CAPITOLO 4°
Pov. Jack's
Cosa facciamo Isacco ci ha scoperti sanno che ce l'abbiamo, ma Elsa ha bisogno di libertà... Cosi quella notte feci una follia, entrai in camera sua facendo meno rumore possibile, la trovai sveglia che guardava fuori dalla finestra.
J: Hey Elsa
Si girò sorridendo lievemente.
E: Ciao Jack...
J: Vieni con me?
E: C-Cosa?
Le presi entrambe mani e la feci alzare dal letto delicatamente.
E: Jack...
Le sorrisi e la abbracciai fra le mie braccia appoggiando la sua testa al mio petto.
E: C-Cosa fai?
J: Non hai mai avuto qualcuno che ti coccolasse...
E: No...
J: Te lo sto offrendo...
E: Grazie, Jack
Elsa ricambiò il sorriso.
J: Vieni?
E: Dove?
J: Fuori
E: Non possiamo!
J: Di me ti fidi?
E: Si, si mi fido...
Camminammo verso la porta senza fare casino per non svegliarli, portai Elsa nel bosco lontano da tutti e da tutto.
J: Ecco, basta porte chiuse qui solo libertà!
E: Libertà?
J: Liberati fai quel che vuoi, nessuna regola, nessuna responsabilità solo gioia e niente tristezza!
E: Non sono capace...
J: Sai mantenere un segreto?
E: Mh... Si
Presi il mio bastone ricoperto di una soffice brina e lo sporgi davanti ad Elsa.
J: Pronta?
E: Certo...
Mi allontanai da lei e con un sorrisetto picchiai la punta del bastone contro un albero trasformandolo in brina e subito dopo in ghiaccio.
E: Jack cosa, cosa significa?!
J: Tu non sai chi sono, sono un guardiano, guardiano del inverno controllo il ghiaccio ed allo stesso tempo la neve, posso volare e curo le persone.
E: Oh.. Wow..
J: Sei stupita, vero?
E: Bhe.. Non ho mai visto queste cose...
J: Normale
E: Dovrebbe essere bello avere i poteri.
J: Si, ma bisogna avere responsabilità
E: Responsabilità?
J: Si, curare gente triste, bambini che soffrono responsabilità una parola essenziale alla vita, una parola da non dimenticare, assumersi le responsabilità della vita
E: Ho capito... E tu l'hai?
J: All'inizio non ero nessuno non badavo al mio comportamento, ma dopo 300 anni qualcosa cambiò...
E: In meglio.
J: Si, Si in meglio, la vita dobbiamo godercela e non essere chiusi nello stesso mondo quindi Elsa apriti
E: Aprirmi?
J: Si, non devi curarti con delle medicine, ma col cuore.
Ci fu silenzio di imbarazzo, ma poi Elsa aprì bocca sospirando lentamente e parlando con voce neutra.
E: Si, si lo seguirò basta avere paura.
J: Così ti voglio!
E: Jack... Grazie.
J: Milady... È mio dovere, la mia responsabilità da guardiano.
Elsa si avvicinò a me abbracciandomi, non l'ho mai visto così, cosi felice sta cambiando... Ma non in peggio in meglio ed è una cosa che non dimenticherò mai di lei.
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