Scambio culturale
Il Calice di Fuoco era pronto per annunciare i nomi dei tre campioni che avrebbero partecipato al Torneo e nessuno della scuola parlava d'altro. Gli studenti di Hogwarts che si erano proposti non erano tanti, però era difficile indovinare chi sarebbe stato scelto. Alcuni provarono con la sfera di cristallo a vedere il volto del prescelto, mentre l'insegnante di Aritmanzia diede ai suoi studenti il compito di provare a calcolare le iniziali del futuro campione.
Hermione lo trovava assurdo.
Mentre scarabocchiava sul suo quaderno tutta una serie di numeri e calcoli, borbottava verso Sally: "Ma si può fare un compito più stupido? Che diavolo importa chi sarà la persona selezionata, l'importante è che sia in grado di arrivare fino in fondo a tutte le sfide!"
Sally la guardò con aria furbetta e rispose: "Siamo di pessimo umore o sbaglio?"
Hermione quasi ringhiò.
"E' chiaro che non è per il compito che sei un pochino alterata. Ti va di parlarne?"
"Non c'è una ragione specifica, è tutto quanto il complesso che mi innervosisce. Il Torneo sta per cominciare e tutti sanno quanto sia pericoloso, nessuno parla di altri argomenti e tutti vorrebbero essere i campioni anche se non sono maggiorenni; abbiamo ospiti internazionali che dovrebbero fare amicizia con noi per uno scambio culturale, ma alla fine pochissimi della nostra scuola interagiscono con loro; uno dei pochi che interagisce è Draco e la sua banda di squilibrati gli va appresso, sbavando dietro alle ragazze francesi..."
"Uh... siamo passati alla seconda fase allora?" Commentò Sally.
"Quale seconda fase?"
Entrambe tacquero perché la professoressa Mc Granitt, che quel giorno era di turno nella sala studio, passò nelle loro vicinanze, ma quando fu abbastanza lontana le due continuarono il loro discorso.
"Ci sono diverse fasi: la prima è l'innamoramento in cui non si riesce a fare a meno di pensare alla persona amata; la seconda è la gelosia e l'insicurezza di non piacere abbastanza; la terza è la riconciliazione e si cominciano ad accettare pregi e difetti reciproci; la quarta invece..."
"Oh, smettila!" La interruppe Hermione. "Non sono innamorata di Draco."
"Non ti servirà a niente mentire."
"Va bene, va bene, forse un pochino potrebbe anche piacermi, probabilmente... ma comunque ieri con Victor è andata bene e forse potrebbe anche darsi che decida di stare con lui invece che con Malfoy, il quale non mi fila neanche di striscio."
Victor Krum e un paio di amici si stavano avvicinando e poco dopo si accomodarono a qualche sedia di distanza dalle due ragazze.
"Ciao Hermone."
"Ciao Victor."
Non si dissero altro, ma si guardarono e si sorrisero.
Sally dette una gomitata all'amica: "Non mi fai presentare a quei suoi amici? Voglio anche io fare lo scambio culturale."
Hermione però non aveva tempo di considerarla, perché Draco, accompagnato da Tiger, Goile, Zabini e Parkinson, erano anche loro in piedi nel tentativo di trovare cinque posti vicini in cui sedersi e fare i compiti.
"Sbrighiamoci, non voglio stare qui tutto il pomeriggio!" Sbuffò Malfoy.
"Perché? Cosa hai da fare?" Domandò Zabini.
"Niente. Pensavo di andare a farmi un giro al lago."
"Vengo con te." Si offerse Pansy.
"Voglio stare da solo." Rispose gelidamente Draco.
"Perché vuoi stare da solo?" Chiese Tiger.
"Ho delle idee su cui riflettere e ho bisogno di stare in pace."
Mentre diceva quelle ultime parole, il Principe dei Serpeverde guardò verso Hermione e la ragazza lo fissò, colta dal sospetto che egli volesse lanciarle un messaggio subliminale. L'intensità del momento si interruppe con Goile che annunciava: "Laggiù ci sono cinque posti vuoti."
Naturalmente era vicino alle ragazze francesi.
Hermione si sentì ribollire dalla rabbia.
Prese Sally per mano e con lei si spostò vicino vicino ai bulgari.
"Lei è la mia amica Sally. Sally, loro sono Victor, Joseph e Karl."
Fecero tutti conoscenza tra loro e la ragazza dentro di sé si faceva grasse risate alla faccia di Draco.
Malfoy avrò pur approfondito la lingua francese, ma lei avrebbe imparato dalla A alla Z quella bulgara. E non si sarebbe risparmiata.
All'imbrunire, Hermione e Sally accompagnarono alla nave i tre ragazzi bulgari. Il vascello era stato messo in un angolino del lago e guardava dritto verso la scuola.
"Ci vediamo a cena. Chissà chi verrà scelto?"
"Chi lo sa? Stasera sarà interessante."
Si salutarono e le due ragazze inglesi tornarono verso il castello. Hermione in quel momento si ricordò che Draco aveva detto di voler andare al lago a meditare in pace su alcune faccende personali. Spaziò con lo sguardo e lo vide non molto lontano, che anche lui stava rientrando a scuola.
"Cosa vuoi fare?" Le chiese Sally.
"Meglio che vai. Rientro con lui."
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