Capitolo 17
"Voi... Voi qui?" domando con un fil di voce misto stupore barra incazzatura.
Mi volto incazzata come una iena verso Ste: "Le cose non sono cambiate a quanto vedo: ti fai sempre prendere per il culo da queste due!"
"No, lui non c'entra nulla"'rettifica Gery "la verità è che noi siamo qui da due giorni e non abbiamo avuto il coraggio di venire da te"
"Per questo, quando Stefano mi ha detto che sarebbe venuto qui, Gery ed io abbiamo organizzato di uscire insieme a voi: gliel'ho dato io l'indirizzo a Ste" spiega Emma.
Le fisso entrambe negli occhi con assoluta diffidenza.
"E avete avuto pure la presunzione di sapere che avrei accettato il suo invito ad uscire. Complimenti, avete raggiunto un altro pregio alla vostra lista" sputo velenosa
"Desy... Ci manchi" sbotta Gery "in questi tre mesi abbiamo capito quanto siamo state stronze nei tuoi confronti"
"Vi manco perché siete rimaste da sole"
"No, ci manchi perché sei tu, degli altri non ce ne frega nulla. Sei la nostra migliore amica dai tempi dell'asilo!" replica Emma
"E meno male, perché se ci conoscessimo da poco chissà cosa mi combinavate".
Sono uscita con Ste per capire cosa voglio veramente e mi ritrovo con il gatto e la volpe nel miglior locale di San Francisco.
Cosa si aspettavano da me? Che le accogliessi con un abbraccio e che dicessi che mi sono mancate una cifra ammettendo che ho un carattere di merda?
Povere illuse.
Non sanno nemmeno quello che le aspetta.
"Vai a farti un giro" ordino lapidaria a Ste fulminandolo con lo sguardo ed ubbidisce spostandosi verso la vetrata con l'aria a cane bastonato.
mi rivolto verso Emma e Gery.
"Datemi una buona motivazione per cui dovrei perdonarvi" ordino incrociando le braccia e le osservo in attesa delle loro giustificazioni
È Gery che prende la parola: "Perché abbiamo capito che con i sentimenti delle persone non si gioca. Ora so anche io cosa significa avere il cuore spezzato, anche se nessuno ha cospirato contro di me. L'unico ragazzo che amavo e che amo tutt'ora mi ha scaricata per colpa della nostra stronzata e in più ho perso una delle mie migliori amiche. Siamo pari, Desy"
La sua voce è rotta dalle lacrime e gli occhi sono lucidi.
Con nonchalance butto i capelli all'indietro e sposto lo sguardo su un'Emma imbarazzata e dispiaciuta.
"Perché... Perché un'amica come te non la trovo più: mi sai capire senza parlare, mi sei sempre stata vicina nel bene e nel male senza mai aspettarti mai nulla in cambio, mi hai sempre dato tutto senza risparmiarti.
Mi hai anche mentito ma l'hai sempre fatto per un valido motivo, mai per ferirmi; mi hai sempre difesa in pubblico, sempre. Anche quando avevo torto. Ma in privato mi cazziavi facendomi riflettere. Sei più di un'amica: sei una sorella"
Conosco Gery ed Emma da sempre e posso essere assolutamente certa del loro sincero pentimento e non solo per le loro espressioni dispiaciute stampate sul loro volto - anche se basterebbero solo quelle visto che non conoscono il verbo pentimento - ma per quelle parole uscite fluenti come un ruscello: Gery, abituata a spezzare cuori, per la prima volta si è trovata nella situazione opposta scoprendo come ci si sente; Emma, che ha sempre dato per scontato l'amicizia, ha capito che se tiri troppo la corda anche la persona che credevi rimanesse per sempre al tuo fianco può lasciarti sola, nonostante sia riluttante a farlo.
Come lo so?
Perché sono esattamente come loro.
Ma da stasera si cambia.
"Sono felice che abbiate capito che quello che avete combinato sia stata una cagata mega galattica. Che vi serva da lezione in futuro"
"Allora... Amiche come prima?" chiede speranzosa Emma
"No" rispondo seccamente spegnendo il suo entusiasmo.
"Apprezzo la vostra sincerità, ma niente tra noi e' sistemato e mai si sistemerà".
Il viso di Gery si contrae in un'espressione iraconda, ma se crede di intimorirmi, si sbaglia di grosso. Sostengo il suo sguardo duro senza scompormi.
"Ora stai esagerando" tuona adirata "siamo venute fino qui, ti abbiamo chiesto scusa e siamo state sincere. Cosa cazzo pretendi da noi?"
"Nulla. Anzi: voi avete fatto molto di più di quello che hai detto" spiego serenamente "mi avete aperto gli occhi: con le vostre scuse ho capito che razza di persone siamo.
Persone di merda.
Abbiamo fatto soffrire molte persone col nostro comportamento strafottente: ci siamo prese la libertà di prenderci gioco di loro convinte che avrebbero perdonato tutte le nostre stronzate, dando per scontato che nonostante tutto rimanessero per sempre al nostro fianco, curandoci solo di noi stesse e mai per loro.
Vi ringrazio per avermi fatto capire questo. Ed ho deciso di voltare pagina e di essere una persona migliore, sperando di essere ancora in tempo. E se questo significa perdervi... Be, vi auguro buona fortuna per tutto"
Le espressioni spiazzate di quelle che erano le mie amiche confermano che quello che ho appena detto è vero.
Emma, riprendendosi, mi lancia uno sguardo sprezzante.
"E' stato un viaggio inutile" osserva duramente "mi hai deluso Desiree'. Profondamente"
"Non c'è più nulla da dire, se non che te ne pentirai di quello che hai detto. Ma non ci troverai ad aspettarti, ricordatelo bene"
"E esattamente questo l'intento" replico sorridendo soddisfatta
"Vai a farti fottere, stronza!" conclude Gery fuori di se' e, prendendo la mano di Emma, se ne va fuori dal locale.
E dalla mia vita.
Una sensazione di libertà e di serenità s'impossessa di me e assaporo il momento chiudendo gli occhi.
È stata una notte magnifica e non solo per quanto riguarda la sera tranquilla e tiepida dell'autunno californiano.
Lo è stata perché mi sono resa conto di quanto sia stata egoista, strafottente e cieca per tutto questo tempo: quelle che credevo le mie amiche in realtà mi influenzavano negativamente facendomi commettere molti errori.
E se è servito tutto il disastro per capirlo, Be, allora qualcosa di buono ha fatto.
Mi volto verso Ste, davanti alla vista del Finacial District, in attesa di una mia frase, di un mio gesto.
Gli sorrido.
Ora so veramente quello che voglio.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro