in bagno e lasciarmi da solo con lui.

«Ste, lo sai meglio di me che saranno mesi difficili e che i risultati non arriveranno subito, ma tu dai il 1000% e vedrai che tutti i tuoi sforzi verranno ripagati

Sapevo che avrei faticato tanto, soprattutto all'inizio perché ero fuori condizione; ma a me le sfide piacevano ed ero pronto a mettermi a lavoro. Avrei lavorato a testa bassa, consapevole che prima o poi il mio momento sarebbe arrivato.. e il fatto che avessi l'occasione di ripartire proprio da Roma sarebbe stato un motivo in più per dare tutto me stesso. Ringraziai e salutai ancora una volta mio fratello, prima di chiudere la chiamata con un sorriso da ebete in faccia.

Pochi minuti dopo, Aurora tornò in camera e mi saltò addosso dalla felicità «sei felice?»

«Tanto tanto tanto» mormorai tra i suoi capelli, prima di aggiungere «so che non ti piace, ma domani partiamo con un jet privato; voglio arrivare a Roma il prima possibile, così torni ad essere la mia Rory solare.»

«Sei tu che tornerai a sorridere veramente, una volta per tutte» la ragazza mi lasciò una carezza dietro la nuca e si staccò dal mio abbraccio; tornò a sdraiarsi sul letto e, non appena mi sistemai al suo fianco, appoggiò la testa contro il mio petto.

«Quindi, da domani inizia anche la ricerca della casa?»

Sorrisi nel sentire la sua domanda: sapevo che la decisione di andare a convivere con lei si sarebbe rivelata la scelta migliore e il fatto che potessimo vivere a Roma mi rendeva ancora più felice. Piano piano i pezzi del puzzle iniziavano a incastrarsi perfettamente; Roma era diventata anche casa mia e speravo con tutto me stesso che sarebbe rimasta casa mia ancora a lungo.

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Non vedevo l'ora di arrivare a questi capitoli, finalmente si torna a Roma🙏🏻

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