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Drifted

Le prese la mano prima di adagiarla contro l'armadietto blu, gli occhi chiari la guardarono e quelli di Hayley si chiusero quando sentì le sue labbra piene. Potè sentire i sussulti tra le gente che li circondava, i loro respiri fermi mentre osservavano quella scena. In silenzio.

Strinse la camicia a quadri di Luke quando lo sentì allontanarsi leggermente.

-Ci vediamo dopo in cortile.-

Disse sussurrando prima di sfiorarle la guancia con la punta del naso. Lei annuì prima di sentire la pelle d'oca salirle sulle braccia quando si allontanò, inondandola di un freddo strano. Abbassò la testa quando si accorse di tutte le persone che la stavano guardando.

Stringendo il libro consumato di matematica si avviò alla sua classe. Alla fine, non si sentiva costretta a stare in compagnia di Luke, faceva la vittima solo perché non voleva ammettere che lui le piaceva. Forse non lo avrebbe mai scoperto davvero.

Appena si sedette al suo banco, vuoto per l'assenza di Ryan, sentì subito una risata dietro di lei.

-Hei, Cohen!-

Alzò lo sguardo verso il ragazzo che si stava avvicinando al suo banco, i capelli mori erano tirati su da del gel mentre gli occhi verdi si illuminarono di malizia. Rise.

Hayley poté vedere il viso di Crystal sopprimere una risata mentre il ragazzo moro avanzò ancora fino a sedersi sulla sedia di fianco a quella della ragazza spaventata. William.

Lei abbassò lo sguardo verso il suo libro giocando con un angolo di esso.

-È maleducato non guardare in faccia chi ti parla, lo sai? Piccola Cohen.-Ricevette una botta sulla testa mentre William premette le mani sul banco alzandosi per poi piegarsi su di lei con un altezza sovrastante.
Era in classe con lei da due anni ma non si erano mai rivolti la parola l'uno con l'altro, e ad Hayley era sempre andata bene così, quindi perché adesso William doveva darle fastidio?

-Stupida.-
Sputò prima di dare il 'buongiorno' al professore appena entrato. Lasciò il banco vicino a quello di Hayley colpendola sulla spalla.

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Si appoggiò alle mattonelle fredde del bagno e gemette in contrasto al calore che stava provando.

-Devi andartene.-

Riuscì a dire spostando la testa bionda da davanti, Crystal fece un verso in disapprovazione cercando di ritornare contro il petto del ragazzo.

-Lo so che lo vuoi Luke.- sussurró contro il suo collo -Hayley sarà anche carina, ma non soddisfa tutto di te, vero?.-

Luke sospirò e andò fuori di testa quando sentì la sua cintura tintinnare. Abbassó lo sguardo su quella testa bionda liscia come la seta. Due occhi scuri saettarono su di lui mentre la ragazza chiuse la porta facendola scattare. Quel suono così comune adesso sembrava così proibito. Sapeva di sbagliare, sapeva che avrebbe immaginato che gli occhi della ragazza davanti a lui sarebbero diventati da scuri ad azzurri e sapeva che le guance le si sarebbero riempite di leggere lentiggini, indefinite. Le mani che lo avrebbero toccato si sarebbero trasformate in piccole, fini e fredde.
Avrebbe immaginato Hayley in quel momento.

Si guardò il petto e l'ancora che luccicava gli sembró ancora più pesante, come una nave alla deriva, stava affogando. Come un Titanic portato giù da un ancora, pesante come un'amore mancato.

E tutti i motivi per cui doveva uscire da quel bagno si annullarono quando Crystal si aprì la camicia azzurra, lui non potè far altro che chiudere gli occhi e attirarla a se baciandola.

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Metteva velocemente un piede davanti all'altro mentre, ogni tanto, si guardava indietro per vedere se tra la gente c'era William. Le si chiuse la trachea quando se lo ritrovò ad un centimetro dal viso. Era apparso da dietro un angolo.

-Dove scappi?- rise.

Sussultò quando William la strinse per un braccio, lei cercò di avvicinarsi al corridoio opposto. C'era troppa gente.

-Lasciami stare.- sibilò stanca.

Lei cercó di avvicinarsi al bagno mentre il ragazzo dagli occhi verdi rideva divertito.

-Perchè? Mi sto divertendo così tanto.-

-Smettila.- Sputó -Fammi andare in bagno!-

Urlò cercando una scusa, almeno lì avrebbe potuto chiudersi dentro e sedersi su una tavoletta sporca fino alla fine della giornata. Vide il ragazzo guardare un punto oltre la sua spalle e sorridere soddisfatto, gli occhi chiari si illuminarono e si abbassò di poco per raggiungere l'orecchio di Hayley.

Lei tremò quando lo sentì dire:

-Ok, vai pure se vuoi. Crystal mi ha pagato 20$ per tenerti occupata tutta la mattina, scusami.-

Avrebbe dovuto capirlo dal tono di voce, lentamente si girò sentendo le mani di William accompagnarla per tutta la rotazione. Fissò la porta dei bagni maschili mentre un ragazzo biondo e spettinato la attraversó, aveva le mani contro al petto e lo sguardo su di esso cercando di chiudere un bottone della camicia.

Alzò lo sguardo e Hayley poté vedere stupore, tristezza e malinconia nei suoi occhi. Poco dopo, Luke fu affiancato da una ragazza, dallo stesso colore di capelli. Aveva le gote arrossate mentre il suo petto si alzava e si abbassava velocemente. Crystal la guardò, un sorriso soddisfatto premeva contro le sue labbra.

Hayley li guardó poi chiuse gli occhi.
Si sentì come una nave alla deriva.

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-Basta.-
dissi posando la penna sul tavolo.

-Perchè?- chiese lei innocentemente, come se avesse già raccontato questa storia altre volte in vita sua. Ma sapevo di essere la prima a scrivere su di lei.

-Non devi raccontarmi tutto per forza, questo pezzo posso anche inventarlo, non è un problema.- Risposi dandole un sorriso sincero.

Lei mi guardò attenta, cambiò posizione sulla sedia prima di unire le mani davanti alla sua bocca sottile.

-Ti sei mai innamorata?-
La sua domanda mi spiazzó. Restai zitta qualche minuto guardando la cucina che si reggeva intorno a me, l'odore di The era meno percettibile degli altri giorni.

-No, cioè, credo di no.- gesticolai confusa. Lei sorrise.

Presi la biro e me la passai contro il labbro inferiore, potei sentire la plastica masticata contro il labbro sgrepolato dal freddo.

-L'ho sentito dopo, penso.- chiusi gli occhi - Dopo che era finito tutto, quando pensi a quello che è stato e ti accorgi che quel dolore che credevi fosse amore, in realtà non lo era.-

Hayley sorrise ai miei occhi persi.

-Io mi sono innamorata, ma quando me ne accorsi era troppo tardi.- commentò al posto mio.

Annuii sovrappensiero.

Mi alzai sorridendo, facendo attenzione a non far strusciare le gambe di legno contro il pavimento.

-Così mi sentivo, come se fossi arrivata tardi, in ritardo al mio appuntamento con la sorte.- mi bloccò - Vorrei che lo scrivessi.-

Annuii.

-Ora vado, ci vediamo domani.- dissi salutandola mentre chiudevo la porta dietro di me.

Percorsi il vialetto mentre mi stringevo nel mio cappotto.

-Hei!-

Sobbalzai in un urlo, mi portai una mano sul petto guardando il ragazzo seduto sul marciapiede.

-Dio mio!- sospirai -Mi hai spaventata!-

Lo vidi ridere prima di azarsi e mostrarsi in tutta la sua bellezza. I lampioni di Londra non facevano che risaltare la sua pelle pallida e la sua altezza sovrastante.

-Ma che concidenza.- Sospirò Tristan, prima di raggiungermi.

-Già,- risi - eri seduto proprio sul marciapiede davanti alla casa dove sapevi sarei stata. Penso sia il destino.-

Dissi sarcasticamente iniziando a camminare. Sentì i passi di Tristan seguirmi e arricciò il naso prima di mettersi le mani nelle tasche dei jeans stretti.

-Beccato.- sussurrò. Sorrisi.

-Allora,- si guardò intorno soffermandosi su qualche vetrina - cosa fai per vivere?-

La sua domanda mi fece fermare, alzai un sopracciglio.

-Perchè ti interessa?- domandai.

-Perchè non dovrebbe?- Sorrise quando mi vide arrendermi e alzare le spalle.

-Scrivo, te?- feci l'indifferente.

Alzò il mento in modo altezzoso prima di essere buttato giú da un anziana signora che lo accusò di averla colpita. "Non l'ho vista!" le disse veloce cercando di recuperare lo spazio tra di noi. Risi.

-Lo trovi divertente?- mi chiese. Annuii facendogli segno di andare avanti.

-Beh non volevo dirtelo così, -disse sospirando - ma stai parlando con la quasi piú famosa pop-star di questa città.-

Iniziai a ridere rumorusamente mettendomi una mano davanti alle labbra.

-Si, diciamo che dopo i One Direction sono il più famoso qui.- Commentò facendo strizzare le labbra tra di loro. Ridacchiai alla sua battuta.

-Quindi canti?- chiesi.

-Si, in piccoli locali, ma ci sto lavorando e mi piace quello che faccio. Te invece? Cosa scrivi?- non era imbarazzato.

-Storie.- risposi, ridacchió.

-Come 'storie'? Non è un po' banale?-

-Banali? Le storie? La bellezza della storie è che sono ovunque, in ogni angolo del mondo. Hanno solo bisogno di essere raccontate. Sai, io è tutta la vita che cerco la mia storia, e non mi fermerò finché non l'avrò trovata.-

Feci un piccolo sorriso e mi voltai verso Tristan, mi sfiorò il braccio e subito sentii le mie guance infuocarsi.

-Mi hai fatto cambiare idea, sono belle le storie se le racconti tu.- era rimasto sorpreso, mi fece piacere.

Gli tirai una pacca sulla spalla e la sua risata cristallina risuonò tra i corpi delle persone intorno a noi.

-Quindi è questo quello che stai facendo per la Signora Cohen?-

Chiese. Annuii.

-Ha una bella storia, e io voglio raccontarla.- spiegai.

-Sono curioso,- sussurrò - potresti raccontarmela davanti ad un caffè o comunque in un posto dove non rischio di essere investito o dove una vecchietta non può aggredirmi. Scegli tu.-

Scossi la testa divertita.

-Sei cosí sfacciato.- Commentai, lui alzò le spalle sorridendo.

-È un si?- chiese fermandosi. Era a sua agio in mia presenza.

-Si.- risposi.


NEWS

Ragazzi ho deciso,(Girano due carte stile Amici) sto leggendo varie storie inglesi in questo momento e ho chiesto ad alcune scrittrici il permesso di tradurne alcune. Stranamente mi hanno detto quasi tutte di si ahah, tornando a noi credo che quest'estate passerò un sacco di tempo a tradurre e vorrei pubblicare una di queste storie sui One Direction, è particolare e se ne vedono poche di questo genere. Mi piace molto e sono felice di tradurla.

Ma, ho detto che avrei scritto anche qualcosa su Justin e lo faró, la scriveró di mio pugno però.

Questo e tutto e pubblicherò un sacco di storie tradotte quando terminerò questa e (si spera) anche le mie altre storie.

In tanti me l'avete chiesto e NO, credo proprio che non ci sarà un sequel di Disconnect. Le possibilità che ne nasca uno sono davvero molto scarse essendo la prima a cui non piacciono i sequel. Protebbero esserci dei missing-moment ma non prometto niente.

Vorrei solo dirvi: Quanto cavolo é bella la frase sulle storie? Quando l'ho sentita su Sky Atlantic mi sono sciolta. Andatela a vedere! Fa molto più scena ascoltata.

Lo so che tanto mo riempirete di insulti per Crystal ma, hei, posso sopportarlo. Credo.

Domani torno a scuola e questi 8 giorni saranno i più lunghi. Santo cielo.

Sa vado, nel prossimo capitolo metteró delle pubblicità e, ragazze, ho letto TUTTE le storie che mi avete detto di leggere ahah questi giorni a casa li ho passati praticamente ogni secondo su wattpad mentre mi soffiavo il naso.

Ora vi lascio.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Vi adoro.

Alla prossima.

ciao ciao

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