CAPITOLO 17°
Pov. Jack
Io e Hiccup siamo appena usciti da casa lasciando lasciato Elsa da sola a riflettere, non possiamo fare niente per lei l'unica cosa è starle vicino e farla sentire a casa, ma Hic preferisce che rimanga da sola oggi per farla calmare e per rilassarsi senza avere gente in giro, le siamo troppo addosso sopratutto io essendo il suo ragazzo, le sto troppo addosso e lei non ha più i suoi spazi.
Pov. Elsa
Mentre c'era silenzio io scesi in salotto per sedermi sul divano a guardarmi qualcosa in tv, presi il telecomando con la mia mano tremante e guardai il Tg dove il notiziario stavano parlando del carcere del paese per fare una comunicazione importante che mi lasciò senza parole.
" Assecondo di come ci dicono i poliziotti del carcere un tizio alto, magro e capelli rossi a liberato i prigionieri più tenuti affinché non riusciremo a riprenderli, rimanete in casa chiudendo porte e finestre proteggendo i figli, tutte le fabbriche saranno chiuse. Vi preghiamo di non uscire ed ora passiamo al meteo "
E: I...Isacco!
Fa la mia prima parola appena spensi la tv in fretta e furia mi misi di corsa le scarpe e corsi fuori a cercare Jack e Hiccup per darli la comunicazione, vidi gente correre verso le proprie case e comprare più cibo possibile per sopravvivere con questi pazzi maniaci in giro, i criminali sanno essere molto forti e furbi allo stesso tempo certa gente che mi conosceva e sapevano dove abitavo mi urlavano "Dove vai?! Vai al sicuro!" Ma io li ignorai pensavo ai ragazzi a Valka ed a Stoick dove erano finiti!?
V: Elsa! O amore vai a casa!
E: Valka!
La abbracciai forte e con le lacrime agli occhi dissi chiaramente.
E: Sta succedendo! Di nuovo! Per colpa di Hans!
St: Troverò io i ragazzi tu e Valka andatevene! I criminali stanno arrivando.
Stoick corse verso il centro, sentivo gente urlare dalla paura del l'arrivo dei criminali vedevo gente chiudersi in casa di fretta.
V: Su andiamo!
Mi prese la mano tirandomi verso casa, ma la fermai tirandole via il mio braccio.
E: No! Non scapperò di nuovo!
Corsi via senza mai voltarmi, sapevo che stavo sbagliando, ma non mi sarei mai fermata avrei affrontato Isacco per vendicarmi di tutto! Delle bugie e delle ferite basta stare ferma nella vita bisogna ribellarsi!
J: Elsa!
Jack mi prese per le braccia cercando di fermarmi.
E: No Jack, so cosa devo farmene della mia vita e di me so badare a me stessa!
Mi staccai da lui, mi guardò confuso non mi riconosceva più stavo cambiando.
E: Scusami... Sono un mostro...
J: Non ti obbligo di non fare quel che vuoi... È solo che voglio proteggerti.
E: Ai già fatto abbastanza per me, ora tocca a me.
H: Verremo con te.
Hiccup si avvicinò con Sdentato sulla spalla con il suo sguardo serio e convinto.
E: Grazie ragazzi.
Feci un sorriso enorme, mi volevano aiutate veramente questi sono veri amici. Altro un sacchetto di patate, storia lunga da raccontare.
J: Insieme lo affronteremo ed insieme le paure sconfiggeremo.
H: Perché noi amici siamo e rimarremo.
E: Nel bene o nel male, quel che sia, noi rimarremo amici, per sempre senza mai separarci.
Ci abbracciammo e corsimo verso l'arrivo dei prigionieri infondo alla via dove si dice che arriveranno armati, vedemmo anche le nostre guardie con scudi e pistole varie pronti a lottare, mentre noi eravamo nascosti dietro ad una casa abbastanza vecchia e disabitata ad aspettare con ansia.
J: Ne sei sicura? Sei senza armi!
Sorrisi, mi avvicinai di soffiato da dietro ad una nostra guardia tappandoli la bocca e le mani trascinandolo via senza far rumore portandolo dall'altra parte della casa.
E: Torno subito.
I ragazzi si guardarono male e spaventati allo stesso tempo feci un po' di rumore, ma avevo rimediato una pistola molto bella ritornai da solo caricando la pistola e tirandomi i capelli in dietro.
E: Cosa c'è da guardare?!
H: Niente... Niente...
Jack era rimasto a bocca aperta sorridendo allo stesso tempo.
J: E brava la mia piccola.
Ridacchiai dandoli un bacio sulla fronte. Tutto era pronto dovevamo solo aspettare, aspettare il famoso arrivo.
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