"Ed ora permettetemi l'ultima esibizione della serata" annuncia splendente: i suoi occhi verdi non sono mai stati lucenti come stasera.
Renato si piazza al centro della stanza, esattamente di fronte a me e prendendo fiato...

"Se non avessi più te
Meglio morire
Perché questo silenzio
Che nasce intorno a me
Se manchi tu, mi fai sentire
Solo come un fiume che va'
Verso la fine"

Si avvicina cantando e sorridendo sfrontatamente e mi tende la mano.
Mi sta prendendo in giro: mi sta nuovamente confessando cosa prova per me mettendola sul piano dello sfottere, glielo leggo in quegli occhi che non hanno mai avuto segreti per me.
Sorridendo, accetto la provocazione e stringo la sua mano.
Le sue mani scendono sui fianchi e mi stringono a se, mentre le mie braccia circondano il suo collo.

"Questo devi sapere
Da queste mie parole
Puoi capire
Quanto ti amo
Ti amo
Per sempre
Come nessuno al mondo
Ho amato mai
Ed io lo so
Che non mi lascerai
No non puoi
Io posso darti
Solo l'amore
Posso amarti per sempre
Ma come il fiume che va'
Io troverei la fine
Se non avessi più te"

Stregata. Completamente.
La sua voce calda e sensuale, le sue mani sui fianchi, la sua sfrontatezza.
Basta così poco a farmi sentire viva?
I nostri occhi sono incollati l'uno addosso all'altra mentre le sue mani mi stringono forti come ad impedire una possibile fuga.
Ma non sa che in questo momento non c'è altro posto in cui vorrei stare se non nelle sue braccia.

"Ehi, mi senti?" domanda Chiara strattonandomi

"Eh?"

Ritorno bruscamente alla realtà.

"C'è Miriam via Skype per te"

"Che vuole ancora quella?" sbotto sbuffando

"Di che che è una cosa urgente e importante. Il computer e' sulla scrivania in camera mia"

Roteo gli occhi infastidita per essere stata disturbata in un momento così intenso e delicato e Renato lo capisce subito.
"Ti aspetto più tardi" sussurra velocemente all'orecchia.

Oh merda. Ma cosa sto facendo? Mi sto rovinando con le mie stesse  mani. Ora penserà che mi sia di nuovo innamorata e...
Oh Cristo Santo, Desiree'!

"Desy?" chiede Chiara perplessa

"Oh sì. Vado"

Raggiungo rapidamente la camera e chiudo la porta dietro di me. Preso un bel respiro, mi avvicino alla scrivania.
Sullo schermo del computer, Miriam appare tesa come una corda di violino.

"Ciao Desy"

"Ciao" rispondo freddamente

"Immagino tu sia ancora arrabbiata per oggi"

"Non dovrei esserlo? Dammi un motivo"

Miriam gioca nervosamente con le dita.

"Vengo in pace. Ti chiedo scusa, ho esagerato, ma il fatto è che vedendoti insieme a Renato..."

"Si, so cosa hai pensato" interrompo bruscamente " non c'è bisogno di ripeterlo"

"Mi spiace moltissimo, Desy. Mi sono alterata anche perché vorrei essere io con te al posto suo: stare qua per me significa non interessarmi ai tuoi problemi, mi sento inutile"

Mi scappa un sorriso. Come faccio ad essere arrabbiata con mia sorella?
Da quando ci siamo riavvicinate ho scoperto una roccia a cui aggrapparsi quando le cose vanno male.
Lei è l'unica persona che so con certezza di non perdere mai.

"La tua coscienza è talmente sporca da farti fare queste confessioni?" Chiedo divertita.
Miriam mi lancia un'occhiata ironica, che sancisce la pace fatta.
"Sei una iena. Ma sono felice che tu sia ritornata esattamente così"

"Merito di Renato ed Andrea: oggi abbiamo dato spettacolo cantando per strada e abbiamo riscosso anche un discreto successo"

"La solita malata di protagonismo" sospira divertita, ma improvvisamente ritorna ad essere seria: "senti, non ti ho chiamata solo per scusarmi ma per avvisarti"

"Qualcuno di noi sta male?"

"No, qui stiamo tutti bene: mamma e papà non vedono l'ora di riabbracciarti, Paolo è un ragazzo fantastico e tra noi va a meraviglia, Anto e Gionny..."

"Miriam, che succede?" interrompo impaziente

"Stefano e' partito per San Francisco" confessa infine "ed è intenzionato a trovarti".