Capitolo 9: Comprendersi
Ace soffermò la sua attenzione sul suo fratello minore. Era ovvio che (T/n) non avesse scoperto la verità da sola e che a rivelargliela fosse stato proprio Luffy. Non ne era sorpreso, ma ciò non lo rendeva meno arrabbiato nei suoi confronti.
(T/n) si pose davanti al ragazzo dal cappello di paglia, per evitare che in un impeto d'ira Ace decidesse di attaccarlo.
"Non c'è bisogno che tu te la prenda con lui; e non c'è nulla di cui tu debba vergognarti." gli disse (T/n), sperando di riuscire a calmare almeno un po' Ace.
Il corvino inclinò la testa lateralmente, sul suo volto si era formata un'espressione interrogativa. Tutte le volte che aveva provato a chiedere in giro riguardo un ipotetico figlio del Re dei Pirati, le risposte gli avevano sempre fatto ribollire il sangue nelle vene.
Quella ragazza era una sconosciuta, ma non sembrava avere l'intenzione di giudicarlo per il suo sangue.
"Stai scherzando?" gli venne naturale domandare se la (c/c) fosse seria o meno. Il suo tono accusatorio e profondamente irritato infastidì (T/n).
"Ti sembra che io stia scherzando?!"
Sabo e Luffy, con l'accendersi della discussione, avevano fatto qualche passo indietro, con l'intenzione di lasciarsi alle spalle il prima possibile la furia crescente del fratello.
"Ace, lasciatelo dire, sei un caso senza speranza!" commentò (T/n), incrociando le braccia. "Capisco come ti senti, ma non puoi comportarti in questa maniera! Come puoi aspettarti che gli altri ti comprendano se il massimo che sai fare è usare la forza contro chiunque provi ad avvicinarti a te!" esclamò poi alzando la voce, in modo che sovrastasse quella del corvino, che già stava provando ad abbozzare una risposta all'affermazione della (c/c).
"Tu non puoi capirmi." improvvisamente calmo, Ace decise di prendere la via più veloce per evitare la discussione, andarsene. "Nessuno di voi può!" in pochi secondi, la figura del figlio del Re dei Pirati scomparve tra gli alberi che formavano la fitta boscaglia che circondava il Monte Corvo.
"No, no, non se la caverà così facilmente..." sussurrò (T/n), pronta a partire all'inseguimento di quello che considerava il suo nuovo amico.
Luffy scosse freneticamente la testa, annuendo. "Ce la farai sicuramente!" esclamò entusiasta, avendo già dimenticato il chiaro intento omicida che Ace aveva dimostrato poco prima nei suoi confronti.
"Ace, aspettami!" urlò (T/n), sicura che Ace fosse in grado di sentirla. Era impossibile che fosse riuscito a percorrere una grande distanza nel breve intervallo di tempo che aveva preceduto l'inseguimento da parte della (c/c). Nonostante avesse solo una minima conoscenza legata all'haki della tonalità dell'osservazione, insegnatale dal padre, (T/n) aveva la certezza di essere in grado di raggiungerlo.
Ace sentiva i suoi passi, sempre più vicini. La richiesta della ragazza rivolta ad Ace, ovvero che quest'ultimo si fermasse, arrivava alle sue orecchie. Un lieve affaticamento causato dalla corsa incrinava leggermente il tono alto che aveva usato poco prima, durante la breve discussione che avevano avuto.
"Insomma, hai intenzione di fermarti o devo costringerti io?!" inaspettatamente, benché il corvino avesse notato il progressivo avvicinarsi della (c/c), non si aspettava che questa guadagnasse terreno così velocemente. Sbucando fuori da un cespuglio, (T/n) cercò di porre fine alle distanze tra lei ed Ace, con un unico balzo.
"Ora non puoi scappare!" esclamò soddisfatta una volta riuscita nel suo intento. Faticosamente era riuscita ad impedire ad Ace di schivarla e, di conseguenza, a riprendere la sua fuga movimentata.
"Sei pesante. Levati di dosso." si lamentò Ace, riferendosi al fatto che (T/n) si fosse comodamente seduta sulla sua pancia, senza preoccuparsi di ferirlo.
"Ovvio che no! Scapperesti di nuovo e non ho alcuna voglia di correre ancora!" gli rispose tranquillamente (T/n), rischiando di finire a terra a causa dell'incessante tentativo di Ace di liberarsi della ragazza.
"Per quale motivo mi hai seguito?" chiese Ace, evitando lo sguardo insistente della (c/c).
"Voglio parlare! Te l'ho già detto! E mi farebbe piacere se tu decidessi di ascoltare ciò che ho da dire!"
"Di preciso, cosa vorresti dire di così importante?" domandò poi, seccato dalla presenza della ragazza, che non aveva la minima intenzione di demordere e lasciarlo in pace.
Lei tacque. Si diede un'occhiata intorno, sperando di trovare qualcosa che la aiutasse a parlare con il corvino, il cui sguardo le faceva gelare il sangue nelle vene.
"Quindi?" chiese nuovamente Ace, perdendo il briciolo di pazienza che gli era rimasto.
"Ciò che ti ho già detto. Capisco come ti senti e dovresti smetterla di allontanare da te le persone." spiegò pacatamente la (c/c), allentando la presa sul ragazzo, per poi sistemarsi una delle tante ciocche di capelli che si erano disordinate durante la confusione creata dal corvino.
"No che non capisci! Non hai idea di ciò ce mi farebbero se scoprissero l'identità di mio padre!" ribatté Ace.
"Se ti ho detto che lo capisco è perché, evidentemente, so a cosa ti riferisci! Non pensare di essere l'unica a trovarsi in una situazione rischiosa, Ace!"
(T/n) si alzò in piedi, facendo attenzione a non calpestare Ace, ancora disteso a terra. Sul suo volto era riconoscibile il disappunto causato dalla discussione con quest'ultimo.
"Dicendo che anche tu ti trovi in questa situazione... cosa intendi?" domandò Ace. Nella sua mente alcuni tasselli riguardo la misteriosa naufraga stavano andando al loro posto.
"Mio padre è Silvers Rayleigh, il Re Oscuro."
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Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Salvo imprevisti, cercherò di aggiornare ogni mercoledì! Comunque, avrei bisogno di un vostro parere: vi interesserebbe una fan fiction su Black Clover?
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