•37•
• Aurora's pov •
Approfittando dell'assenza dei nostri genitori che si erano concessi una gita in barca, io e Martina avevamo deciso di passare il pomeriggio a casa con Marco, in modo che anche lui potesse riposare un po', visto che il mare lo stancava; ma, sfortunatamente per noi due, Marco era fin troppo sveglio e di andare a riposare non se ne parlava proprio. Avevamo provato di tutto, ma continuava a rispondere che voleva stare con noi due; avevamo optato quindi per il memory, visto che solitamente si stancava di giocare dopo qualche partita, ma purtroppo per noi non era quello il caso.
«Ho vinto ancora» esclamò, esultando con le braccia alzate dopo l'ultimo errore della sorella «sono troppo forte» aggiunse, prima di alzarsi dalla sedia e correre fuori in giardino, probabilmente per giocare a palla. Non si era ancora stancato, ma fortunatamente sembrava che avesse abbandonato il memory.
Se da un lato c'era Martina che sbagliava di proposito per far vincere il fratello, dall'altro c'ero io che, per quanto mi sforzassi, non riuscivo a concentrarmi sul gioco, troppo distratta da tutti i pensieri che occupavano la mia mente; pensavo che trascorrere un po' di tempo in famiglia potesse aiutarmi a staccare almeno un po' dalla situazione di stress in cui vivevo, ma purtroppo non era così. E Martina se ne accorse anche questa volta.
«Non sei riuscita a distrarti neanche con lui, vero?» Mi chiese mia cugina, iniziando a sistemare le tessere del memory; scossi la testa in risposta, mordendomi un labbro per trattenere le lacrime che, come al solito, minacciavano di uscire. Erano giorni - esattamente da quando avevo parlato con Stephan - che combattevo una guerra interiore; ero combattuta tra la volontà di prendere il primo aereo e raggiungere Stephan per chiarire e la convinzione che si sarebbe rivelato uno sbaglio enorme perché ancora non mi sentivo pronta per un confronto.
«Ma tu sei proprio sicura che parlare con lui non possa farti stare meglio?»
«No, non sono sicura; potrebbe essere la soluzione, ne sono consapevole, ma è un discorso che non possiamo affrontare a distanza. E, a questo punto, forse conviene aspettare direttamente la pausa nazionali, con la speranza che venga chiamato.»
«Guardami un attimo» alzai lo sguardo verso di lei, esaudendo la sua richiesta «di cosa hai paura?»
«Ho tante paure, tanti dubbi e nessuna certezza. Anzi, l'unica certezza che ho è che lo amo e che non posso andare avanti così a lungo. E la paura più grande è quella di non riuscire a reggere il peso di una relazione a distanza e di non riuscire a superare le difficoltà che una relazione a distanza comporta, soprattutto perché lui è dall'altra parte del mondo; e non è questione di avere o non avere fiducia in lui, ho semplicemente bisogno di vivere la mia relazione normalmente, di poterlo vedere fisicamente e non attraverso lo schermo di un cellulare.» A quel punto, non riuscii più a trattenermi e sentii gli occhi inumidirsi; non volevo piangere ancora una volta, ma non ero ancora riuscita a riprendermi. Era stata una bella batosta, arrivata a causa di una persona di cui mi fidavo ciecamente e ogni volta che pensavo alla possibilità di perdonarlo, la parte di me che era rimasta ferita prendeva il sopravvento.
Martina si avvicinò a me per stringermi in un abbraccio, sapeva che non avevo bisogno di sentirmi dire che sarebbe andato tutto bene e in queste situazioni serviva molto più un abbraccio piuttosto che qualche frase di circostanza; lei è sempre stata la sorella che non ho mai avuto, il nostro rapporto è sempre stato così forte fin da quando eravamo bambine e, nel tempo, si era rafforzato ancora di più. Il nostro abbraccio fu ben presto interrotto dall'arrivo di mio cugino che, dopo avermi guardata in faccia, mi domandò prontamente «sei triste?»
Cercai di sorridere per rassicurarlo, anche se sapevo che sarebbe stato inutile perché era fin troppo sveglio «no amore, come mai me lo chiedi?»
«Non stai sorridendo.» Replicò lui, dimostrando ancora una volta di essere un bambino sveglio; lanciai uno sguardo d'aiuto a mia cugina che, sorridendo, intervenne «non sorride perché si è fatta battere da un nanetto come te e quindi è triste per questo.»
«Io non sono un nanetto.» Si lamentò Marco, incrociando le braccia al petto e guardando in cagnesco la sorella che, ridendo, gli scompigliò i capelli. «Se ti do un bacino, mi perdoni?» Annuii alla sua domanda, facendolo sedere sulle mie gambe; strinse le braccia intorno al mio collo e mi lasciò un bacio sulla guancia, prima di sussurrarmi «la prossima volta vinci tu.» Sorrisi automaticamente, era sempre stata la mia fonte di felicità nei momenti bui e, crescendo, stava diventando sempre più importante; a volte, l'unica cosa di cui avevo bisogno in momenti del genere era la spensieratezza che solo un bambino poteva avere.
«Marcolino, cosa devi fare quando è triste?» Chiese la sorella, facendo riferimento alla promessa che mi aveva fatto Marco. «Darle un abbraccio forte forte, così sorride.» Aspettò la conferma della sorella, prima di stringere nuovamente le sue braccia intorno al mio collo; mi lasciò un altro bacio sulla guancia, facendomi sorridere per la dolcezza dei suoi gesti e la naturalezza che li accompagnava.
«Siiii, stai sorridendo» esclamò entusiasta e, come ringraziamento, posai le labbra sulla sua guancia per ricambiare il bacio; lo guardai sorridendo - il primo vero sorriso dopo giorni in cui erano tutti sorrisi forzati - e gli scompigliai i capelli.
«Ma quindi Ste non viene?» Domandò il piccolo di casa, spezzando il silenzio che si era venuto a creare; sapevo che prima o poi sarebbe arrivata questa domanda, Stephan gli aveva promesso che, se fosse riuscito ad organizzarsi, sarebbe venuto per qualche giorno per stare con lui.
«Purtroppo no, non riesce a organizzarsi.» Risposi, cercando di rimanere il più calma possibile, in modo da non fargli capire che, in realtà, non sarebbe venuto per altri motivi.
«Quando ci parli, mi chiami che lo voglio salutare?» La sua domanda mi spiazzò, non sapevo come rispondere; non volevo dirgli che non l'avrebbe rivisto per chissà quanto tempo e che non lo sentivo più, ma forse era arrivato il momento per dirgli la verità. «A volte anche i grandi bisticciano, proprio come capita a te e ai tuoi amici; in questo momento, io e Stephan abbiamo bisticciato un pochino e non ci parliamo più tutti i giorni. Lui adesso è lontano, ma se vuoi parlare con lui posso chiamarlo.» Gli accarezzai la testa, cercando di sorridere per non fargli percepire il mio visibile disagio; anche Martina era rimasta a bocca aperta, ma in realtà il fatto che avesse chiesto di Stephan non doveva stupirci perché il legame che avevano costruito in un anno era incredibile.
«Ti ha fatta arrabbiare?»
«Un pochino, ma gli voglio bene lo stesso; ti manca?» Marco annuì alla mia domanda, per poi chiedermi la stessa cosa. «Manca anche a me; se hai voglia di sentirlo, gli chiedo se domani mattina può andare bene.» Con mio grande stupore, scosse la testa prima di aggiungere «no, perché ti ha fatta arrabbiare.» Martina scoppiò a ridere, facendo sorridere anche me; era incredibile quanto ci tenesse a me e quando cercasse, nel suo piccolo, di prendere le mie difese.
«Guarda che puoi parlare con lui, è lontano ma con le videochiamate lo puoi vedere; ha fatto arrabbiare me, non te.» Gli accarezzai una guancia, cercando di fargli capire che non doveva farlo solo perché in quel momento io non volevo sentirlo.
«No, non lo voglio sentire; se sei arrabbiata è perché ha fatto il cattivo, tu non ti arrabbi mai» replicò, sempre più convinto a non voler cedere; da un lato mi rincuorava, perché mi stava dimostrando ancora una volta quanto ci tenesse a me, ma dall'altro lato non volevo che avesse questo comportamento nei confronti di Stephan perché era un problema tra me e lui e non volevo che Marco si comportasse di conseguenza solo perché io ero arrabbiata con Stephan. Fortunatamente, Martina capì il mio disagio e mi aiutò a uscire da questa situazione.
«Marcolino, che ne dici di andare un po' a riposare? Avevi promesso che saresti andato dopo il memory.» Intervenne Martina, incitando il fratello ad andare in camera. «Vieni con me?» Mi chiese e non potei fare altro che annuire.
«Ti manca tanto?» Non servì che Marco specificasse il nome; mi sedetti vicino a lui, prima di rispondere «sì, mi manca tanto; però continuo a volergli bene, anche se mi ha fatta arrabbiare un pochino. A volte succede, come succede a te con i tuoi amici, succede anche a noi grandi.»
«Ma quando i miei amici mi fanno arrabbiare, basta il mignolino e torniamo amici.» Sentii i miei occhi inumidirsi, ma non potevo permettermi di piangere davanti a lui. «A volte il mignolino non basta, però so che anche lui mi vuole bene nonostante tutto; adesso siamo lontani, ma prima o poi si sistemerà tutto. Adesso riposa un pochino.» Mi chinai e gli lasciai un bacio sulla fronte, prima di alzarmi dal letto e uscire dalla stanza, chiudendomi la porta alle spalle. Appoggiai la schiena al muro del corridoio e non cercai più di trattenere le lacrime, avevo bisogno di sfogarmi; aver parlato con mio cugino probabilmente mi era servito perché stavo pensando nuovamente alla mia scelta e, per l'ennesima volta, mi stavo chiedendo se stavo facendo davvero la cosa giusta.
•••
itsaurora
Piace a lorepelle7 e altre persone
A volte, l'unica cosa di cui si ha bisogno è la spensieratezza di un bambino👦🏻❤️
carica altri commenti
martinaa.l È impossibile staccarvi, siete una cosa sola😂
| itsaurora Il mio piccolo ometto🥰
gio.c95 Quello è un sorriso😍
| valee94 Finalmente direi😍
| itsaurora Lo strano potere dei bambini🥰
veromartinel Ma quanto sei bbbrutta😜
| itsaurora Ha parlato😜
elshaxsupporter Finalmente ti vediamo sorridere❤
itsaurora ha messo mi piace al commento
martinaa.l Sai che credo di conoscerli quegli occhiali?🤔
| itsaurora Ah sì?🤷♀️
veromartinel Strano che prenda qualcosa in prestito e poi non rimetta le cose a posto😂
| lorepelle7 Quello che fai tu?😘
itsaurora Io restituisco tutto🤷♀️
| gio.c95 Io ho qualche dubbio, scusa😜
•••
itsaurora ha aggiunto qualcosa alla sua storia
veromartinel ha risposto alla storia: E questo faccino?🥺
Avevo appena finito di sfogarmi🙈
Sai che ti avevo detto che mio cugino si è affezionato a Ste? Ieri mi ha fatto qualche domanda su di lui e quando ha capito che sono arrabbiata con lui, mi ha detto che quando è arrabbiato con i suoi amici risolve con il mignolino.. e li sono crollata
Odio sentirmi così debole, ma non riesco proprio a superarla.. forse perché dovrei parlare con lui e fargli capire come mi sono sentita in questi mesi
Posso dirti cosa penso io?
Smettila di usare la testa, ragiona con il cuore per una volta.. e sai benissimo cosa ti suggerisce il cuore❤️
Non ce la faccio a seguire il cuore, ogni volta che ci provo la delusione prende il sopravvento
La frase vale anche per me, comunque.. non è riferita solo a Stephan
In che senso?
Nel senso che non riesco a dirgli la verità, non riesco a dirgli che il vero motivo per cui non ho già preso un aereo è che ho paura di non poter reggere una relazione a distanza; non c'è solo la delusione come fattore
E non credi che merita di saperlo??
Sono una stronza, vero?
Io ti capisco e hai ragione tu, ha sbagliato lui.. però io penso che dopo più di un mese, potreste anche pensare di parlare come due adulti. E il primo passo tocca a te, lui non si sta facendo sentire per rispettarti
Non so cosa fare, odio questa situazione di merda🙄
Ascolta il cuore, vedrai che saprai cosa fare🥰
visualizzato
•••
Vero🧡
📷
Ciao zia, come stai?🥰
E ME LO DICI COSÌ?😍😍😍😍
Ma quanto è bella?🥺
Lore deve ancora realizzarlo, non smette di guardarla🥰
Tu come stai?
Sono stanca, però la felicità supera tutto😍
Se fossi a Roma, verrei di volata.. non vedo l'ora di conoscerla🥰
E lei non vede l'ora di conoscere te🥰
Sono felicissima per te Vero, sarai una mamma fantastica❤
Ho appena finito di piangere, ti prego abbi pietà di me😂
Non credo che serva dirtelo, ma se avrai bisogno in assenza di Lore ci sono io, non esitare a chiedere aiuto😘
Tranquilla, lasciami il tempo di abituarmi a questa nuova vita e vedrai che non ti lascerò stare😜 e tu, non esitare a chiedere aiuto se hai bisogno.. sono diventata mamma, ma rimango la tua migliore amica e ci sarò sempre per te
Anzi, d'ora in poi ci saremo per te🥰
Non vedo l'ora di stringerla tra le braccia😍 dalle un bacino da parte mia e saluta il neo papà🥰
Ricambia il saluto😘
visualizzato
•••
Zzio7️⃣
📷
Non so che ore siano lì da te perché non connetto ancora, ma volevo dirti che è finalmente nata😍
No va beh, ma che amore😍
Mi dispiace troppo non essere lì con voi, avrei voluto tanto raggiungerti subito🥺
La prima volta che torni la conoscerai, ma se vuoi quando tornano a casa ti avviso e te la faccio conoscere in videochiamata.. è pur sempre la tua fidanzata, no?😜
Come stai?
Sono troppo felice, zio; quando l'ho presa in braccio per la prima volta aveva ancora gli occhietti chiusi, ma appena le ho lasciato un bacio sulla fronte li ha aperti e mi sono innamorato di lei😍 ovviamente ho un po' di paura perché è così piccola e devo abituarmi all'idea che un essere così piccolo dipenda da me, ma sono davvero troppo felice
E io sono troppo felice per te, Lore❤ sarai un padre fantastico, le tue donne sono veramente fortunate ad averti al loro fianco
Mi faranno impazzire, quelle due🥰
Ho appena controllato e da te sono tipo le 5 del mattino.. devo dirti quello che penso o ci arrivi da solo??
Sono andato a dormire presto ieri sera, dopo la partita ero distrutto.. e sai che più di un tot di ore non dormo, quindi mi sono svegliato
Mi sa tanto di cazzata, lo sai vero?😘
Facciamo che ci sentiamo un'altra volta? Così stai un po' con Vero e Cami🥰
Stai scappando, ancora una volta!! Ma rispetto la tua decisione, ci sentiamo un'altra volta😘
visualizzato
•••
Mi odierete un sacco, ne sono consapevole, ma c'era troppa tranquillità🤷♀️
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro