terzo anno
Lily non era mai stata brava con la scopa.
Alla sua prima lezione di volo aveva impiegato una decina di tentativi solo per far sollevare la scopa da terra.
Ma non esisteva una cosa nella quale non sarebbe riuscita.
Lei meritava la bacchetta e meritava il suo essere strega.
Da quando l' anno prima James Potter le aveva parlato dei Mangiamorte aveva chiesto informazioni a Severus, ma lui era risultato essere troppo vago, le aveva rifilato la solita scusa che maghi e streghe erano tutti uguali e che non avrebbe dovuto porsi il problema di ciò che accadeva fuori da Hogwarts.
E allora lei si era documentata, aveva letto, fatto ricerche, chiesto ad altri compagni di casa, andava bene chiunque non fosse James, ed era venuta a sapere che c' era davvero un mago oscuro.
Un uomo deciso in tutto e per tutto a creare una razza di maghi e di streghe sovrana, una razza che fosse solo di Purosangue e sembrava anche avere molti adepti. Non era esattamente una banda come l' aveva definita James.
Era qualcosa di più complesso e non era neanche solo al di fuori di Hogwarts come le aveva fatto credere Severus, anzi, più volte aveva sentito alcuni ragazzi, la maggior parte delle volte Serpeverde, alludere al fatto che i Nati Babbani, non erano maghi o streghe come gli altri.
Come se volessero insinuare che fossero persone indegne e che avessero in qualche modo rubato la magia agli altri.
Lei non aveva rubato la magia a nessuno e tantomeno avrebbe permesso ad alcuno di affermare il contrario.
Quindi si era impegnata più che mai, riuscendo in tutte le materie e dimostrando di essere una strega al pari dei Purosangue.
Le mancava solo una cosa: era una frana nel volo, ma era sicura di poter rimediare. In fondo ci riusciva James Potter, anche se doveva ammettere, a malincuore, che quello sbruffone ci riusciva piuttosto bene.
Si mise a cavalcioni sulla scopa. Si spostò un ciuffo di capelli rossi dal viso e sospirò creando una piccola nube di respiro caldo nell' aria ghiacciata di dicembre, poi si staccò piano dal terreno.
" Ehi, Evans"
Lily s' irrigidì e quasi rischiò di cadere dalla scopa.
Non era giusto. Qualcuno ce l' aveva con lei, non poteva essere proprio lui, non il campione di volo della squadra dei Grifondoro e soprattutto, non adesso che lei stava cercando di superare una sua paura.
Il ricordo dell' anno precedente e delle sue parole sul fatto che lei non riuscisse in qualcosa le tornarono alla mente, facendola arrossire e accaldare nella zona del viso.
" Vattene, Potter" gli intimò guardando giù, ma vide che era sospesa a malapena ad un paio di metri da terra.
Doveva alzarsi più in alto.
Ormai le lezioni di volo di quelli al terzo anno come lei, erano quasi delle piccole partite di Quidditch: capriole, evoluzioni e gare di velocità. Se non fosse riuscita ad andare più in alto, tutta la sua fatica sarebbe stata inutile.
" Rischi di romperti l' osso del collo" la rimproverò James dal basso, ma lei era decisa a non ascoltarlo.
Fissò lo sguardo davanti a sé e si preparò ad innalzarsi ancora di più e infine lo fece.
James imprecò chiedendosi come mai quella ragazzina fosse così caparbia e testarda e come mai gli importasse che cosa stava facendo e se era troppo pericoloso per lei.
Ma non aspettò neanche di darsi una risposta, prese la sua scopa e si sollevò raggiungendola in pochi secondi.
Lily stava ascoltando il vento fischiarle dentro le orecchie, immaginava che più fosse salita e più il vento avrebbe cominciato a imperversare su di lei, ma non immaginava così tanto.
Vide arrivare James e le parve così naturale, sembrava quasi un tutt' uno con la scopa e si chiese come facesse a sembrare così a suo agio e così perfetto quando era sulla scopa.
" Vieni, ti aiuto a scendere" le disse James, ma lei scosse la testa " ti ho detto di andartene" protestò.
James aprì la bocca per qualche secondo stupito " come mai sei così decisa a trascorrere il natale in infermeria?" le chiese.
Lily non rispose limitandosi a stringere le labbra e cercare di direzionare la sua scopa per andare ancora più in alto, ma appena raggiunse una quota alla quale non era abituata, la scopa le parve ballare sotto le sue mani.
" Evans" l' ammonì James, raggiungendola e Lily staccò lo sguardo dalle sue mani contratte intorno al manico della scopa per guardarlo nel viso " non permetterò a nessuno di dire che non sono capace in qualcosa" si giustificò orgogliosa.
Non sapeva neanche perché l' aveva detto. Ora quel pallone gonfiato l' avrebbe presa in giro fino allo sfinimento, forse lo avrebbe fatto anche davanti a tutti in sala comune.
Invece James non disse niente. Un lampo di comprensione passò nei suoi occhi, aveva sentito anche lui quei Serpeverde insinuare che non fosse una strega e sarebbe anche intervenuto, se quel Piton non lo avesse preceduto zittendoli con un' occhiata.
" Ok, allora ascoltami bene" le disse e Lily lo guardò quasi supplichevole " allenta la presa delle mani o tra un po' perderai la sensibilità" le ordinò, alzando le mani e riabbassandole per mostrarle che erano quasi solo appoggiate sul manico.
Lily annuì e piano piano le allentò.
James sorrise " bene, adesso è solo una questione di posizione, chinati leggermente in avanti e prova a spingere"
Lily si morse un labbro, a vedere lui sembrava così semplice, ma come si chinò in avanti le sembrò quasi di scivolare.
" No, guarda i miei piedi" le intimò James, facendole vedere come aveva avvolto i piedi attorno al manico di scopa.
Lily lo guardò negli occhi e lui le fece un sorriso d' incoraggiamento.
Lily avvolse i suoi piedi attorno al manico, diede un colpo di reni e quasi senza accorgersene partì " sto volando" disse quasi tra sé.
" STO VOLANDO!" ribadì con un urlo felice.
James la guardò: i suoi capelli che si muovevano al vento creavano quasi delle onde rosse nel tramonto della sera e i suoi occhi verdi stavano brillando di felicità.
Era davvero bella così. Lily Bella? Che cosa gli stava prendendo?
Se l' avessero sentito i Malandrini non avrebbero smesso più di prenderlo in giro e anche lui stentava a comprendere i suoi pensieri.
La vide girare e puntare verso di lui, decisa e piena di orgoglio.
Che capisse o no i propri pensieri non poté far altro che ammirare la sua bellezza e la sua caparbietà.
Era riuscita a far quello che voleva, non che questo dimostrasse il suo essere strega, per lui non c' era affatto bisogno, anzi sinceramente non aveva mai capito come mai per alcune persone ci fosse, ma solo il fatto che non si fosse arresa alla prima difficoltà come tante di quelle ragazzine petulanti, la rendeva diversa.
La rendeva unica.
" Bravissima, Lily" si complimentò, guardandola mentre gli sfrecciava accanto.
Forse fu il fatto che l' avesse chiamata per nome a sconvolgerla o forse fu la raffica di vento più forte delle precedenti, ma Lily sentì la scopa muoversi di scatto e impaurita lasciò la presa.
Si accorse di aver fatto uno sbaglio quando la scopa la disarcionò e lei urlò impaurita.
" EVANS" urlò James puntando la scopa verso il basso, per fortuna la distanza che li separava non era molta, perché in quei secondi sentì il proprio cuore fermarsi per la paura.
Tese la mano e la prese quasi come se fosse un boccino afferrandola per il polso e sollevandola sopra la scopa.
Lily affondò la testa contro il suo petto cercando di tornare a respirare " Tutto ok, Evans?" le chiese James.
Lily prese un respiro profondo e fu quasi inebriata dal profumo naturale di James.
Alzò la testa di scatto cercando di tornare immediatamente in sé.
Doveva essere stata la paura a farle pensare quello. Sicuramente, non c'erano alternative.
" Non credo che volerò più" commentò e James rise avvicinandosi a lei " non preoccuparti metterò io in giro la voce che sei bravissima a volare" la consolò e Lily fece un piccolo sorriso.
James la stava consolando?
Atterrarono dolcemente, quasi come se Potter fosse stato abituato ad atterrare con una persona davanti a sé.
Si guardarono un attimo e poi Lily scese " grazie" gli disse e James scosse la testa " per quello che vale, per me sei una strega con tutti gli attributi, volo o non volo" la informò.
Lily lo guardò le aveva appena insegnato a volare, era l' unico che aveva compreso quello che davvero significava per lei e oltretutto non l' aveva presa in giro come si sarebbe aspettata.
" E puoi star sicura..."
Lily non lo fece finire e di slancio gli mise una mano sopra il braccio e si diede lo slancio per poggiare le proprie labbra sulle sue, poi si allontanò immediatamente e tornò a guardarlo, ma il suo sguardo si era addolcito.
" Grazie davvero, James Potter" disse prima di fuggire.
Non era un vero bacio. Era un bacio a stampo, lo aveva fatto solo per riconoscenza, non era neanche sicura che lui avesse gradito, ma Lily non aveva resistito.
Nessuno le aveva mai detto una cosa così.
James si appoggiò le mani alle labbra stordito continuando a seguire la sua figura che correva nella neve per tornare al castello.
"...la mia opinione è la migliore che tu possa avere " concluse James in un sussurro ipnotizzato, quasi come se non si fosse interrotto e chiedendosi che cosa fosse successo e perché il suo cuore fosse impazzito.
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