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Lasciò poco sicura la presa sulla leva e, dopo aver rivolto uno sguardo veloce alla sua sinistra, la strinse di nuovo e la mandò giù di colpo. Un semplice "clack" e si ritrovarono in mezzo al caos.
Subito Rey notò la moltitudine di Caccia TIE che sembravano passare davanti a loro come piccoli punti in lontananza, ne aveva visti e vissuti di scontri, ma ora era diverso, questo scontro lo era. -Ci hanno rilevato- Rey si affrettò ad alzare gli scudi, anche se con un po' di fatica.
-Non sei nelle condizioni di....-
-Lo so, ma senza un copilota che conosca la nave non c'è la faresti...è già tanto che tu sia al posto di comando.-
-Io so pilotare.-
Era buffo come certe conversazioni fossero venute fuori nel peggiore dei momenti, alcuni vascelli si erano avvicinati al Millenium Falcon, altri ancora stavano arrivando.
Ben azionò i propulsori e virò per schivare alcuni colpi.
Passarono lungo il fianco di una grande nave, assomigliava allo Star Destroyer, ma sembrava più grande e meno agevole nel muoversi, infatti molti colpi sparati dai vascelli della resistenza lo colpirono, ma non fecero grandi danni.
Un'esplosione in lontananza, navi che si incendiavano, altre che finivano sotto l'inevitabile fuoco nemico. Rey fu percorsa da brividi mentre si avvicinavano all'obiettivo, erano i suoi compagni dopo tutto, non poteva non pensare che fossero lì, a combattere.
-Ci siamo.- Ben alzò lo sguardo su Rey e le rivolse uno sguardo fiducioso. -lascio a te il comando.- dopo di che si alzò e lasciò la cabina di pilotaggio diretto verso le armi della nave, ma prima di sparire dalla sua visuale, Ben la guardò. Un semplice scambio di sguardi, era poco, ma, nonostante ci fosse tensione, entrambi sentivano qualcosa che li spingeva a continuare. Era come se con quello sguardo si stessero dicendo: so che hai paura, lo sento, ma io sono qui, io ci sono. Era questo che preoccupava in parte Rey, loro erano lì, in mezzo al caos e al fuoco nemico ed era tremendamente egoista che ora stesse solo pensando al fatto che lui fosse in pericolo, forse più di lei, e che la preoccupazione per i suoi compagni fosse messa in secondo piano se i suoi pensieri si soffermavano su ciò. Sentì come se uno dei fili che li teneva legati si tendesse quasi a spezzarsi mentre spariva dietro alle paratie fredde della nave.
Era strano, quasi insensato. Era passata dalla paura all'odio, a quella strana sensazione che ti porta a non poter far a meno di una persona. Ma qualcosa le stava sfuggendo, nonostante ora fossero lì, a combattere, sentiva ancora la costante presenza di un peso, restava lì a gravare su di loro e lei era inquieta nell'attesa che le cadesse addosso.
Quasi impossibilitata a muoversi, si spostò sulla sedia del pilota e appoggiò le mani sui comandi.

I primi bagliori rossi comparvero come scintille luminosi nella sera fredda e troppo silenziosa che circondava la base. Alcune navi da trasporto avevano lasciato il sistema un'ora prima che i sistemi di rilevamento rilevassero qualcosa. Per quanto Luke avesse insistito che Leia andasse via con esse, lei era stata ferma sulla propria decisione: sarebbe rimasta, doveva. Il fratello comprendeva bene i motivi, ma era pur sempre sua sorella, era suo dovere proteggerla, come d'altronde anche lei aveva tale obbligo.
Molti ufficiali erano di guardia all'esterno della base nonostante il gelo e i fiocchi ghiacciati che ricadevano senza sosta a terra. Erano in attesa.
Le trasmissioni erano continue, alcune si interrompevano a metà di una frase e tutti temevano ciò, perché il contatto non poteva più essere stabilito dopo, non ci sarebbe stata risposta.
I due droidi stavano in disparte, guardavano all'esterno dell'hangar. C-3PO, anche se non poteva fisicamente, cercava di esprimere almeno a parole la propria preoccupazione per ciò che stava succedendo, soffermandosi ogni tanto su qualche considerazione riguardante il generale. R2-D2 non era di molte parole, ma il droide dorato continuava a conversare senza darci peso.
Uno scoppio, nulla di più, un'eco lontano ed una scia di fumo. Era il secondo che vedeva, ma aveva avuto lo stesso effetto del primo: la fece sentire impotente ed indebolita. C-3PO si interruppe per osservare da lontano la nave che precipitava, constatando subito che ciò non migliorava di certo la loro posizione.
-Mi chiedo come stia il generale.- si rivolse al piccolo droide che gli stava di fianco -pensi che ci riusciremo anche sta volta ad uscirne interi?- il compagno emise qualche suono acuto per risposta.
-No R2, alcuni vascelli non sono ancora partiti, la squadra di Finn dovrebbe lasciare la base a momenti.-
Finì di parlare e si girò verso destra, ma rimase stupito nel non trovare il proprio compagno.
-Aspetta! Dove stai andando??- si mise a camminare velocemente, ma l'astrodroide si era già allontanato troppo, perciò constatò che la cosa migliore fosse restare fermi, dopo anni passati assieme a fuggire e partecipare a battaglie aveva imparato che la cosa migliore era lasciarlo fare.
Così ritornò verso le porte dell'hangar e guardò fuori.
Il tempo non era dei migliori, c'era vento, neve, gelo. Si chiese come facesse il generale a stare lì ferma in piedi, non aveva freddo? Come faceva a resistere nonostante il vento minacciasse di farla cadere ad ogni secondo che passava a resistere ad esso?

-Oh cielo! R2, cosa stai facendo!?-
Una nave stava per decollare, solo che tra tutte le altre questa presentava un particolare: un astrodroide blu e bianco che emetteva suoni striduli e fischi. C-3PO sapeva che aveva qualcosa in mente, ma che ora fosse su quel vascello gli sembrava un'idiozia, sempre pronto a rischiare, mai fermo...era sempre stato così.
-Tu aiuti? Di certo non me se finisci per esser colpito da un missile o da qualcos'altro.- disse in tono risoluto.
-Tranquillo 3PO, lo riporto intero alla base.- disse Jim mentre azionava i comandi e chiudeva lo sportello. Ciò non calmò del tutto il droide protocollare, ma fu rassicurato anche dall'amico, se R2 era convinto di tornare, sarebbe tornato, di ciò era sicuro.
Infine guardò le navi che si allontanavano, una dopo l'altra scomparvero nell'atmosfera congelata del pianeta prima di prendere quota e lasciare l'orbita, C-3PO li seguì per quanto poteva e dopo che anche l'ultimo vascello scomparì dalla sua visuale si girò e tornò alla sala comando.

-Rilevamento positivo, ci passeremo abbastanza vicini tra una ventina di secondi.-
Ben era concentrato sugli armanenti, ma sentì comunque e si preparò a far fuoco, non appena avvistò ed inquadrò il bersaglio fece fuoco.
Una serie di esplosioni si susseguirono, tracciando una scia di fuoco lungo il fianco della nave.
Gli scudi si erano abbassati e ora la nave era un bersaglio semplice, dei colpi mirati ai condotti principali sarebbero bastati.
-Rey- un semplice sussurro nell'aria piena di tensione che la circondava, si girò e non rimase stupita di non trovare nessuno.

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