Mia dolce madre,

La mia casa è una soffitta polverosa. Vivo insieme a dei musicisti jazz, a una ballerina di burlesque di New Orleans e a un cantante d'opera. Lavoro precariamente in un ristorante italiano dove vengo trattato come un cane.
Passo ore a imparare opere teatrali per ottenere parti secondarie. Guadagno giusto quello che mi serve per sopravvivere, eppure sorrido.
Sorrido perché questo mi basta, in realtà mi basta lei.
Lei è la mia Margot.
La mia Margot: coi suoi lunghi capelli castani, con i suoi occhi verdi come due smeraldi presi appositamente da una corona, con il suo grazioso naso, con le sue morbide labbra, con tutto ciò che la rende unica.
La sposerò, è l'unica soluzione al momento, per poter frenare almeno di poco quel violento ardore con cui la amo. Ho deciso e con questa lettera sarai la prima a saperlo, trovo sia la cosa più giusta da fare. Con questa lettera chiedo umilmente la tua benedizione perché questo matrimonio si celebri.
Non è avventato, anzi si, è un qualcosa di totalmente improvvisato e scellerato. A chi mai verrebbe in mente di sposare qualcuno di cui non si conosce il viso che da soli pochi mesi?
A me, a me perché posso dirti di aver capito l'amore. So cos'è perché sento che quello che mi lega a quella ragazza è amore. Siamo unici e perfetti l'uno per l'altra. Io la sposerò e scusami la sfrontatezza. Ma non mi importa, me ne frego di quello che penserai leggendo questi pensieri che non ho nemmeno il tempo di rileggere. Parole schizzate su un foglio bianco, avevo dei progetti e lei li ha spazzati via come un soffio di vento. Perché così è l'amore.

Presto novello sposo,
Tuo figlio Niall