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Arcobaleno


-Mi raccomando, Red. Devi risolvere tutti gli esercizi per dopodomani- mi congedò Mr. Roger, mentre mi allontavano con un immenso plico di fogli pieni di calcoli improponibili. Sicuramente almeno otto ore di lavoro.
-Non mancherò di farlo. Arrivederci- risposi allontanandomi dall'aula.
La lezione privata di matematica durata ben 4 ore e mezza mi aveva distrutta e la giornata non era ancora finita. Lo stomaco aveva iniziato a brontolare due ore prima e non aveva ancora smesso, tanto che i miei piedi si stavano muovendo in automatico verso la mensa.
Arraffai un vassoio senza neanche guardarmi intorno e senza tanti complimenti iniziai a prendere le ciotole con il cibo che più mi interessava, riempiendolo come se non mangiassi da mesi.
-Vieni al nostro tavolo a mangiare- asserì Mello con tono autoritario, rubandomi da sotto le mani l'ultimo piatto di patatine fritte disponibili.
-No, grazie- risposi senza neanche guardarlo, indispettita dai suoi modi di porsi.
Cercai di sgusciare via rapidamente verso Kimiko e Linda che mi aspettavano poco più avanti, ma il ragazzo mi braccò mettendosi davanti a me.
-Vieni al nostro tavolo a mangiare- ripetè, questa volta con un tono meno duro guardandomi negli occhi.
Lo sapevo che non c'era romanticismo nella sua proposta, ma che fosse più che altro una proposta dettata dal suo enorme senso di possessività verso di me che cresceva sempre di più. Voleva che tutti capissero che gli appartenevo e che solo lui poteva avvalersi di un qualsiasi tipo di diritto verso di me. Mello era così.
Non mi sentivo più in grado di rifiutare e per tale mi lasciai guidare senza protestare verso il suo tavolo, lanciando uno sguardo di scuse alle mie amiche che mi guardavano con la bocca spalancata.
Mello non era un galantuomo né tantomeno un romantico quindi si limitò a buttarsi sulla sua sedia spostando quella destinata a me col piede come invito a sedermi.
Il tavolo era occupato anche da Matt, Enigma, Oliver e Pamela. Matt mi guardava sghignazzando, gli altri due ragazzi mangiavano indifferenti e Pamela mi guardava con una palese gelosia stampata in faccia.
Iniziai a mangiare la mia pasta senza badare al piede di Mello che toccava il mio e al suo sguardo malizioso.
Tutte quelle attenzioni mi destabilizzavano e non capivo perché si mostrasse possessivo su di me come mai aveva fatto con nessuno. Le sue storielle con qualche ragazza erano state frequenti negli ultimi mesi, ma generalmente nessuno lo aveva mai visto vicino a una ragazza come stava facendo con me.
La situazione sembrava divertirlo e mi fissò con un sorrisetto fastidioso per tutto il pranzo.
Passai il tempo a mangiare tutto quello che avevo nel vassoio chiacchierando con Matt del più e del meno.
Continuai tranquilla fino al dolce prima di sentire la sedia di Mello avvicinarsi di più alla mia. Evitai di voltarmi per non incrociare i suoi occhi sicuramente maliziosi e sobbalzai sentendo le sue labbra sfiorare il mio orecchio.
-Vieni da me dopo?- mi domandò con il tono suadente che usava quando voleva qualcosa.
-Dopo devo studiare- replicai coprendomi la bocca con la mano per non farmi leggere il labiale da Pamela che ci guardava interessata.
-Ti toccherà studiare in fretta allora- rispose con tono autoritario, costringendomi a voltarmi verso di lui. Lo guardai per qualche secondo scartare la sua tavoletta di cioccolata e il suono del primo morso risuonò nelle mie orecchie per un po'.
Come potevo dirgli di no? Non ne ero capace.
Sbuffai e quello decretò la vittoria di Mello che sorrise serafico, un sorriso che stonava con la sua personalità e mi affascinava nell'insieme.
Interpretai quel sorriso fintamente rassicurante come quello di un leone che si appresta a divorare la gazzella facendole credere di non volerle fare in realtà nessun male.

Ormai davanti a me non c'erano altro che una montagna di fogli pieni di calcoli strani e libri aperti in ogni dove. Mi lasciai andare sullo schienale concedendomi un sospiro di sollievo davanti l'ultimo esercizio dell'elenco e mi presi qualche secondo per contemplare la carcassa della biro blu che avevo scaricato a furia di scrivere, cancellare, scrivere e cancellare di nuovo.
Fare tutti quegli esercizi mi aveva messo fame tanto che, senza pensarci due volte, scartai un pacco di caramelle gommose. L'ultimo superstite dell'inaspettata busta regalo di Mello, abbandonata poco tempo prima fuori dalla mia porta.
Pescai quella più appetitosa e me la portai alle labbra socchiudendo gli occhi per quel piacere che solo il cibo poteva darmi.
Sarei rimasta lì per ore ad ingozzarmi di caramelle, ma il pensiero di Mello che mi aspettava nella sua camera probabilmente spazientito mi preoccupava non poco e per tale mi decisi a darmi una mossa. Dapprima raccattai gli oggetti sparsi per la stanza e poi mi apprestai a fare il minimo indispensabile per apparire presentabile. Cinque minuti dopo lasciai la stanza senza sapere cosa aspettarmi da quel ragazzo che mi stava scombussolando le giornate e mi trascinai agitata per il corridoio. I dubbi erano al pari solo della mia incredibile voglia di rivederlo, mi appuntai mentalmente di baciarlo alla prima occasione. Avvistai immediatamente il solito e familiare cartonato con la chitarra elettrica e senza pensarci troppo bussai lievemente per due volte.
-Avanti- disse Mello scocciato. Aprendo la porta notai dapprima Matt stravaccato sul letto con in mano il suo inseparabile GameBoy e poi Mello leggere annoiato un libro dalla copertina anonima, che posò immediatamente vedendomi.
-Ciao Red- disse Matt guardandomi allegro. Risposi al saluto con lo stesso entusiasmo, pronta a scambiare due chiacchiere con lui. Il biondo però non era d'accordo, tanto che senza premurarsi di apparire sgarbato chiese chiaro e tondo a Matt di sloggiare. Il rosso brontolando per le cattive maniere abbandonò la stanza poco dopo sotto il mio sguardo divertito.
Appena la porta si chiuse decisi di rispettare ciò che mi ero promessa e avvicinandomi rapida a Mello lo baciai senza neanche dargli il tempo di realizzare la cosa. Preso alla sprovvista non si ribellò nemmeno quando lo obbligai a sdraiarsi sul letto con me sopra e assaporai la consapevolezza del dominio assoluto. Mello però si riprese subito e senza indugiare passò subito all'attacco schiacciandomi sotto il suo corpo, baciandomi con un'avidità tale da farmi annodare lo stomaco.
-Hai fatto presto- constatò dopo che si fu staccato da me.
-Avevo voglia di vederti- confessai senza peli sulla lingua. La risposta sembrò soddisfarlo, dal momento che assunse uno sguardo fiero e vittorioso immediatamente.
-Me ne sono accorto- replicò leccandosi le labbra. Probabilmente riferendosi alla fretta con cui l'avevo baciato.
Non risposi a quella sua affermazione. Semplicemente mi limitai a guardare il suo viso cercando di imprimere nella mia mente ogni singolo dettaglio. Lui era così bello con quella sua pelle chiara e candida, il naso elegante, gli occhi azzurri e glaciali, i capelli morbidi e biondi e le labbra rosse e gonfie di baci. In vita mia non avevo mai visto niente di più bello e avevo paura di perdere tutto ciò. Non sopportavo l'idea di essere messa da parte, desideravo solo stare con lui sempre.
-Mello, io sono un'altra dei tuoi passatempo? Quanto durerò?- domandai di punto in bianco. Il ragazzo sembrò colpito dalla situazione, tanto che in un primo momento si limitò a fissarmi interdetto.
-Chissà- si limitò a rispondere lui. Non era un granché come risposta, ma almeno era già qualcosa su cui sperare. Mello non era una tipo da rifilare balle e mi sollevava sapere che non aveva confermato i miei dubbi con una secca risposta.
-Promettimi solo che non stai giocando- tentai ancora guardandolo decisa negli occhi.
Mello questa volta non rispose, si limitò solo a guardarmi con occhi meno duri del solito. E dopo qualche istante di silenzio mi baciò di nuovo.
La presi come una promessa.

TADAN
Buonasera gente!
Intanto grazie a tutti per essere arrivati fin qui, ogni lettura per me è molto importante.
Questo capitolo ha un nome stupido, ma tutti hanno un nome stupido.
Non so se avete notato che ognuno riporta il nome di una condizione climatica in qualche modo in linea con il capitolo. Se succedono cose brutte, tristi o strane metto titoli spiacevoli, se cose belle metto condizioni atmosferiche più piacevoli e così via 👀
Qualcuno ci aveva fatto caso?
Se sì avete vinto una cena con Mello, basta che lo riportate a casa per le undici o Roger vi picchia.
Saluti!

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