Quella sera tornai da lui. Non sapevo perché... Era come se qualcosa mi spingesse verso di lui.

Sentivo una forte sensazione che cullava il mio cuore e la mia mente non pensava ad altri che a lui...

<Non mi dire che ti sei innamorata... Christa> disse Axel nella mia testa.

<Non ti sei fatta sentire da molto tempo e proprio adesso devi rompere?>.

<Siamo la stessa persona mia cara>.

<Mi rifiuto di sentirtelo dire...>.

<Peccato che questa è la realtà. Odio anch'io questa cosa.> continuò <A me lui non piace>.

<E perchè? Ci ha salvato la vita>.

<Ti ha salvato la vita. Non sapeva della mia esistenza>.

<Ascolta. Mi devi lasciare in pace, Axel>.

<Ho sete ok?! Dovresti bere qualcosa>.

<... Non voglio... Voglio andare da Liu>.

<Tsk... Fai come vuoi. Ma sappi che se non bevi ci penserò io>.

Per fortuna smise di parlare.

Andai verso casa di Liu ed entrai dentro. La porta era aperta.

Lo vidi dormire sul divano. Era... Veramente bello...

Mi avvicinai a lui e gli accarezzai dolcemente il viso sentendo le cuciture che aveva; non volevo svegliarlo perciò ritrassi la mia mano fredda.

Camminai per la stanza, aspettando, finché non vidi una foto caduta al lato di un comò.

Il vetro era un po' rotto e la carta bruciacchiata.

Nella foto vi erano due ragazzi: uno era molto simile a Liu, anche se non aveva le cuciture, e l'altro aveva i capelli castani -simili ai miei- e gli occhi azzurri.

... Avevano dei volti familiari...

<Siamo io e mio fratello, Jeff, circa 5 anni fa> disse Liu avvicinandosi a me.

<Non ti volevo svegliare, nè entrare a casa tua senza permesso... Ormai ci sono abituata>.

<Fa niente, puoi venire quando vuoi> mi rassicurò <Oh... E ti stavo aspettando, speravo venissi>.

<Davvero?>.

Lui annuí:<Poi mi sono addormentato> ridacchiò imbarazzato.

Risi un po' anch'io.

<Sei carina quando ridi>.

Arrossii un po':<Grazie>.

<Comunque hai detto che sei abituata ad entrare in casa delle persone senza permesso> cambiò discorso <Quindi vai in giro solo di notte>..

<No, anche di giorno; anche se la luce del sole dà fastidio ai miei occhi>.

<I vampiri non bruciano al sole?>.

<Si ma... Poco dopo esser stata trasformata; Catherine, mia madre, mi ha iniettato... Qualcosa che mi ha cambiato il DNA e perciò ora sono diversa dai vampiri normali>.

<Oh... Pensavo di aver passato io le peggio pene dell'inferno, ma a quanto pare...>.

Vedendo che il discorso non mi piaceva, mi fece un'altra domanda:<Che genere di persone uccidi?>.

<Quelle che mi capitano, di solito scelgo truffatori, malviventi; altre volte scelgo le persone più... Sole>.

<Quando stavo con Susan uccidevo anch'io solo i malviventi>.

Fece un pausa.

<Ora però uccido coloro che sono felici>.

<E... Io? Non sono felice ora?> domandai.