Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Oscurità

I giorni passarono lenti tra nuove teorie e spionaggi. Sentivo ancora sulle spalle il peso delle feste passate a lavorare.
Nemmeno per Capodanno ci eravamo concessi una pausa, Mello era stato categorico in merito.
Io non facevo altro che fare avanti e indietro tra lui e Matt. Non si staccavano mai dai monitor ed io ero l'unica che riusciva a convincerli a riposare un po' o a mangiare qualcosa.
Il rosso era un fascio di nervi e non faceva altro che fumare sigarette, quasi il doppio rispetto a prima, mentre Mello si era molto chiuso in se stesso. Sembrava quasi non notare la mia presenza al suo fianco.
Dal canto mio avevo la testa che mi girava per tutte le informazioni che ci erano arrivate un po' dalla nostre indagini e un po' da Halle, che ancora continuava a passarci informazioni. Near doveva esserne sicuramente al corrente, ma a noi andava bene fintanto fossimo riusciti a ricavarne informazioni utili.
Non era il momento di fare gli schizzinosi. Near poteva contare su tutto il materiale del caro vecchio L, mentre noi potevamo basarci su ben molto poco.
Sospirai fissando dapprima il calendario, che segnava il 17 gennaio, e poi la schiena di Mello fasciata da uno dei suoi inseparabili gilet di pelle. Era a pochi metri da me praticamente per quasi tutto il giorno, eppure io lo sentivo così distante. Questo caso lo stava davvero consumando.
In genere me ne stavo in disparte aspettando un segnale da parte sua che non arrivava mai, ma quel giorno la nostalgia di lui era davvero troppa per soffocarla. Mi mancavano tantissimo i giorni spensierati che passavo con lui e Matt, quando ancora vivevamo nell'innocenza e nella tranquillità.
La Wammy's House, così come tutti i visi che la caratterizzavano, sembrava un ricordo così pallido e lontano. Stentavo a credere di essere davvero vissuta lì per tutti quegli anni.
Adesso era solo una scia sbiadita dalle intemperie e dal peso di tutto quello che era successo, nonostante l'avessi lasciata da meno di un anno. Eppure dentro di me riecheggiava ancora il suono di tutte quelle risate e se chiudevo gli occhi riuscivo ancora a vedere il cartonato con la chitarra elettrica, appeso fuori la vecchia stanza di Matt e Mello. Mi sembrava passato un giorno da quel primo bacio su quel balcone, eppure allo stesso tempo sembrava un momento appartenente ad un'altra vita.
Era tutto così strano e malinconico.
Ormai passavo i miei giorni a fissare la schiena di Mello o occasionalmente di Matt, dandogli a volte il cambio. Per il resto guardavo i notiziari, segnandomi ogni parola di Kiyomi Takada... la nuova portavoce di Kira.
Lei adesso era un'altra dei nostri bersagli e insieme a lei anche un uomo che sembrava ricoprire attualmente il posto di Light Yagami. Non era stato difficile arrivare a lui dai discorsi di Misa Amane, che ne parlava sempre come del suo fidanzato. Ormai era chiaro che un tempo era lei il secondo Kira e Light Yagami il ragazzo che ci toglieva il sonno. Sia Near che Mello erano abbastanza convinti della cosa, ma mancava qualcosa. Mancava quella tessera capace di completare il quadro, mancava una prova decisiva a suo carico.
Bisognava metterlo allo scoperto.
Adesso con l'entrata in scena di Kiyomi Takada e Teru Mikami, il potenziale nuovo Kira, poteva essere più facile scoprire qualcosa. Con più persone in gioco c'erano più fonti da cui accingere informazioni e più possibilità di un passo falso. Era difficile gestire un gioco con tutte quelle persone, anche per uno scaltro come il vero Kira.
Aspettavamo solo un passo falso.
Sospirai nostalgica continuando a fissare il bellissimo corpo di Mello, faticando a reprimere l'impulso di avvicinarmi a lui.
Perché ci stavamo facendo così tanto del male?
Perché lui doveva ignorarmi così?
Raccolsi un po' di coraggio e mi avvicinai a lui in punta di piedi. Temevo un altro rifiuto da parte sua come nei giorni precedenti.
Non era la prima volta che cercavo di approcciarmi a lui, ottenendo in risposta solo parole aggressive. Continuava a ripetermi di lasciarlo lavorare e di non scocciarlo, ma per quanto ci provassi davvero non riuscivo a stare nella stessa stanza con lui senza soffocare dal bisogno di averlo veramente accanto.
Mi fermai a qualche centimetro da lui e mi accostai alla sua figura, poggiando la mia testa sulla sua spalla destra e attorcigliando le mie braccia attorno al suo busto.
Mello borbottò qualcosa che non riuscii ad afferrare, ma non mi lasciai scoraggiare e rafforzai la presa.
-Ti scongiuro. Non allontanarmi di nuovo- gli sussurrai con un filo di voce. Non riuscii a trattenere quel timbro carico di sofferenza che caratterizzava i momenti in cui ero davvero triste e lui si irrigidì leggermente percependolo. Il suo corpo era caldo e confortevole come sempre e non fu difficile per me aggrapparmi a lui come se ne dipendesse la mia stessa vita.
-Mi manchi, Mello. Anche se passiamo la maggior parte della giornata insieme tu mi manchi davvero.-
Non volevo piangere, davvero non volevo... ma fu più forte di me. Stavo cercando di buttare fuori tutto lo stress accumulato e tutta la paura che provavo. Quello dove ci eravamo messi dentro era un gioco pericoloso e non potevi mai dare nulla per scontato quando potevi morire semplicemente con il tuo nome scritto su un quaderno.
Il ragazzo si irrigidì ancora di più quando le mie lacrime iniziarono a cadere sulla sua spalla scoperta.
Sì girò lentamente verso di me ed io mi distaccai un po' per consentirgli più margine di movimento. I suoi incredibili occhi si puntarono nei miei ed io sussultai.
Da quanto tempo non mi guardava in quel modo così diretto?
E cos'era tutto quel dolore nei suoi occhi?
-Detesto vederti piangere- disse lui, pronunciando quelle parole con un tono di voce indecifrabile. Non riuscivo a capire se fosse un rimprovero o piuttosto una supplica.
Le sue agili dita corsero velocemente ai lati dei miei occhi e le percepii spazzarmi via le lacrime.
Posai a mia volta una delle mie mani sulla sua guancia, dal lato della cicatrice, e lui si lasciò leggermente andare a quel contatto. Quel gesto mi bastò per capire molte cose.
Anche lui era stressato e stremato. Doveva aver sofferto anche lui almeno quanto me.
Mello poteva dare l'idea di una persona disinteressata e fredda, ma la verità era che lui aveva molto da offrire se ti dimostravi abbastanza paziente. Lui non permetteva quasi a nessuno di entrare nella sua vita, ma se ci riuscivi era davvero meraviglioso.
Quel ragazzo sarebbe stato disposto a offrirti il mondo, seppur senza mai darti l'impressione di volerlo fare. Si nascondeva dietro alla maschera che per anni aveva indossato, ma se guardavi più da vicino potevi notare chiaramente tutte le incrinature.
Ogni crepa su quella maschera mostrava le sue insicurezze, che tanto disperatamente cercava di nascondere, e un'altra cosa più importante: la sua umanità.
Mello era vero, Mello era umano. E da questo punto di vista era sempre stato superiore a Near, solo che non l'aveva mai capito.
Sorrisi leggermente davanti al volto di quel ragazzo che senza nessuno sforzo era riuscito a stregarmi. Faticavo ad immaginarmi una vita senza di lui.
Lui e Matt erano una parte di me indispensabile, per loro ero disposta a tutto.
Il biondo ricambiava il mio sguardo con l'espressione di uno che, come me, stava formulando migliaia di pensieri nella propria mente. Mi ero spesso chiesta cosa pensasse davvero quella testa geniale, ma il più delle volte mi ero arresa senza ottenere risultati.
Quella volta invece il suo viso era trasparente e riuscii ad estrapolare qualche informazione dai suoi occhi. Potevo leggere in essi tutte le parole non dette e sorrisi di nuovo.
Le sue labbra adesso erano così vicine alle mie da provocarmi il classico fremito che la sua vicinanza mi causava ogni volta. Era sorprendente pensare a come, nonostante tutti quegli anni, le mie emozioni fossero rimaste pure e intense. I miei sentimenti per lui non avevano vacillato neanche una volta.
Avevo capito fin dal primo momento che non avrei mai amato nessuno come stavo amando Mello in quel momento. Lui sarebbe stato il primo e ultimo a poter decantare un simile potere su di me e mai avrei cambiato questa cosa.
Io amavo quel ragazzo con ogni singola fibra del mio essere. Che male c'era?
Quando la sua bocca si posò sulla mia, dopo tutti quei giorni di lontananza, quello che provai fu indescrivibile. La morbidezza delle sue labbra non era nemmeno paragonabile al più bello dei sogni, perché era migliore di qualsiasi altra cosa al mondo.
Le mie mani andarono dirette tra i suoi capelli e le sue sulle mie guance, intrappolandomi in una morsa nella quale sarei voluta rimanere per sempre.
Si staccò da me solo diversi minuti dopo.
-Ho deciso di dare una svolta a questo caso. Ci stavo pensando già da un po'.
Non faremo molti progressi fintanto resteremo qui con le mani in mano a fissare persone che non fanno assolutamente niente. È il momento di passare all'azione. Chiama Matt e digli di venire qui, immediatamente- mi disse lui, tracciando le mie labbra con un dito mentre parlava. Io ero stregata dal suo sguardo e dalla determinazione di quelle parole, per tale annuii fermamente pronta a fare quanto mi era stato chiesto.
Mello aveva in mente qualcosa ed io non sapevo a cosa ci avrebbe portati.
Di una cosa però ero certa: stava scendendo il buio sull'era delle menzogne e della paura. Ancora per poco i cattivi sarebbero riusciti a dormire sonni tranquilli.

TADAN
Buongiorno! Oggi mi è tornata l'ispirazione e sono riuscita a scrivere questo capitolo, sfrutterò questo moto di voglia di fare per cercare di scrivere i due capitoli che mi mancano prima della fine. Soffro davvero all'idea di dover lasciare questa storia per sempre, ma purtroppo ogni storia ha una fine.
Niente dura per sempre.
Forse la mia tristezza l'ho trasmessa con questo capitolo visto quanto è deprimente e.e
Detto questo vi saluto perché ho molto altro da fare. Spero di poter pubblicare il prossimo presto.

P.s. Tanti auguri, Mello...
Per me resterai sempre il numero uno...

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro