* Mariaa* * Mariaaa * * Mariaaaa * * mamma ? * * si sono io , sono venuta a svegliarti perchè ti ho sentita parlare nel sonno , tutto bene ? * * non ci posso credereee , era soltanto un sogno . Menomale che sei ancora viva , sai che ti dico ? Ti voglio tanto tanto tanto bene e da ora non ti risponderó più male ! * mi alzo da lei e vado ad abbracciarla * Menomale che sono ancora viva ? *chiede lei * si ho sognato che sei morta in un incidente stradale , menomale che sei ancora qui , non sapevo cosa avrei fatto senza di te * dico metà ridendo e metà piangendo . * su ora , torna a dormire sono le tre di notte * * va bene mamma , buonanotte e ti voglio beneee ! * *anche io tesoroo * . Dio cosa mi è successo ? Nel sogno ho anche immaginato di rispondere male a Dylan , cosa che non farei mai per nessun motivo . L'unica domanda è : come ho fatto ad addormentarmi mentre aspettavo mamma e papà ? Mentre cerco di rispondere a questa domanda mi addormento.
La sveglia suona e credo di non voler più aspettare che mia mamma venga a svegliarmi perché ho ignorato la sveglia, mi alzo e mi metto addosso una salopette e una magliettina da mettere sotto. Prendo lo zaino e saluto ma senza nessuna risposta. Esco di casa e prendo la moto, non mi ricordavo quanto fosse bello sfrecciare fra le auto. Arrivo a scuola e sono tutti già la, la giornata passa velocemente e non faccio molto caso alle persone tranne che a Dylan, l'unico con cui ho parlato tutto il giorno.
Finalmente suona la Campanella dell'ultima ora e il mio bisogno di buttarmi sul letto è indescrivibile, saluto Dylan che mi chiede se oggi pomeriggio avevo voglia di uscire, accetto e vado a casa, quando arrivo il silenzio, sono tutti a lavorare e il tizio mio fratello è a scuol.. i miei pensieri vengono interrotti dal campanello, vado ad aprire, mi ritrovo davanti due agenti di polizia e mio fratello. Che Cristo ha fatto? Mamma lo ammazza se viene denunciato.
"Buongiorno scusi lei è la madre di questo ragazzo?"
"Ehm no, sono sua sorella maggiore."
"Suo fratello è stato scoperto in un giro di droga, tutti gli altri tranne due o tre sono riusciti a scappare, lui non è riuscito. A breve arriverà una denuncia per traffico di droga."
La mia faccia è indescrivibile.
"Grazie mille buongiorno." Dico e loro vanno via.
Faccio entrare mio fratello e chiudo la porta, sto per esplodere in un "ma che cazzo ti passa per la mente?" Ma mi trattengo respirando profondamente, poi dico
"Andrè sai che mamma ti ammazza?"
"Si che lo so cosa credi, ma tu non provare a sgridarmi perché sono più grande di te."
Un sorriso idiota appare sul mio volto. Torno seria
"Chi sono questi qui?"
"Ma non te lo dico"
"Dimmi dove posso trovarli o con la mamma non ti aiuterò."
"Sotto al ponte abbandonato della strada che va al commerciale Di servh."
"Pazzo."
Vado in camera e mando e mando un messaggio a Dylan con scritto di prendere la sua moto e di aspettarmi sotto casa fra 10 minuti.
Lui risponde con un okay
E come previsto dopo 10 minuti è sotto casa mia, passo vicino a mio fratello e dico
"Stai a casa, arriverò per le 4:30/5"
Esco di casa e trovo Dylan che guarda il telefono
"Tu, me, ora, sotto al Ponte del Servh"
Partiamo e le moto vanno ad alta velocità. In meno di 15 minuti siamo li, scendiamo il pezzo asfaltato e arriviamo in un punto, un po' più in la vediamo un gruppo di ragazzi, sono loro, man mano che ci avviciniamo mi rendo conto di conoscerli.
Sono Molly, Caterina, Sandra, Steph, Hallen, Davide, Symon, Jack, Andrea e altri ragazzi.
I capelli rosa della troia sembrano fluorescenti, ero partita con l'intenzione di tirare un calcio a tutti ma ora che vedo chi sono non posso far a meno di stare un po' con loro, ognuno ha una sigaretta o una cartina, pochi hanno erba e droga, bah.
Tutti insistono sul fatto che io e Dylan dovessimo rimanere li, noi dopo tante scongiure accettiamo, un pomeriggio impegnativo, ci diamo appuntamento al giorno dopo, stesso posto, stessa ora, e se diventano la nostra compagnia?
Verso le 4:15 ripartiamo per casa, quando arrivo la macchina dei miei non c'è ancora, quando arrivano il mio cuore cerca di uscire dal petto a causa della paura per mio fratello, quando la porta si apre mamma entra con un'espressione molto arrabbiata, poco dopo papà, i diavoli dell'inferno, io sono vicino a mio fratello, lo aiuterò finché posso, la mamma inizia
"Allora signorino, cos'è questa storia?"
In mano tiene una busta bianca e tutti sappiamo di cosa si tratta, mio fratello ha lo sguardo basso.
"Senza tanti giri di parole, ora tu frequenterai un centro aiuto della città, non uscirai più e puoi dire ciao ciao alla Xbox"
L'espressione sul volto di mio fratello è indescrivibile.
"Mamma non essere così severa con lui" mi guarda malissimo.