Fierobecco atterrò nella radura tra gli applausi degli studenti rimasti a terra. Hagrid li aspettava sorridendo raggiante.

"Molto bravo Harry e molto bravo Fierobecco. Complimenti".

Mentre il mezzo gigante prendeva Harry Potter dalla schiena dell'Ippogrifo per metterlo a terra, Malfoy sbuffò stizzito e si distaccò dalla folla che ancora esultava per l'impresa del loro compagno.

"Ma per favore", disse avvicinandosi alla creatura alata, ignorando cosa Hagrid e Harry confabulavano tra loro. Spintonò un paio di ragazzi che gli ostacolavano il passaggio e, camminando a passo sostenuto, cominciò a  dire: "Tu non sei pericoloso, vero? Brutta bestiaccia".

"Malfoy", cercò di richiamarlo all'ordine Hagrid.

Fierobecco era ormai offeso e, siccome Draco non aveva rivolto a lui nessun saluto nè inchino, lo ritenne una minaccia. S'impennò aprendo le ali e restando ritto sulle zampe posteriori, mentre con una zampa anteriore colpì e graffiò il ragazzo, facendolo cadere a terra. Gli studenti fuggirono via gridando spaventati. Hagrid calmò la creatura alata dandole del cibo e si precipitò a prendersi cura di Malfoy.

Draco, apparentemente terrorizzato dall'evento, si riparava il volto con un braccio, dicendo: "Mi ha ucciso! Mi ha ucciso!"

"Calmati, è solo un graffio".

Malfoy non era del suo stesso parere e continuò a lamentare la sua uccisione. Una voce intervenne a suo favore, la voce dell'unica ragazza che non era scappata via.

"Hagrid, bisogna portarlo in infermeria", disse Hermione.

Il mezzo gigante sollevò Draco, seguendo quel consiglio, portando via il ragazzo dalla radura. 

"Tu e il tuo maledetto pollo me la pagherete", ansimò Malfoy tra un lamento e l'altro. 

Hermione lo guardò scomparire in lontananza e scosse la testa. Non poteva capacitarsi della reazione che Draco aveva avuto. Faceva tante scene solo per il gusto di recitare e mettersi sempre al centro dell'attenzione, oppure dentro di lui l'evento lo aveva scioccato veramente? Forse un briciolo di umanità lo possedeva anche Draco, forse tutte le sue arie di superiorità che assumeva continuamente erano in verità una maschera che usava per nascondere le debolezze del suo animo. 

Già altre volte aveva ostentato coraggio e freddezza e poi si era rivelato codardo e piagnucolone.

Sorrise al ricordo e scosse di nuovo la testa, poi si unì a Harry e Ron per andare a seguire la lezione successiva.