Day and Night
Ormai sono passati 3 anni dalla fine della grande guerra Ninja e tutto sta tornando pian piano alla normalità, ma niente e nessuno potrà essere come prima. La guerra lascia delle tracce al suo passaggio nelle persone che l'hanno vissuta. Quei segni sono ancora più evidenti nei corpi di chi la guerra l'ha combattuta e si è portata via un pezzo di loro, un braccio oppure una gamba o magari entrambi, lo vedi sui volti di chi è sopravvissuto a discapito di quelli che non possono più vedere i propri figli crescere o baciare la propria amata.
E' con la consapevolezza che potrei essere stato io a rendere orfano quel bambino o vedova quella moglie che mi avvio verso il luogo di ritrovo del mio vecchio Team 7, con la consapevolezza di essere un assassino riaccolto nel villaggio che volevo distruggere che esco dalla coltre del bosco che fa quasi da barriera ad una radura e aspetto chi, nonostante avessi provato ad uccidere più di una volta, mi vuole ancora bene.
-Sasuke, buongiorno!- mi salutò una ragazza dai capelli rosa accompagnata da un coetaneo moro
-Ciao, Sakura.- risposi io
-Uff ! Naruto è in ritardo come al solito. Il bello è che ieri mi sono raccomandata più e più volte con quella testa quadra di essere puntuale, oggi non possiamo sforare neanche di un minuto dai nostri impegni !!- borbottò lei.
Lupus in fabula pensai eccolo il nostro ritardatario. Sorrisi tra me e me guardando venirci in contro il biondino dagli occhi color del cielo estivo, tutto sudato per la corsa che aveva fatto per cercare di arrivare puntuale. Non fece in tempo a riprendere fiato o a salutarci che Sakura partì in quarta, sgridandolo ferocemente per il suo ritardo e io proprio non me la sentivo di lasciare il mio migliore amico in balia di quella ragazza inviperita , ma non riuscii neanche ad aprir bocca che qualcuno mi precedette ;
-Sakura, non avevamo fretta ?- domandò Sai facendole distogliere l'attenzione dal povero malcapitato che lo ringraziò con uno dei suoi sorrisi che avrebbe potuto illuminare la notte più nera per via di quanto era solare.
La notte che albergava nel mio cuore l'ha diradata con la sua allegria da tempo ormai, quei sorrisi spettano a me, SOLO a me !
Non era la prima volta che questi pensieri negativi si manifestavano nella mia mente ma non potevo far nulla per impedire loro di emergere e rendermi geloso.
La giornata venne trascorsa a fare missioni di basso livello e ogni ora che passava il mio umore diventava sempre più nero fino quasi a scoppiare quando, per recuperare un gattino, quell' imbranato di Naruto cadde da un albero e venne prontamente preso al volo in braccio da Sai
-Non sono una principessa, puoi anche mettermi giù ora !- esclamò indispettito Naruto
-Non sarai una principessa, ma un imbranato sì !! - ribatté il moro. Il mio migliore amico ,ancora tra le braccia del pittore , diede voce alla sua bellissima risata seguito a ruota dal suo salvatore. Giuro, gli sarei saltato alla gola e gli avrei ficcato dove non batte il sole i suoi pennelli se Sakura non li avesse richiamati all'ordine dicendo di muoverci dato che avevamo un altro urgente impegno.
Finita quella giornata di lavoro mi recai incazzato come non mai a casa senza neanche salutare Naruto.
POV Naruto
-Oooooooooooooooooooowh-
Questo sì che era un Signor Sbadiglio! constatai ormai completamente sveglio,sarà meglio che mi prepari, devo farmi perdonare per il ritardo di ieri, quindi oggi arriverò in anticipo! Pensai balzando giù dal letto inaugurando l'inizio di un'altra lunga e faticosa giornata.
Ok, diciamo che i miei buoni propositi sono andati a farsi un giro ... Però ... Dai, almeno sono arrivato puntuale ... mi dissi mentre raggiungevo Sakura al centro della verde radura, che appena mi vide, incominciò a guardare il cielo come se cercasse qualcosa << Cosa cerchi Sakura ?>> domandai mentre prendevo anch' io ad osservare il cielo terso
-L'avvisaglia di qualche catastrofe naturale, siccome sei arrivato puntuale, sicuramente ne avverrà almeno una - mi rispose lei
-Vaffanculo , baka !- esclamai e le diedi una spintarella scherzosa
- Dopo di te- esordì lei facendomi un inchino esagerato e derisorio. Ridemmo entrambi e incominciammo a chiacchierare aspettando l'arrivo degli altri.
Il primo ad arrivare fu il mio migliore amico, a cui corsi in contro e salutai con entusiasmo, poi ebbi un' idea.
-Teme, che ne dici di combattere ? E' da un po' che non lo facciamo, oppure hai paura ?-
-Di chi dovrei aver paura Dobe ? Di uno che non è neanche capace di arrampicarsi su un albero ?-
E così inizio il nostro scontro di allenamento.
Ogni colpo che infliggevo o subivo, ad ogni tecnica che usavo o veniva usata contro di me, io diventavo sempre più felice. Solo quel ritmico scambio di dare e ricevere, di sudore e ferite riusciva a rendermi euforico, ma unicamente se fatto con lui.
La personificazione della notte.
La MIA personificazione della notte.
Sasuke.
Combattere con altri non era la stessa cosa, solo lui era capace di eguagliarmi e farmi lottare seriamente per vincere.
Mi fermai di botto notando che di fianco alla nostra unica spettatrice si era affiancato Sai, così decisi che per oggi la lotta che avevo ingaggiato con Sasuke era sufficiente anche se lui mi guardava con aria truce per via dell'interruzione, mi voltai e andai a salutare l'ultimo venuto.
-Ciao Sai, ben arrivato ! Ora possiamo iniziare le nostre missioni giornaliere!-
-Certo, tu oggi devi andare in un club a fare lo spogliarellista, vero ?-
-No, ma che dici ?-
-Scusa, ma mi sembrava da quel che rimane dei tuoi vestiti che fossi pronto per andare a ballare sul cubo-.
Abbassai lo sguardo e notai che della mia solita tuta le maniche erano state strappate, la cerniera si era rotta durante un corpo a corpo rivelando che sotto la felpa non portavo niente, i miei pantaloni strappati in più punti dagli shuriken di Sas'ke, quindi Sì, Sai non aveva tutti i torti, sembravo proprio uno di quei spogliarellisti con quegli abiti vedo-non-vedo addosso e fu quella consapevolezza a farmi arrossire e abbassare lo sguardo. Sai guardò dietro di me e scoppio a ridere poi sentii solo un –Tzs- irritato che rivelò la presenza della mia notte personale alle mie spalle.
POV Sasuke
Ormai avevo deciso che era ora di andare a fare quattro chiacchiere con Sai, oggi aveva superato ogni limite quando aveva fatto notare a Naruto quanto poco vestiario aveva addosso e soprattutto quando si era soffermato a guardarlo un po' troppo a lungo per i miei gusti ... Così quella sera mentre ognuno dopo quella stancante giornata si accingeva a tornare a casa io seguii Sai e appena reputai di essere abbastanza distante dagli altri lo afferrai da dietro e lo sbattei contro il muro di un vicolo buio e maleodorante. Mi parai di fronte a lui, afferrandolo per il bavero e gli dissi in tono glaciale e senza preamboli:
-Smettila di giocare con Naruto.-
- Oh guarda un po' chi c'è ! E dimmi perché dovrei smetterla ?-
- Non lo vedi che con le tue battute lo metti in imbarazzo ?!- una nota furibonda serpeggio nella mia voce rendendola ancora più minacciosa
- Sei sicuro che tu lo stia facendo veramente per Naruto o piuttosto lo stai facendo per te ? Che persona egoista ! Tenersi tutto per sé un bocconcino così prelibato che quando arrossisce è ancora più bello, sai ? Ti viene ancora più voglia di stuzzicarlo - mi sussurrò mellifluo mentre si passava la lingua sulle labbra
In quel momento divenni veramente incazzato. Lui sapeva. E giocava con me perché sapeva che non mi sarei mai dichiarato a Naruto. Ma qui si sbagliava.
Le mie labbra si piegarono in un ghigno, avvicinai le mie labbra al suo orecchio e vi sussurrai
-Lui è mio, non ti lascerò insozzare con le tue luride mani sporche di inchiostro il suo splendido corpo. Ricordatelo, o avrai firmato la tua condanna a morte. Naruto mi appartiene.- Me ne andai dileguandomi nella notte, la mia fidata compagnia e mi avviai verso un piccolo appartamento dove sapevo avrei trovato l'unico in grado di placare la mia ira.
POV Naruto
Appena arrivato a casa mi buttai a peso morto sul letto, mi svestii rapidamente buttando in giro per la stanza i miei indumenti e rimanendo con solo un paio di boxer grigi addosso, dopodiché mi addormentai sfinito . Riposai tranquillo fin quando non sentii un peso inclinare leggermente il materasso, aprii leggermente gli occhi ma subito dopo li spalancai trovando sdraiato vicino a me un Sas'ke che mi fissava con uno sguardo omicida che mi fece gelare il sangue e pensare se per caso avevo mangiato i suoi amati pomodori senza il suo permesso. Mi alzo subito a sedere seguito a ruota da lui che non distolse neanche per un istante lo sguardo dal mio.
-Sasuke, c-che ci fai qui ?-
-Avevo semplicemente voglia di vederti.-
Oh mamma ... quando dice così è perché è incazzato nero ...
Presi tutto il coraggio che avevo e gli chiesi – che ho fatto per farti arrabbiare ?-
-Stai troppo appiccicato a Sai e gli lasci fare ciò che vuole.- mi rispose gelido, ma nei suoi occhi scorsi un sentimento che mai mi sarei aspettato di vedere. Tristezza.
- Beh siamo amici, che c'è di male ?-
Calò un silenzio di tomba nell'appartamento, quella calma tipica che precede una tempesta di quelle che sono capaci di far franare le montagne e distruggere intere città.
Oh merda.
-CHE C'E' DI MALE ?! CHE C'E' DI MALE ?!?!?! C'E' DI MALE CHE QUEL FIGLIO DI PUTTANA DI UN PITTORE TI VUOLE PORTARE A LETTO DANNAZIONE !!! NON VEDI COME SI STRUSCIA ADDOSSO A TE ??POSSIBILE CHE TU SIA COSì OTTUSO ??- mi urlò contro furioso come non lo avevo mai visto prima.
- Stai farneticando Sasuke, qui nessuno mi vuole portare a letto. Poi siamo due maschi se non te ne fossi accorto, non so tu ma io non ho l'abitudine di portarmi a letto gli uomini !- dissi con tono falsamente schifato
Non è vero, ma non posso certo dirti che mi farei volentieri prendere da te, Sas'ke. Pensi forse che io non mi sia accorto dello sguardo possessivo che mi lanci tutte le volte che un ragazzo o una ragazza mi si avvicina ? Credi forse che non mi sia accorto che nelle missioni fai sempre quasi tutto tu il mio lavoro ? Pensi che non sappia chi mi riempie il frigo tutte le volte e mi pulisce casa quando io non ci sono ? Hai già una vita difficile qui al villaggio senza che si venga a sapere che sei gay e per giunta te la fai con quello che si presume sia il prossimo Hokage.Ti prego non mi guardare con quegli occhi sbarrati e sconvolti. Ti prego non guardarmi come se ti avessi appena pugnalato a morte alle spalle. Lo faccio per te amore. E per me. Non sopporterei di vederti soffrire a causa di una relazione anche se è quello che desidero da tantissimo sai ? Stare tra le tue braccia dopo aver fatto l'amore, vivere sotto lo stesso tetto, litigare e poi subito dopo fare pace con un semplice bacio o carezza. Ti prego amore non mi guardare con quello sguardo pieno di tradimento e di sogni infranti. Ti scongiuro. Dimentica questa storia.
Ad un certo punto sono quasi certo che Sasuke se ne stesse andando ma poi si volse e mi lanciò contro due serpenti che per l'impatto e per la sorpresa mi fecero di nuovo cadere sul letto, lui mi alza a forza le mani sopra la testa e i suoi serpenti si attorcigliano attorno ai miei polsi e alla testiera del letto bloccandomi le braccia in alto. Mi sale sopra a cavalcioni e incomincia a baciarmi con impeto non ascoltando le mie proteste. Provo a resistergli anche quando scende alternando morsi a baci sul mio collo, le mie proteste sono ormai parole confuse dette a caso senza un filo logico che ormai si è andato a farsi benedire. Lui sa quanto mi piace che mi si baci e mi si lascino succhiotti sul collo, glielo avevo confessato una sera mentre eravamo mezzi ubriachi. Non credevo se ne sarebbe ricordato anzi non credevo che ci saremmo spinti tanto in là da provarlo. Smisi definitivamente di oppormi quando con la sua vorace bocca si mise a suggellare i miei capezzoli ormai turgidi per le attenzioni precedenti. Dalle mie labbra sole senza le sue uscivano solo ansiti e respiri mozzati mentre con le dita e la bocca mi donava piacere.
-S-slegami...- ansimai
-No. Ti ribelleresti.-
Feci per protestare ma con la bocca aveva ripreso a scendere e ora ritracciava con quella tua bollente lingua i simboli e segni del tatuaggio sul mio addome, alzai appena la testa per vederlo. Dei, sarei venuto solo a vederti così, Sas'ke. Bello con solo il chiarore della luna che ti illuminava i tratti somatici che tanto amavo e adoravo mentre con gli occhi chiusi, con una mano si teneva dietro l'orecchio una ciocca di capelli nero come la notte, mentre la lingua penetrava dentro il mio ombelico e con i denti bianchi mordicchiava quella porzione di pelle delicata. Non riuscii a trattenere un gemito. Era semplicemente troppo bello per essere vero. A sentire quel verso puntò gli occhi su di me e quello che trovò dovette piacergli davvero molto perché riprese di nuovo a scendere fino al margine dei miei boxer ormai bagnati e divenuti fastidiosamente stretti. Ero frustrato perché volevo le mani libere per toccarlo e levarmi quell'unico ostacolo che impediva alla mia e alla sua pelle di toccarsi e di fondersi insieme, ma lui era troppo impegnato a mordicchiare l'interno coscia e l'inguine. Sporsi più che potei il bacino verso di lui ma testardamente mi ignorò e prese con perizia a leccarmi a mordermi. Era così vicino eppure così lontano.
Sei crudele Sasuke, sai quanto vorrei che mi prendessi nella tua calda bocca.
Sarà stata la telepatia dettata dal momento ? Non lo so, ma sta di fatto che lui alzò lo sguardo verso il mio volto e con lo sguardo carico di promesse di un piacere immenso ed inimmaginabile mi parlò per la prima volto dopo lungi minuti.
-Chiedimelo.- un ordine perentorio e autoritario che in un altro contesto mi avrebbe fatto arrabbiare ma in quel momento mi fece eccitare ancora di più, così con un gemito di frustrazione sussurrai con un filo di voce
-fammi un pompino... T-ti prego... -
- ma come siamo diventati volgari, Naruto.-
Un sonoro 'vaffanculo' era pronto ad uscire dalle mie labbra ma la mia voce si trasformò in un urletto quando velocemente mi abbassò i boxer e la calda bocca di Sas'ke accolse il mio membro dentro si sé. Era una sensazione semplicemente meravigliosa, poi quella lingua umida e calda che mi accarezzava mi succhiava con dedizione mi fece impazzire. Non passò molto tempo prima che io venissi nella sua bocca, non sapevo fosse così dannatamente bravo.
POV Sasuke
Vederlo finalmente appagato dall'orgasmo fu il colpo di grazia. Ingoia il suo seme ancora caldo e gli misi due dita in quella bocca impertinente da cui fino a poco prima uscivano solo ansiti e gemiti degni di una prostituta di prim'ordine mentre io mi accingevo a ripulire il suo pene dai residui dell'orgasmo facendolo risvegliare. Quando reputai che mie dita fossero abbastanza umide le inserii il più delicatamente possibile dentro il suo ano e mi misi all'immediata ricerca della sua prostata per donargli immediatamente piacere e fargli dimenticare il dolore che in quel momento stava provando. Ad un certo punto Naruto emise un urlo.
Eccola. Ghignai felice
Presi a stuzzicarla per suo sommo godimento, presto prese a muovere il bacino verso di me non resistei più ,gli sollevai le gambe portandole sopra le mie spalle e lo penetrai. Naruto si irrigidì un attimo nel quale io ne approfittai per godermi il calore di quell'antro di carne che sembra essere nato apposta per accogliermi, poi presi a spingere dentro di te cercando sempre di colpire la sua prostata. Vederlo legato e inerme sotto di me era qualcosa di estremamente erotico. Presi a masturbarlo e a mordicchiargli il collo mentre le mie spinte si fecero sempre più veloci, calore familiare e piacevole si formò nel mio basso ventre. Mi liberai dentro di lui poche spinte dopo subito seguito a ruota da lui che con volto estasiato si sporse verso di me per un bacio umido e passionale. Sfinito, mi sfilai a malincuore da dentro di lui e dopo averlo liberato lo abbracciai stretto a me aspettando la sua sfuriata per quello che in fin dei conti era stato uno stupro. Mi sentivo in colpa, lo ammetto. Anche se in ritardo, ma mi sentivo in colpa lo stesso. Ma lui fece qualcosa che mi sorprese: con la voce impastata dalla stanchezza e con lo sguardo sereno e appagato mi sussurrò due dolci parole che aspettavo da tanto tempo sentire uscire dalle sue dolci labbra rosee
-Ti amo...-
-Anch'io Naruto, anch'io...- gli risposi io emozionato e sorpreso
Gli regalai un bacio pieno di quel dolce sentimento che mi scaldava il cuore e infine ci addormentammo sereni l'uno tra le calde braccia dell'altro.
Questa storia è il mio regalo di buon compleanno alla mia amata Beta Reader che mi ha sostenuto ed incoraggiato nello scrivere la mia storia, che partecipa attivamente ai miei rapimenti di personaggi delle nostre serie e storie più amate, che mi ha fatto vivere una giornata magnifica al Torino Comics 2015. Ecco, io con questa piccola storia voglio dirti grazie.Grazie per essere diventata mia amica e sopratutto grazie di essere la sorella che non ho mai avuto.
Ti voglio bene, non con il cuore, ma con l'anima....perchè un giorno il cuore smetterà di battere, invece l'anima vivrà in eterno!!!
Non camminare dietro di me...non saprei dove condurti, non camminare davanti a me...potrei non seguirti, cammina al mio fianco...e saremo sempre amiche!!
Non hai idea
di quanto sia stato difficile
trovare un dono
da portarTi.
Nulla sembrava la cosa giusta.
Che senso ha portare oro
ad una miniera d'oro,
oppure acqua all'Oceano.
Ogni cosa che trovavo,
era come portare spezie
in Oriente.
Non Ti posso donare
il mio cuore
e la mia anima,
perché sono già Tue.
Così, Ti ho portato
uno specchio.
GuardaTi
e ricordami.
- Cit. Jalāl al-Dīn Rūmī
Con affetto, Sara
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