Capitolo 23 Epilogo
"Desy!!! Ci sono i tuoi via Skype!" urla Giovanni
"Mamma e papà ti tengono sotto controllo, eh?" punzecchia Andrea ridacchiando
"Ogni tanto si ricordano che hanno una figlia americana" replico alzandomi dalle gambe di Renato
"E datti una sistemata, altrimenti pensano che sia finita in un manicomio" suggerisce Chiara lanciando un'occhiata a quel che resta del mio chignon dopo il passaggio delle mani di Renato.
Rapidamente riordino i capelli alla loro capigliatura iniziale e afferro il portatile trasportandolo nella mia stanza.
Chiusa la porta e seduta alla scrivania, accetto la chiamata: sullo sfondo, compaiono mamma, papà, Gionny e Miriam.
"Ciao Mamma, ciao papà! Finalmente siete entrati a far parte del mondo tecnologico!"
"Ignorerò questo tuo sarcasmo" replica mamma "Non dovrei dirtelo, ma sono felice che sia ritornato"
Papà annuisce soddisfatto.
"Sei splendida Desy. Stai tornando ad essere la mia bambina"
"Più o meno, pà" rettifico sorridendo "il morale è decisamente migliorato ma, diciamo, che mi sono resa conto che il mio comportamento turbolento faceva soffrire le persone anzichè farle divertire e mi sono data una calmata: sono quasi una ragazza civile, ormai"
"Svengo. Emilio, sorreggimi"
"Mamma ti prego" supplico ironicamente
"E dimmi un pò: cosa farebbe questa ragazza quasi civile rispetto alla ragazza selvaggia che conosco?"
"Be, in primis ho chiuso con la vita frenetica della discoteca: una volta al mese è più che sufficiente; in secondo luogo mi sono riproposta di non prendere più in giro la gente con la mia sfrontatezza, ma doserò il mio sarcasmo pungente; in terzo luogo non parlerò più come uno scaricatore di porto norvegese e per finire prometto solennemente di non uscire troppo spesso dagli schemi solo per il gusto di infrangere le regole"
"Che cavolo ti sei fumata?" domanda Gionny incredulo "Non ci credo"
"Parli proprio tu, che per un anno hai avuto una relazione clandestina? Gionny, se sei uscito allo scoperto con Antonella, io posso diventare una ragazza per bene!" rimprovero divertita
"Non mi inganni con i tuoi trucchetti psicologici: per dimostrarmi che quello che dici è vero, devi tornare a casa. Solo così posso essere sicuro"
"Ma non hai sentito quello che ha detto?" chiede mamma "Ha detto quasi civile. Non tornerà a casa finchè non lo sarà del tutto"
"E se poi ti manca la vecchia Desy?"
"Non dire stronzate, Gionatan"
"Mamma!" esclama sorpresa Miriam.
Papà scuote la testa portandosi una mano alla fronte per massaggiarla, mamma e Gionny continuano a battibeccare tra di loro e Miriam cerca di riportare la quiete in famiglia. Per quanto riguarda me, scoppio a ridere di fronte a tutto quel putiferio.
Non avrei mai pensato di ammetterlo, ma la mia turbolenta famiglia mi manca.
"Sono felice che tu approvi la mia permanenza qui in America, mamma, perchè non ho ancora intenzione di tornare"
"Ah sì? C'è ancora qualcos'altro su cui riflettere?" chiede papà
"Riflettere no. Ma ho bisogno di recuperare del tempo perduto"
"Tempo perduto con chi barra che cosa?" chiede Gionny.
La porta di camera si apre. Mi giro verso Renato che si affianca a me.
"Tempo perduto con me, Gionny. E attenzione, non tempo perduto PER me"
Le facce sorprese dei miei e di Gionny sono sensazionali. Non c'era modo migliore per dar loro la notizia.
Oddio, non è che dire a mamma e papà via Skype che la figlia turbolenta si sia data una calmata grazie a Renato sia il modo migliore. Avrei preferito dirglielo di persona, chiaro, Ma che l'abbia detto lui, è stato fantastico.
Lo guardo felice con mai. La sua improvvisazione non ha fatto altro che farmelo amare ancora di più.
"Che piacevole sorpresa!" esclama papà
"è sempre bello vederti, Renato" prosegue mamma
"Vale anche per me. Spero non sia un problema se porto la mia fidanzata a fare un viaggio per la West Coast prima che ritorni da voi"
"La tua fidanzata?" domanda Gionny sconvolto.
"Sì, la mia fidanzata" ripete Renato.
Mamma, papà e Gionny rimangono sbigottiti, mentre Miriam sorride compiaciuta.
"Fammi capire bene: ti sei veramente fidanzato con Desireè? L'ingestibile Desireè? Proprio tu, un bravissimo ragazzo?"
"Sì Angelica. Ci siamo incontrati casualmente..."
"Si, casualmente, assolutamente"
"Gionny" lo riprendo sorridendo
"...qui a San Francisco e, passando del tempo insieme, ci siamo innamorati" conferma Renato mentre passa un braccio sulle mie spalle.
Poi schiaccia l'occhio.
"Questo mi fa molto piacere, ragazzo mio: mi sei sempre piaciuto, hai la testa sulle spalle e non ti fai mettere i piedi in testa. Sei perfetto per Desy, non poteva scegliere meglio"
"Oh ragazzi, sono felice per voi. Ero terrorizzata all'idea di ritrovarmi in casa Desireè ancora per molto tempo a causa del suo caratteraccio. E dimmi... sei per caso tu l'autore di questo cambiamento?"
"Questo non te lo dico, mamma" rispondo prontamente
"Renello" tuona Gionny "stai attento a come tratti la mia Desy perchè altrimenti ti faccio fuori"
"Tranquillo Gianni e pinotto, ho imparato a convivere con te e vuoi che non ci riesca con il tuo alter ego?"
"E comunque, mio prode cavaliere" cinguetto in direzione di mio fratello "sei sempre tu l'uomo della mia vita, ma capirai anche tu che certe cose con te non le posso proprio fare, intendi?"
"Desireè!" strilla mamma arrossendo di vergogna
"Sì, sei la mia solita bambina" conferma papà compiaciuto.
"Ora devo lasciarvi: devo ancora finire i bagagli, partiamo tra poco. Ma vi farò avere mie notizie e Gionny... non essere troppo geloso... sai che ti amo"
"Ok, d'accordo" concorda sorridendo.
Spengo la chiamata e mi alzo ad abbracciare Renato.
"Non sei arrabbiata perchè ho detto ai tuoi di noi?" chiede dolcemente
"No, anzi: è stata una buona idea. E grazie per avermi coperto le spalle con la storia dell'incontro casuale"
"Quella serviva per pararmi il culo, veramente" ammette scoppiando a ridere "Pensi che Gionny mi ammazzerà al nostro rientro?"
"Glielo impediro' minacciandolo di dire alcune cose ad Antonella" rispondo ridacchiando
Renato alza un sopracciglio.
"Ma non hai appena detto ai tuoi che sei una persona civile?"
"Ho detto quasi" rettifico ridendo "E poi so che a te piaccio così!".
Gli butto le braccia al collo e lo bacio.
In tutta questa storia sono maturata parecchio: ho finalmente realizzato che la mia felicità viene prima di tutto e di tutti; ho capito chi è mio amico e chi non ci ha pensato nemmeno un minuto a ferirmi; ho riscoperto la mia famiglia e mi sono resa conto che non è poi così male: nonostante avessi un carattere difficile, mi hanno sempre amata per quello che sono, anche se ho passato il mio tempo a fare la guerra con loro.
Ma soprattutto, ho ritrovato Renato che, nonostante il tempo passato, mi ha sempre amata veramente e mi ha resa una persona migliore.
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