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• Aurora's pov •
Fin da quando iniziai a giocare a livelli più alti, avevo iniziato a odiare il mondo del giornalismo e, soprattutto, del gossip; giornalisti pronti a fare di tutto pur di avere l'esclusiva su una determinata notizia, pronti a tutto pur di pubblicare articoletti di poco valore giusto per ottenere qualche attenzione in più. Fidanzarsi con un personaggio pubblico implicava accettare di vivere in questo mondo fatto di fake news e finire al centro del gossip era l'ultima cosa che volevo, perché io mi ero innamorata di Stephan e non di El Shaarawy; ma, dopo mesi, erano riusciti a far finire al centro dell'attenzione anche Stephan, proprio lui che faceva parte di quella classe di calciatori che odiava far parlare di lui fuori dal campo e che, forse, era già stato troppo al centro dell'attenzione negli anni precedenti.
Ero consapevole che Stephan non avrebbe mai potuto tradirmi, sapevo come la pensava su questo argomento ed ero fermamente convinta che piuttosto che tradirmi, mi avrebbe lasciata prima di partire; certo, non faceva piacere leggere i commenti di coloro a cui non piacevo.. ma non si poteva piacere a tutti, io non potevo farci nulla. E, soprattutto, ormai avevo imparato a farmi scivolare addosso quelle critiche ricevute da persone che neanche mi conoscevano. Allo stesso tempo, però, non bastava il mio stare male per quello che era successo con Alessandro solo due giorni prima, non bastava il mio stress dovuto alla situazione tutt'altro che semplice che stavo vivendo.. ci mancava finire in mezzo al gossip. E tutto questo, solo perché Stephan era uscito a cena con delle sue amiche, una delle quali – purtroppo – era anche lei un personaggio pubblico.
Il suono di un clacson mi fece realizzare che il semaforo era verde, ero troppo distratta da accorgermi che era scattato il verde; mi scusai con la mano, prima di ripartire e proseguire verso la villa di Veronica e Lorenzo. Da un lato speravo che Veronica non avesse letto nulla, ma dall'altro sapevo che non mi avrebbe fatta tornare a casa senza avermi fatto sfogare del tutto.. e, purtroppo per lei, le cose che mi turbavano non erano poche.
Sentii squillare il telefono e mi bastò la suoneria per capire che era una chiamata da parte di Stephan; quella suoneria ce l'aveva solo lui, l'avevo personalizzata per comodità. Lasciai squillare il telefono senza rispondere, in quel momento non me la sentivo di parlare con lui perché avrebbe sicuramente capito che c'era qualcosa che mi preoccupava e non volevo affrontare determinati discorsi al telefono. Mi sentii una stronza nell'ignorare la sua chiamata – e il suo conseguente messaggio – ma il mio tono di voce mi avrebbe tradita, non sarei mai riuscita a risultare tranquilla.. soprattutto sapendo cosa gli stessi nascondendo.
Viste le mie condizioni mentali, non sapevo neanche io come fossi riuscita ad arrivare da Veronica senza fare un incidente, non ero mai stata così distratta alla guida; parcheggiai la macchina al posto di Lorenzo, approfittando della sua assenza e, non appena scesi dall'auto, notai Veronica sulla soglia della porta e dall'espressione che aveva capii immediatamente che già sapeva tutto. Senza neanche salutarmi, mi abbracciò stretta, rischiando già di farmi piangere con un semplice abbraccio.
«Come stai?» Mi chiese dopo aver sciolto l'abbraccio, dandomi conferma che aveva letto anche lei gli articoli che erano usciti su Stephan. «Cosa ti devo dire? Sono incazzata nera con i giornalisti, mai una volta che si fanno i cazzi propri. Per cosa poi? Per ottenere due cuoricini del cazzo sui social» solo quando sentii dei passi leggeri, mi ricordai che in casa non eravamo sole e che c'era anche una bambina piccola; e, di certo, non mi sembrava il caso che sentisse tutti gli insulti che avrei volentieri rivolto ai giornalisti.
«Non guardarmi male» abbassai il tono di voce dopo che la mia migliore amica mi riservò un'occhiataccia «non mi ricordavo che c'è anche Cami, ti prometto che modero il linguaggio.»
«So che sei arrabbiata con i giornalisti, ma trattieniti ancora un attimo; ti faccio salutare Cami e poi la metto a dormire, aspettavo che arrivassi tu» mi diede le spalle e andò verso la cameretta della bambina. «Amore» la chiamò, entrando nella stanza; riprese a parlare con la figlia poco dopo, ma abbassò notevolmente il tono di voce, tanto che non riuscii a capire cosa si stessero dicendo. Ma mi bastò vedere il sorriso di Camilla non appena notò che l'ospite ero io per farmi sorridere a mia volta, forse il primo vero sorriso in questi ultimi giorni.
«Tiaaa» esclamò, correndomi incontro; mi abbassai, pronta ad accoglierla tra le mie braccia ma Camilla si fermò, confondendomi un po' perché era la prima volta che succedeva. Fortunatamente intervenne Veronica, che capì subito cosa avesse la figlia «amore, guarda che stai bene e, se la zia vuole, la puoi abbracciare.»
Capii immediatamente che aveva paura di abbracciarmi per il virus e mi si strinse il cuore, pensando a tutti quei bambini che si erano infettati, proprio come lei; aprii le braccia e, sorridendo, le dissi «la zia vuole abbracciarti, ma tu che vuoi fare?»
Finalmente, le tornò il sorriso sul volto e si avvicinò a me, stringendomi il collo con le sue braccia piccine; tornai in posizione eretta tenendola in braccio e, sotto richiesta della madre, la portai in camera: era arrivato il momento del riposino pomeridiano. La appoggiai delicatamente sul letto e, vedendo il suo faccino imbronciato, la rassicurai «la zia non se ne va senza salutarti; facciamo che vengo a svegliarti io, va bene?» Le feci qualche carezza sulla testa, prima di lasciarle un bacio sulla fronte; si vedeva che non voleva dormire, ma uno sbadigliò la fregò. Era una scena dolcissima vedere come cercava di restare sveglia, ma istante dopo istante i suoi occhietti iniziavano a chiudersi sempre di più.
«Quando torna papà, gli chiedi se la zia può mangiare con noi.. va bene?» Fulminai la mia migliore amica, ben consapevole che non avrei mai potuto dire di no alla bambina; Veronica mi sorrise, consapevole che avevo capito la sua tattica e, prima di lasciare la stanza, diede anche lei un bacio alla figlia.
Quando fummo in soggiorno, ben lontane dalla camera della bambina, le puntai un dito contro «tu sei veramente una stronza.»
Veronica scoppiò a ridere e, scrollando le spalle, rispose «o meglio, so che carte usare con te e so che a mia figlia non sai dire di no, quindi rimani qui a cena e non rompi.»
Mi abbandonai sul divano, appoggiando la testa sul cuscino posteriore; Camilla era riuscita a non farmi pensare alla mia situazione per qualche minuto, ma nessuno poteva cancellare tutti questi pesi che mi sentivo addosso.
Veronica mi raggiunse e si sedette al mio fianco e, dopo aver posato una mano sulla mia coscia, iniziò a parlare «adesso che siamo solo io e te, mi dici che ti succede? E ti prego, salta la parte della situazione legata al covid perché posso immaginare come la stai vivendo, visto che il tuo fidanzato è dall'altra parte del mondo; non che questo sia meno importante, ma non è questo che mi preoccupa. Mi preoccupa la tua reazione all'articolo di questo presunto incontro tra Stephan e la Pagani e mi preoccupa quello che ti è successo prima che uscisse questa notizia. Da dove vuoi cominciare?»
«Lo sai che a me la Pagani sta altamente sul cazzo, soprattutto dopo che in quarantena ha esplicitamente scritto su instagram che Stephan è il suo calciatore preferito; adesso, io non lo voglio mettere in dubbio perché magari è la verità, ma ci sono un sacco di persone che sperano che noi due ci molliamo, così può mettersi con la Pagani. So che sono amici, io non posso e non voglio intromettermi, però è ovvio che un minimo di gelosia c'è sempre; però mi fido di Stephan e so che non è successo nulla, sia chiaro.»
«Tu sei gelosa perché pensi ancora di non essere alla sua altezza, vero?» Anche Veronica era riuscita a centrare il punto, a volte era snervante non poter nasconderle nulla.. anche se in cuor mio sapevo che era un vantaggio il fatto che mi conoscesse così bene da riuscire a tirarmi fuori qualsiasi cosa.
«Beh, è obiettivo..» mi dovetti fermare per evitare di scoppiare a piangere davanti a lei; purtroppo, ancora a distanza di anni, non riuscivo a reggere il confronto con le amiche di Stephan. Fondamentalmente sapevo che se eravamo riusciti a far funzionare la nostra relazione nonostante la Cina, è solo grazie al forte sentimento che condividiamo; ma i dubbi non se ne sarebbero mai andati.
«Sai cosa è obiettivo? Che tu sei una cretina, perché Stephan non potrebbe mai lasciarti per una come lei; e sono sicura che questo te l'abbia già detto e ridetto pure lui. Perché devi credere così poco in te stessa?»
Era una domanda a cui non sapevo dare risposta, una domanda che mi ponevo sempre più spesso e che mi faceva sentire stupida da sola, perché ero consapevole che Stephan mi amasse veramente; sentii i miei occhi inumidirsi, segno che era arrivato il momento per lasciarmi andare completamente. Avevo troppi pensieri per la testa, troppe cose a cui pensare e di cui occuparmi, un senso di colpa che non andava via; avevo paura di quello che sarebbe successo durante il mercato invernale, avevo paura di scoprire che Stephan sarebbe rimasto in Cina. Troppe cose a cui pensare, compresa la sessione ormai imminente.. e il mio modo di sfogarmi dopo aver trattenuto tutto dentro era proprio quello di piangere.
«Ti giuro che ci provo a non pensare di non essere alla sua altezza, perché so che lui mi ama e se mi ha scelta un motivo c'è, soprattutto dopo tutto quello che abbiamo passato a causa della distanza. Ma credo che sia normale iniziare a farmi le paranoie vedendo chi frequenta, tutte delle bellissime ragazze, che hanno a che fare con il suo mondo sicuramente più di me.» Ed ecco che le prime lacrime iniziavano a scendere, una dietro l'altra scorrevano lungo le mie guance; ma questa volta Veronica non mi lasciò il tempo di sfogarmi, aveva già capito tutto.
«Le hai sempre avute queste paranoie, nonostante Stephan abbia cercato di rassicurarti più volte; però c'è una cosa che non capisco, perché è adesso che stai così male?»
«Vero non lo so; l'unica cosa che so è che sto mangiando come un bue, di notte non dormo, la mattina mi sveglio inversa e sono costantemente stressata.. e sinceramente non so più che fare, è da tempo che vivo in queste condizioni» ero consapevole che tutti questi problemi non erano dovuti solo alla questione Stephan, però mai avrei pensato di soffrire così tanto per motivi del genere.
«Quindi dormi poco, mangi tanto, sei stressata.. c'è altro che mi devi dire?» Come se le fosse venuta un'illuminazione, Veronica iniziò ad indagare sulle mie condizioni ed io, sul momento, non riuscivo a capire dove volesse arrivare.
«Sì, sono stressata; ho due esami di cui uno non riesco a darlo, la situazione che peggiora, il pensiero che Stephan non torni in Europa. È un periodo di merda, cosa posso dire?»
«Io so cosa potresti dire, per esempio potresti rispondere a una domanda. Però, mi devi promettere che non ti prendi male, è semplice curiosità.»
Improvvisamente, capii dove voleva andare a parare, motivo per cui quasi per protezione le risposi «non fare quella domanda che so che stai per fare.»
«Mi stai dando ragione?»
«Assolutamente no, non ho detto questo.»
«Quindi non c'è nessuna possibilità che tu sia incinta? Ne sei veramente sicura?»
Mi ritrovai a scuotere la testa, poco prima di rispondere «è impossibile, Vero.»
«Quindi mi stai dicendo che sei stressata solo per l'università e per la situazione e non perché hai anche realizzato di avere un ritardo?» Purtroppo per me – o forse fortunatamente – anche questa volta era riuscita a capire cosa avessi senza aver bisogno che io parlassi; decisi di non rispondere, anche se ormai era inutile perché aveva centrato il punto.
«Ho ragione io, vero? Hai scoperto di avere un ritardo, ti sei fatta prendere dal panico perché non sai cosa ne sarà di Stephan a gennaio e pensi a lui per questo motivo, non solo perché adesso è a Dubai. Ed è anche il principale motivo per cui non riesci a studiare e per cui vuoi partire prima.»
«Vero, sei odiosa» mi lamentai, anche se in realtà dovevo ringraziare che al mio fianco ci fosse qualcuno che mi conosceva così bene da capirmi con uno sguardo. «Poi mi spiegherai come fai; inutile dirlo, hai ragione tu.. ho scoperto di avere un ritardo di qualche giorno e, questa volta, il mio sesto senso mi dice che è giunto il momento, penso proprio che non sia un ritardo dovuto allo stress.»
«Rory, ti conosco da un bel po' di anni e ti dimentichi che ci sono già passata ben due volte, con Cami e con questo piccolino; soprattutto prima di Cami che era la prima, ero molto insicura di me stessa e, nonostante io e Lorenzo fossimo già sposati, un po' di paura ce l'avevo anche io. Cambiavo umore ogni tre per due, piangevo tipo sempre, dormivo poco e avevo sempre fame.»
«Non ho il coraggio di fare il test, ho paura di quello che potrebbe succedere se Stephan dovesse rimanere a Shanghai» questa era la mia paura più grande; ero disposta a trasferirmi con lui, ma non avevo considerato la possibilità di rimanere incinta prima di scoprire il suo futuro.
«Ma non pensare a questo adesso, se Stephan dovesse rimanere a Shanghai e tu dovessi essere incinta, ci penserete e insieme troverete una soluzione; ora dovresti pensare solo a fare le analisi e, nel caso, a fare un bellissimo regalo di Natale al tuo uomo perché sai anche tu che non vede l'ora di diventare padre.»
«Non puoi capire quanta ansia mi stia salendo in questo momento» la cosa che mi preoccupava non era di certo la reazione di Stephan a un'ipotetica gravidanza perché sapevo che sarebbe stato felice, ma lui ancora non sapeva cos'era successo con Alessandro.. e neanche Veronica.
«Mi vuoi dire cosa c'è? Perché ormai sono quasi certa che non sia solo ritardo a preoccuparti, perché sai perfettamente che Stephan non potrebbe mai prendere male questa notizia.» Non riuscii a sostenere lo sguardo di Veronica, mi preoccupava la sua reazione; iniziai a torturarmi le mani, fino a quando non mi decisi a sputare il rospo sotto incitazione di Veronica «ho tradito Stephan, ecco cosa cazzo succede, ecco cosa mi fa paura più di tutto.»
«Tu cosa?» Esclamò stupita Veronica; forse non avevo usato il verbo più adatto, tradire era una parola grossa.
«Okay, tradito è una parola grossa; ma mi sento come se l'avessi fatto» lasciai qualche istante di silenzio, prima di ammettere cosa era successo «Alessandro mi ha baciata a casa sua, appena ho realizzato cosa stava facendo l'ho allontanato, ma non abbastanza in fretta; avevo detto a Stephan di stare tranquillo, che le sue erano solo paranoie e che non doveva preoccuparsi di Alessandro.. e invece adesso dovrò dirgli che è riuscito a rubarmi un bacio, bacio che ovviamente io non ho ricambiato.»
«Sono scioccata, non me lo sarei aspettata; ne avete già parlato voi due?»
«Sì e Ale ha bisogno di allontanarsi da me per capire cosa l'abbia spinto a fare una cosa del genere, perché non può essere stato solo l'alcool; mentre con Stephan sto aspettando di vederlo di persona, non glielo posso dire al telefono. Deve guardarmi negli occhi e capire da solo che per me non ha significato nulla e che l'unica cosa che ho sentito è solo un grandissimo senso di colpa nei suoi confronti.»
«Ti avrei uccisa comunque, ti pare che mi devi dire che l'hai tradito per un bacio? Lascia stare che ti senti come se l'avessi tradito perché rimane pur sempre il ragazzo che ami e ci stai di merda, però sai anche tu che non potrà mai incazzarti con te. Si fida di te, esattamente tu ti fidi di lui e sai che con la Pagani non ci ha fatto nulla.»
«Lo so che è esagerato dire che l'ho tradito, ma mi sento terribilmente in colpa; a maggior ragione adesso che ho un ritardo. Spero che il fatto di volergli parlare a voce gli faccia già intuire che non volevo tenerglielo nascosto, ma che volevo semplicemente vederlo di persona per dirgli una cosa del genere.»
«Non è stupido, vedrai che ti ascolterà e crederà a te; e così farai tu, lo ascolterai e gli crederai, perché quel ragazzo è troppo innamorato di te per tradirti.»
Gettai le braccia intorno al collo di Veronica, facendole perdere l'equilibrio e costringendola a sdraiarsi sul divano; ovviamente feci attenzione alla pancia che già iniziava a vedersi, ma lei sapeva che era il mio modo per ringraziarla. E sapevo quanto lei amasse gli abbracci improvvisi.
«Non sai quanto ti prenderei a schiaffi quando tieni tutto dentro fino a quando non scoppi, mamma mia che urto» mi rimproverò facendomi sorridere, perché tra noi due era sempre stato così: lei che mi rimprovera ed io che puntualmente commento gli stessi errori.
«Lo so che mi vuoi bene anche se sono così testarda.»
«Testarda è dir poco» commentò la ragazza, facendomi sorridere un'altra volta: ero fortunata ad averla al mio fianco, davvero molto fortunata.
«Adesso fai la brava zietta e vai a svegliare tua nipote, così io preparo la merenda per i bimbi e finalmente ti rilassi un pochino» mi tirò una pacca sul sedere, incitandomi ad alzarmi per eseguire i suoi ordini.
«La smetti di tirarmi schiaffi sul culo quando vuoi che io faccia qualcosa?»
«Hai un culo irresistibile, non è colpa mia» mi guardò cercando di trattenere una risata, ma quando scoppiai a ridere io lei mi seguì a ruota. «Sei veramente una cretina, lasciatelo dire» commentai, poco prima di lasciare la stanza e raggiungere la cameretta della bambina.
«Mi ami e senza di me non puoi vivere» rispose Veronica urlando dal soggiorno e, per quanto odiassi ammetterlo, aveva ragione: senza di lei non sarebbe stata la stessa cosa. Ero riuscita a sfogarmi e a tirare fuori quello che mi turbava.. almeno mi sarei potuta godere il pomeriggio con lei e la figlia, senza avere troppi pensieri per la testa.
Ma, soprattutto, mi aveva dato il coraggio per rispondere a Stephan che, nonostante tutto, non meritava di essere ignorato dalla sottoscritta; anche perché, conoscendolo, sapevo che aveva paura che lo stessi ignorando per colpa di quegli articoletti..
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Stephan ❣
Ho provato a chiamarti, ma probabilmente starai studiando perché non mi hai risposto.. quando stacchi un attimo, mi chiami? Stamattina non ti sei fatta sentire🙈
14:07
Merda no, ho capito perché non mi hai riposto.. è colpa degli articoli del cazzo che avrai sicuramente letto, vero? Non ne sapevo nulla, è stata Ludovica a girarmene uno
16:52
Spero che non serva specificare che non avrei mai potuto fare una cosa del genere
Sono da Veronica, ti spiace se ne parliamo in un altro momento?
Ho capito che devo lasciarti sbollire, altrimenti non saresti da Veronica🙈 quando te la sentirai, io sarò pronto a dirti come sono andate le cose
Ti chiedo solo una cosa, non lasciare che un articolo scritto per ottenere due like in più ti rovini la giornata. Io ti amo, pensa solo a questo🥰
Non voglio rimandare la conversazione, sia chiaro.. ma al momento ho bisogno della mia migliore amica
E lo capisco, stai tranquilla❤
Mi dispiace solo che ad influire su questo periodo difficile che stai passando ci sia il gossip, solo perché per una sera sono uscito a cena con delle mie amiche.. non volevo farti stare peggio🥺
Ma non è colpa tua Ste, ci pensano questi giornalisti del cazzo a peggiorare la situazione
Comunque veramente, ne possiamo parlare in un altro momento?
Quando vuoi, sai dove trovarmi🥰
visualizzato
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Lo so che mi starete odiando un sacco, ma vi prometto che prima o poi saprò come farmi perdonare🥰
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