Sono morto. Totalmente ed irrimediabilmente morto. Il mio mondo è esploso ed io con lui. Tutti siamo esplosi con lui, senza eccezione alcuna. La situazione era critica. Il sud contro il nord, l'est contro l'ovest, il nord contro l'ovest  ed il sud contro l'est, ma anche l'est contro il nord e l'ovest contro il sud. E noi eravamo in mezzo e siamo esplosi.E stato veloce. Un attimo prima ero materia, l'attimo dopo un caldo assurdo ed un fastidioso pizzicore su tutta la pelle e l'attimo dopo ancora, il nulla. Il mio corpo si allontanava da me (o forse io da lui?). Non è stato brutto quanto lo avevo immaginato, è stata questione solo di un momento. Non avevo nemmeno progetti particolari, prima di morire. E poi ho conosciuto lei. È stato il migliore incontro della mia esistenza. Non ricordo nemmeno più con esattezza chi fossi prima, ma non ho urgenza di saperlo e poi lei mi sta aiutando anche in questo.

"Stai ancora pensando a chi eri?" È lei. È un'ottima compagna di viaggio, gentile, premurosa, attenta, colta.

"No... no."

"E a cosa, allora?"

"A te, mia cara"

"Alla tua morte?"