06/04/1954
Dolce sorella,
Ti ricordi la danza della pioggia? Quell'insieme di movimento scoordinati, fatti con l'unico scopo di far piovere, in modo da saltellare nelle pozzanghere?
Amo la pioggia, lo scrosciare di essa lungo la schiena, il tamburellio delle gocce contro l'ombrello, l'odore dell'erba la mattina dopo. Credimi quindi quando ti dico che rivederla dopo tanto tempo è un piacere, forse non lo sarà per i narcisi che sono appena stati piantati, ma per una giovane inglese lontana da casa è manna dal cielo.
Ti ricordi il dipinto che nostra madre ci fece di ritorno dalla Scozia? Quello in cui eravamo completamente bagnate a causa del temporale che si stava consumando fuori la porta? Eravamo così allegre che non ha potuto fare a meno di imprimere su un foglio quel momento; ora capisco perché. Prova ad uscire di casa dopo un temporale, ma non immergerti nella folla brulicante della città, cammina per le strade meno luminose e meno battute. Perché non c'è niente di meglio che immergersi in un silenzio dorato.
Ma forse, ancora meglio del silenzio, vi è lo schiocco di baci dolci come il miele, caldi come biscotti appena sfornati e ardenti come il fuoco che divampa nel mio cuore.
Sento ancora le sue labbra sottili sulle mie, accompagnate dal pungente sapore del fumo; vorrei solo tornare sotto la pioggia per sentirlo accanto a me, mentre ci stringiamo sotto un ombrello troppo piccolo per entrambi. Abbiamo fatto una follia, ne sono consapevole, ma nella vita c'è bisogno di brivido, lo stesso che da bambini senti mente corri nei campi, lo stesso che ti percorre la spina dorsale alla tua prima esibizione su un palco, la stessa stretta al cuore di quando sai che stai per dare il tuo primo bacio.
Nella mia vita ho bisogno di adrenalina, adrenalina allo stato puro. Chi mai vorrebbe una vita di rimpianti, una vita lunga magari, ma insoddisfacente?
Che senso avrebbe continuare la mia vita da viziata borghese se poi non avessi accanto a me il mio bellissimo giardiniere? Cosa me ne farei dei gioielli se poi non avessi una figlia a cui regalarli? Se non potessi sdraiarmi la sera accanto a mio marito? Come potrei tradire così la me bambina? Costringendola a vivere ciò che non ha mai voluto?
Io semplicemente non posso. Io non potrei mai. Io non posso vivere sola, ma soprattutto non posso vivere senza Louis.
Tua sorella Rose,
Ogni giorno sempre più, irrimediabilmente, innamorata
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