Vederlo lì, mentre osservava l'oceano, mi fece provare una stretta al cuore.
Sembrava solo ieri il giorno in cui arrivò al Campo: un semidio come tutti gli altri alle porte del Campo Mezzosangue; sembrava un ragazzo come tanti, ma qualcosa in lui mi diceva che non mi sarei liberata di lui tanto facilmente.
Ancora pervasa dai ricordi, mi sentii afferrare da delle braccia familiari.
Gli cinsi il collo con le braccia.
<<Che fai, Annabeth?>> mi diede un delicato bacio sul naso.
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<Pensavo.>> gli sorrisi approfittandone per poterlo guardare e per potermi perdere nei suoi bellissimi occhi verdi.
<<A cosa?>> i nostri sguardi si incontrarono desiderando di rimanere così in eterno.
E con un lieve sussurro:<<Al giorno in cui ti ho incontrato, -dissi- al giorno in cui per la prima volta ho capito che con te la mia vita sarebbe cambiata drasticamente, al giorno in cui i nostri occhi si sono incontrati per la prima volta, al giorno in cui gli dèi mi hanno fatto il dono più bello della mia vita: te, Testa d'alghe.>>
Mi fece sedere sulla sabbia; in quel breve lasso di tempo non mi ero accorta che ci stessimo muovendo.
Si mise di fronte a me, prendendomi le mani nelle sue.
<<Annabeth, essere un semidio significa vivere una vita piena di difficoltà e di incertezze, che a volte può spaventare. Da quando sono arrivato al Campo, la mia vita è sempre stata sul ciglio del precipizio, ma sono sempre stato certo di una cosa: sei stata la prima ed unica ragazza che io abbia mai amato in vita mia. Mi hai insegnato cosa significa amare.>> guardavo Percy cercando di capire il perché mi stesse facendo quel discorso e perchè si fosse fermato proprio in quel momento. Quelle parole mi meravigliarono: Percy non faceva quei discorsi molto spesso. Se avesse continuato sarei scoppiata a piangere dalla felicità.
<<Vuoi sposarmi?>> quelle parole mi pietrificarono. Credetti di aver sbagliato a sentire ma la sua espressione rimase impassibile.
Il cuore batteva a mille: mi aveva veramente chiesto di sposarlo?
<<Sì.>> quella è la mia risposta.
Sul suo volto comparve un sorriso meraviglioso e mi baciò come non aveva mai fatto.