Pov. Elsa's

Guardavo in torno a me, le pareti erano fatte di legno chiaro e, girando delicatamente il viso, vidi una signora con grossi occhi verdi che, da quanto ho capito, si chiamava Valka.
V: Ciao Elsa...io sono Valka.
E: Ciao...scusami se sono a casa sua.
V: Tranquilla, gli amici dei ragazzi possono entrare.
E: Oh bhe...la ringrazio.
V: Hai fame?
E: Un pó...
Valka mi diede un piatto di minestra ancora molto caldo, aveva un odorino niente male.
V: Ecco, almeno si scalda.
E: È sicura che non le do fastidio?
V: No, è un piacere.
Mi sorrise, quel sorriso cosi dolce e caldo mi ricordava mia madre sperduta chissá dove.
V: La lascio sola.
E: No, la prego e se ritornasse?!
V: Elsina...sei al sicuro con noi.
Mi diede la mano, aveva una mano cosí calda.
V: Ora mangia, deve avere forze.
Ricambiai sorridendo come per dirle "grazie".

—Il mattino seguente...

Pov. Jack's

J: HICCUP SVEGLIA!
Urlai nel suo orecchio facendolo cadere per terra a pancia in giù con il viso a terra.
H: Ma sei matto?!
S: Groow.
J: Sdentato a ragione sono le nove di mattina è tardi.
H: Mmmm non ho voglia.
J: Dobbiamo fare del bene o preferisci lavorare in campagna?
H: La prima che ai detto grazie!
Si alzó di colpo ridendoci sopra ed appena pronti andammo a trovare Elsa che era in salotto con Valka.
V: Giorno ragazzi.
H: Buon giorno madre.
J: Elsa ti sei svegliata.
Elsa fece una risatina, ma poi con un sorriso disse.
E: Grazie.
J: Non deve ringraziarci.
E: Si che devo, mi avete aiutata.
V: Perchè non uscite? È una bella giornata.
E: Ma..se poi...
H: Tranquilla, ci siamo noi.
Sdentato salí sopra le gambe di Elsa per farle le fusa robotiche.
E: Accetto.
Uscimmo sotto i raggi di sole, che bella sensazione, Elsa all'inizio sembrava spaventata, ma poi face un grosso respiro calmandosi.
J: Dove volete andare?
E: Non lo so...non conosco il posto.
H: Dove abita?
E: Dall'altra parte del paese.
J: Wow lontano.
E: Giá...
H: Andiamo in piazza?
E: In piazza?
Le presi le mano e la feci correre dietro di me.
E: Jack dove vai?!
J: In piazza, vedrai ti piacerà.
Ed infine, eccola qua la piazza del paese molto grande, molto piena di gente e mercati, ovunque ti giravi c'era sempre qualcosa di interessante.
E: È gradissimo!
H: È già.
Elsa iniziò a correre da tutte le parti ed io la seguivo senza mai perderla di vista, sembrava una bambina che stesse scoprendo per la prima volta il mondo, ma poi si fermò di colpo indietreggiando.
J: Elsa che succede?
E: L-Lá!
Elsa corse dietro di me e si nascose nel panico più assoluto.
H: Ma che succede?!
E: Lui è...è Isacco!
Guardai questo Isacco da lontano, andava in giro con una fotografia, decisi che dovevamo tornare a casa per la sicurezza di Elsa.
J: Andiamo via.
H: Sdentato vieni!
S: Grooow.
Presi di nuovo la mano di Elsa ed iniziammo a correre molto veloci.
??: ISACCO È LAGGIÚ!
H: CORRETE!
Iniziammo a correre con tre uomini, compreso Isacco, che ci seguivano Elsa era spaventatissima e Isacco l'aveva riconosciuta e se l'avrebbe presa le avrebbe fatto molto male, Sdentato sparò fuoco verso le gambe dei tre uomini poi, Hiccup riprese Sdentato in braccio e rinizziarono a correre.
I: ELSA NON MI FERMERAI! IO TI RIPRENDERÒ!
J: Vedremo!
Risposi al posto di Elsa mentre correvamo verso casa.
E: Mi ha scoperto!
J: No! Non ti prenderá!
Tornammo a casa dicendo ai genitori di Hiccup quel che era successo, Elsa era spaventata era terrorizata cercavo di tranquillizarla facendola sedere.
E: Ho troppa paura!
J: Ci siamo noi.
Elsa mi sorrise con uno sguardo dolce, ma allo stesso tempo terrorizzata.
St: Teniamola nascosta per ora...per la sua sicurezza, Jack, Hiccup voi state attenti vi ha visti e sa che avere Elsa.