itsaurora ha aggiunto qualcosa alla sua storia

stewel92 ha risposto alla storia: E allora perché scappare? Perché scrivermi un biglietto invece che parlarmi in faccia?

So di essermi comportata da stronza, come se il mio unico scopo fosse infilarmi nel tuo letto per poi lasciarti da solo la mattina successiva; ma non potevo rimanere, ho paura della mia reazione ogni volta che ti trovo davanti e non riesco a spiegarmi il motivo

E credi che scappare sia la soluzione migliore?

Posso essere sincera e parlare senza giri di parole?

Mi stai spaventando🙈

No, non è la soluzione migliore perché continuo a pensare a quanto sia stata bene tra le tue braccia stanotte..

Ricominciamo da zero, io non conosco te e tu non conosci me, come se non fosse successo nulla; usciamo e andiamo a bere qualcosa

Io spero che tu non abbia secondi fini..

Dipende da cosa intendi tu, io vorrei solo conoscerti

Scordati di ripetere quello che è successo stanotte

A me sembrava che ti fosse piaciuto🤷‍♂️

Non è questo il punto🙈

Stasera, alle 19 nella hall😘

Non ti ho detto di sì

Imparerai a capire che non accetto un no come risposta🤷‍♂️

A stasera😘

Stephan, no!
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veromartinel ha risposto alla storia: Non torni a dormire in camera e io lo devo scoprire dalle altre???

Vero ti prego, non sono dell'umore giusto e non voglio rovinarti la giornata.. ne parliamo a voce quando ci vedremo😘

Che è successo?

La tua migliore amica è una cogliona, ti spiegherò tutto🙈

Aspetta, c'entra Stephan.. vero? Ho chiamato Vale perché tu non rispondevi e mi ha detto che l'avete incontrato ieri sera

Se sai già tutto, puoi immaginare come si è conclusa la serata🙈 e non posso neanche dare la colpa all'alcol perché ero lucida!

Va bene, siete finiti a letto insieme.. e quindi?

Quindi sono una cogliona, perché mi sono lasciata un mese fa e sono in vacanza con il mio ex, con cui sono stata tre anni!

Io non ci vedo nulla di male, sei semplicemente attratta da Stephan (e lui da te, immagino); poteva capitare con chiunque, non negarti la possibilità di uscirci insieme solo perché è un calciatore

Usciamo stasera, a dire la verità🙈

Te l'ha chiesto?😳 e tu hai accettato?😳 sicuri di non esservi fatti di nulla?😳

Me l'ha quasi imposto, perché non accetta un no in risposta🙈

Tu potevi mandarlo a cagare e non considerarlo più e invece sarai in camera a fissare l'armadio senza sapere cosa mettere per una cena che è fra tipo 5 ore.. sbaglio?😘

No, non sbagli e ti odio per questo🙄

Ti voglio vedere sorridere, se dovesse essere Stephan sarei ancora più contenta perché lo conosco ed è un bravo ragazzo🥰

Ma io non sto cercando nessuno.. sto bene da sola

Non potrai stare bene da sola all'infinito e lo sai benissimo.. come sai che non puoi programmare quando innamorarti, perché negare che sei attratta da lui e che lo vorresti conoscere?

Si tratta solo di uscirci qualche volta per capire se può nascere qualcosa o no, non devi sposarlo domani mattina.. e non usare come scusa Ale perché ti ricordo che vi siete lasciati perché il sentimento è cambiato

Tanto quando torneremo a Roma si dimenticherà di me e troverà una ragazza senza cervello, interessata solo alla fama

Non credi che alla sua età abbia finito di giocare?

Non tutti sono come Lorenzo🙈

Ma questo non puoi dirlo perché non lo conosci

Facciamo così, ti chiamo prima di andare a cena e insieme cerchiamo qualcosa di adatto, va bene?

Sarei persa senza di te, grazie🧡

Vai a divertirti e non pensare che uscirai con El Shaarawy, sai meglio di me che non è quel tipo di calciatore😘
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Direct
@stewel92 - @itsaurora

Ti ricordo che abbiamo un appuntamento tra circa un'ora, spero che tu non sia ancora in spiaggia perché odio aspettare😘

E io ti ricordo che non ti ho detto di sì🙂

Ma io non accetto mai un no in risposta, quindi ti aspetto fra un'ora nella hall; e sono sicuro che verrai

Se vengo stasera, poi mi lasci in pace?🙈

Scordatelo, ho detto che voglio conoscerti😘

Non molli, vero?

No, non l'ho mai fatto e mai lo farò😘

A tra poco👋🏻
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• Aurora's pov •

Appena finii di intrecciare i miei capelli in una treccia laterale, mi presi qualche istante per guardarmi allo specchio; anche se non l'avevo ammesso a Veronica durante la nostra telefonata, ero consapevole di essere più nervosa di quello che potesse aspettarsi la mia amica e, fondamentalmente, avevo paura di non piacere al ragazzo che mi stava sicuramente già aspettando nella hall. Diedi un'ultima rapida occhiata allo specchio, prima di uscire dal bagno e indossare i sandali bassi che completavano il mio look; presi la borsa e la tessera della stanza, prima di uscire da quest'ultima e chiudermi la porta alle spalle. Era arrivato il momento, non sarei più potuta tornare indietro.

Approfittai del tragitto in ascensore per comunicare alle mie compagne di stanza che non sapevo a che ora sarei tornata; mano a mano che l'ascensore scendeva verso il piano terra, sentivo l'ansia salire e continuavo a domandarmi tra me e me cosa mi fosse passato per la mente quando decisi di accettare l'invito. Quando le porte dell'ascensore si aprirono, realizzai di non aver ufficialmente via di scampo; iniziai a guardarmi intorno per cercare Stephan, ma del ragazzo neanche l'ombra.

«Sapevo che sarei riuscito a convincerti.» Disse una voce maschile alle mie spalle, risvegliandomi dai miei pensieri; mi girai, trovandomi davanti Stephan mentre sorrideva. «Sbaglio o me l'hai imposto? Visto che non accetti un no risposta, non volevo ferire il tuo orgoglio.» Risposi, realizzando in un secondo momento di non aver usato toni molto gentili; mi scusai, prima che il ragazzo davanti a me potesse rispondere. «Scusa, non ti ho neanche salutato e ti ho già aggredito; ho un carattere di merda.»

«Tranquilla, si vede che sei nervosa e posso capire, stai uscendo con me.»

«Sei serio?» Chiesi guardandolo di sbieco e cercando di trattenere una risata. «Certo, per chi mi hai preso?» Rispose lui, alzando le spalle. «Credi di farmi cadere ai tuoi piedi così?»

«Stai uscendo con me stasera, quindi tanto indifferente non sono, considerando anche quello che è successo ieri sera.»

«Va bene, 1-0 per te; dove andiamo?» Domandai arrendendomi, capendo che non sarei riuscita ad avere l'ultima parola. «Non te lo dico; dopo di lei, signorina.» Rispose, appoggiando una mano sulla parte bassa della schiena per incitarmi a lasciare l'hotel; una serie di brividi causati dal contatto tra la sua mano e la pelle della mia schiena lasciata scoperta dal crop top percorsero il mio corpo e non mi accorsi di aver trattenuto il fiato finché il ragazzo non tolse la mano e io mi ritrovai a respirare normalmente.

«Sei una persona timida, vero?» Fu Stephan il primo a rompere il silenzio che si era venuto a creare dopo l'uscita dall'hotel; alzai lo sguardo da terra, per puntarlo sul ragazzo che camminava al mio fianco, prima di rispondere alla sua domanda. «Non credo che timida sia il termine più adatto; all'inizio sono sicuramente un po' diffidente con chi non conosco, ma appena sento di poter iniziare a fidarmi di una persona, mi lascio andare. E poi, piano piano, tiro fuori il meglio di me - o forse il peggio, dipende dai punti di vista.» Conclusi ridacchiando e facendo ridere il calciatore. «Tu invece sembri una persona tutt'altro che timida.» Ripresi a parlare, in modo da non far terminare la conversazione.

«Quando appartieni a questo mondo, non puoi mostrarti timido; i giornalisti sanno essere terribili e sanno dove colpire, non puoi mostrarti debole altrimenti parleranno solo di quello. Ma hai ragione, non sono una persona timida; per ovvie ragioni ho bisogno di tempo per fidarmi completamente di una persona, ma sono tutt'altro che timido.»

«Non ti dà fastidio il pensiero che domani mattina probabilmente parleranno di me come tua nuova fiamma?» Gli domandai spontaneamente. «A te interessa?» Mi chiese, abbassando la testa per guardarmi negli occhi; io, in risposta, negai con la testa. «E allora non facciamoci influenzare la serata da questo pensiero; probabilmente sì, domani mattina ci sveglieremo e ritroveremo articoli su articoli che parleranno di noi due, ma ho imparato a conviverci. Io sinceramente non ci avevo pensato, ma se per te è un problema torniamo in hotel e organizzo qualcos'altro per un'altra sera, in modo da stare lontani da occhi indiscreti.»

«È un tentativo di ottenere una cena a lume di candela con me?» Sdrammatizzai, facendolo ridere. «Cacchio, mi hai beccato; se te l'avessi chiesto in un modo normale, mi avresti detto di no e avresti ferito il mio orgoglio maschile.» Rispose il calciatore, reggendomi il gioco; mi ritrovai a sorridere, consapevole che stavo iniziando a sciogliermi e che l'ansia che avevo in precedenza stava sparendo minuto dopo minuto. Forse, non era stata una pessima idea uscire con Stephan.

***
«Visto che parto svantaggiato, che ne dici di dirmi qualcosa su di te?» Disse Stephan, prendendo in mano il suo bicchiere per bere un sorso del suo drink. «Sono una semplicissima studentessa di economia, a settembre inizio l'ultimo anno e dopo si vedrà, credo che continuerò a studiare per il master; sono nata e cresciuta in un paesino in provincia di Roma, da mamma romana e papà milanese. Di calcio ci capisco meno di zero, anche se mio padre e mio nonno ci hanno provato in tutte le salse a farmi diventare milanista; per me esisteva solo la pallavolo, non volevo proprio sentire parlare di calcio.»

«Meglio così, almeno ho la certezza che vuoi conoscere semplicemente Stephan, il ragazzo di 25 anni che si nasconde dietro al Stephan calciatore.»

«Magari sto uscendo con te solo per ottenere un po' di fama.» Lo stuzzicai, sapendo di star mentendo. «Mi fai fare una pessima figura allora, perché non ti ho portata in un ristorante chic.» Effettivamente, mi aveva portata in un locale sulla spiaggia, nulla di troppo formale o troppo elegante; e, anche se lui ancora non lo sapeva, a me bastava questo: un po' di musica in sottofondo, del buon cibo e quattro chiacchiere.

«E per questo ti ringrazio, non credo che avrei retto in uno dei ristoranti che frequentate voi; ma adesso tocca a te, cosa si nasconde dietro al Faraone?»

«Vedo che sei preparata.» Disse ridendo, facendomi annuire. «Comunque, si nasconde un semplice ragazzo di 25 anni, che ama alla follia il suo lavoro e che non smetterà mai di ringraziare tutte le persone che gli hanno permesso di arrivare fino a questo punto; cosa posso dirti? Mi piace tantissimo giocare a biliardo, più precisamente a snooker e condivido questa passione con mio fratello. Amo Roma e mi ci trovo benissimo, ma ci sono dei giorni in cui mi manca Savona; sono legatissimo alla mia famiglia e forse è quello che mi manca più di Savona, oltre agli amici di una vita. Ah e sono abbastanza sfigato in amore.»

«Si avvicinano tutte perché sei El Shaarawy e perché vogliono i tuoi soldi, vero?» Annuisce, alzando le spalle prima di rispondere «non ho ancora trovato quella giusta e, se fino a qualche mese fa potevo anche continuare a uscire insieme a una ragazza tanto per, adesso non posso più; a ottobre compio 26 anni, non sono più un ragazzino ed è arrivato il momento di accogliere nella mia vita qualcuno. Ma, se non sbaglio, anche tu sei single.» Non fu la prima volta che cercava di spostare il discorso da lui, dandomi l'impressione che non amava parlare di se.

«Da un mesetto circa, ci siamo lasciati rimanendo in buoni rapporti, ma i sentimenti erano cambiati da parte di entrambi; siamo stati insieme tre anni, ma da un po' di tempo sentivo che non sarebbe stato lui l'uomo della mia vita. Sono stata innamorata di lui, l'ho amato e non lo posso negare, ma qualcosa era cambiato nell'ultimo periodo; sembrava che stessimo insieme per abitudine, quindi abbiamo capito che non aveva più senso portare avanti la nostra relazione. In questo momento sono single e non sto cercando nessuno, sto bene da sola; voglio prendermi del tempo solo per me e tornare a concentrarmi seriamente sull'università, a partire proprio dalla sessione estiva.»

«Ma lo sai anche tu che non puoi decidere quando innamorarti di una persona e forse è proprio questo il bello dell'amore, ti coglie all'improvviso.»

«Non lo metto in dubbio, ma in questo momento sto bene così; non ho bisogno di avere per forza qualcuno al mio fianco per stare bene. E poi, non sono sola; al mio fianco ci sono le mie migliori amiche.» Mi squadrò un attimo prima di rispondere, come se mi stesse studiando. «Tu hai quasi paura di trovare qualcuno in questo momento; pensi di non essere ancora pronta a lasciarti la relazione alle spalle perché in tre anni sei cresciuta con questo ragazzo, hai vissuto esperienze che non avevi ancora vissuto con nessuno e non sei pronta ad aprire il tuo cuore a qualcun altro. E adesso che so come la pensi, capisco perché sei così diffidente con me; non è solo paura perché senti qualcosa di strano ogni volta che siamo vicini, ti stai negando la possibilità di conoscere qualcuno perché non ti senti ancora pronta. E l'hai dimostrato stamattina, perché avresti potuto rimanere e dirmi che è stata solo una scopata; invece, sei scappata dalla situazione e non hai voluto affrontarmi, probabilmente per paura che ti dicessi io che è stata solo una scopata.» Concluse lasciandomi a bocca aperta, è stato il primo ragazzo dopo Alessandro ad avermi capita in così poco tempo; non riuscii a trovare le parole giuste per rispondere, forse perché non volevo dirgli che aveva ragione.

«Non voglio una risposta, ma ricordati che le cose belle arrivano all'improvviso e non puoi programmare la tua vita sentimentale.» Concluse, prendendo un altro sorso del suo drink; lo ringraziai mentalmente per aver chiuso il discorso.

Continuammo a parlare per il resto della serata, lasciando cadere completamente la conversazione sulle relazioni e concentrandoci su tutt'altro; mi fece un'ottima impressione e per tutta la durata della cena mi dimenticai di essere uscita con un calciatore, il ragazzo mi diede modo di conoscerlo meglio e di scoprire lati del suo carattere che sono sicura non facesse vedere in televisione o durante le interviste.

Quando arrivò il momento di lasciare il locale per fare ritorno in hotel, capii che avevo fatto bene a uscire con lui; mi ero trovata benissimo e aveva fatto in modo di mettermi immediatamente a mio agio. Ci incamminammo in silenzio verso l'hotel, ma sentivo il bisogno di ringraziarlo per la serata. «Comunque, non sei così male come pensavo; grazie per la serata, mi ha fatto piacere uscire con te.»

«Mi stai dicendo che potrei avere un'altra occasione per portarti fuori a cena?» Rispose sorridendo. «Non ti allargare troppo, ho solo detto che sono stata bene con te.» Ma accetterei volentieri un altro invito a cena, avrei voluto aggiungere.

«Quando torni a Roma?»

«Non te lo dico, Faraone.» Risposi alzando le spalle. «Non ti riesce la parte della difficile, mi spiace per te; sappi che lo scoprirò.» Mi fece un'occhiolino, prima di cedermi il passo e farmi entrare per prima nella hall dell'hotel.

Ci dirigemmo verso l'ascensore per poter fare ritorno nelle camere; appoggiai la schiena contro la parete dell'ascensore e, una volta che le porte si chiusero, il ragazzo si sistemò al mio fianco. «Sono stato bene anch'io, grazie per aver accettato; sono sempre più convinto che vorrei conoscerti, ma non affretterò le cose.» Fu Stephan a rompere il silenzio, parlando guardandomi negli occhi; puntai i miei occhi nei suoi e non avrei potuto fare mossa più sbagliata. Iniziammo a fissarci, attratti l'uno dall'altra e, mano a mano, i nostri visi si avvicinarono; lo sguardo del ragazzo finì sulle mie labbra e iniziò ad avvicinarsi ancora di più. Ma, come se si fosse risvegliato, spostò le labbra sulla mia guancia, lasciandoci un bacio leggero e sussurrandomi «buonanotte.»

In quel momento si aprirono le porte dell'ascensore, facendomi capire di essere arrivata al mio piano. «Notte, Ste.» Sussurrai al ragazzo, prima di uscire; non appena sentii le porte chiudersi, automaticamente portai le dita sul punto in cui si erano posate le labbra del ragazzo e realizzai che avrei voluto che le sue labbra si posassero sulle mie.

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Questa volta non sono stata cattiva😇 iniziano a conoscersi, chissà🤷‍♀️😂