La musica
Questo è un tema che ho fatto pochi giorni fa in classe. Spero vi piaccia.
Traccia: La musica, diceva Aristotele (filosofo greco del IV secolo a.C.) non va praticata per un unico tipo di beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, perché può servire per l'educazione, per curare la catarsi, e in terzo luogo per la ricreazione, il sollievo e per il riposo dallo sforzo. Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della musica nella società contemporanea. Se lo ritiene opportuno, può fare riferimento anche a sue personali esperienze di pratica e/o di ascolto musicale.
Tema:
La musica è un insieme di suoni disposti in un particolare ordine. Essa può far provare dei sentimenti tanto all'autore quanto all'ascoltatore; emozioni come felicità, tristezza, rabbia, angoscia, inquietudine, calma o serenità possono variare durante una canzone.
Di recente, ho fatto personalmente alcune ricerche sulla quarta sinfonia di Beethoven, scoprendo che la natura allegra, quasi vivace unità all'alternanza di note così diverse tra loro nel primo tempo, dia come risultato il sentimento dell'angoscia che sale, arrivando al culmine, e scende pian piano nel secondo tempo fino a raggiungere la calma e un senso di pace interiore.
La musica nel corso del tempo è variata molto, dando vita a diversi generi, come pop, country, jazz, rap etc. Alcuni di questi generi presentano, oltre alla melodia, anche le parole quindi si parla di canzoni. Le canzoni esprimono esperienze di vita dell'autore o di terzi, da cui egli ha preso ispirazione. Chiunque ascolti le canzoni contemporanee ha la possibilità di medesimarsi in una vicenda, come succede a chi legge un libro.
Molta della musica commerciale viene usata come colonna sonora di film o pubblicità, dando vita ai cosiddetti tormentoni. Sono ritornelli o parti di determinate canzoni che risuonano nelle orecchie, tormentando per l'appunto una persona. Nei film, solitamente durante i momenti di suspense, vengono riprodotti alcuni suoni che facilitano gli spettatori a provare determinati emozioni.
Qualche anno fa, usavo la musica come sfogo personale: indossavo le cuffie, facevo partire la mia canzone preferita, chiudevo gli occhi e ascoltavo. Mi faceva rilassare. Adesso, raramente la uso per questo scopo, oltre a farmi calmare, mi fa svuotare la mente dai troppi pensieri che vi circolano.
I bambini non capiscono il vero significato della musica, la usano come gioco; gli adolescenti ne fanno diversi usi, come sfogo personale , come momento creativo, etc.; gli adulti, invece, la comprendono appieno, utilizzandola per gli scopi che ho citato prima (far provare delle emozioni, fare immedesimare l'ascoltatore).
La musica, però, comporta anche dei rischi. Ci sono degli studi che confermano che alcune determinate melodie o frequenze possono ipnotizzare una persona, o crearle dei disturbi neurologici momentanei.
Un altro rischio è il rumore: ascoltando la musica ad altissimo volume si possono incorrere in gravi problemi di udito. Bisogna perciò, fare attenzione a che tipo di musica si ascolta e soprattutto a quale volume.
Solitamente, consiglio di ascoltare la musica classica o la musica della natura. Come ci insegna Leopardi, anche la natura ha la propria musica, basti pensare al canto degli uccellini in primavera, allo scrosciare dell'acqua di un ruscello, al fruscio che il vento provoca tra le foglie. Persino il deserto, che apparentemente non produce musica, ha il suo suono: il rumore del silenzio.
Se siete arrivati fin qui, significa che non siete morti dalla noia, e vi ringrazio per aver dedicato i vostri preziosi minuti a questa lettura.
Purtroppo per me, ho preso 6,3 su 10 in questo compito, ma non mi importa. È già tanto che ho preso un 6 ad un tema con la mia prof 😅
Love you
Cassi💋
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