☀︎Note☀︎

Ho pure evidenziato il titolo delle note, leggete pls(?)

"Il castello di Neuschwanstein è un castello costruito alla fine del XIX secolo e situato nel sud-ovest della Baviera nei pressi di Füssen, nella località di Schwangau, di fronte al castello di Hohenschwangau.Il nome tedesco Neuschwanstein può essere tradotto in italiano come Nuova pietra del Cigno, con possibile richiamo all'idea di Nuova roccaforte del Cigno; tale nome è collegato infatti alla sua costruzione nel territorio di Schwangau - Contea del Cigno - avvenuta successivamente rispetto ad altri castelli più antichi. Commissionato dal re Ludovico II di Baviera come ritiro personale ed omaggio al genio del musicista Richard Wagner da lui particolarmente amato, Ludovico pagò per la costruzione del palazzo coi propri fondi senza accedere al tesoro di Stato. Il re amava rimanere isolato dal mondo e questo luogo era divenuto per lui un rifugio personale, ma dopo la sua morte nel 1886 esso fu aperto subito al pubblico, desideroso di visitare quello che veniva decantato come un progetto fantasioso."

"Ha ispirato i castelli delle fiabe della Walt Disney, che lo prese a modello per alcuni tra i suoi più celebri film d'animazione, tra cui Biancaneve e i sette nani, Cenerentola, La bella addormentata nel bosco e Rapunzel. Ha ispirato il castello di Pandora della serie anime I Cavalieri dello zodiaco. Nel castello sono stati ambientati innumerevoli film, ad esempio era il "palazzo di Vulgaria" nel film Chitty Chitty Bang Bang."

Perciò il castello è relativamente giovane :3 se qualcuno volesse qualche riferimento storico rispetto all'epoca in cui è ambientata la fic,potete orientarvi con quello (?)

Buona lettura!❤︎

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Riding down, riding down

My hand on your seat

The whole way round

I carry band-aids on me now

For when your soft hands hit the jagged ground

Wheels aren't even touching the ground

Scared to take them off but they're so worn down

Promise I won't push you straight to the dirt

If you promise me you'll take them off first

Ludwig non era più riuscito a dimenticare Feliciano dopo quella sera. La sera in cui si erano baciati. Okay, forse non era propriamente un bacio, alla fine era stato un tocco... ma che tocco! Aveva provato qualcosa di molto forte quando Feliciano si era avvicinato creando quello strano contatto fra di loro, un sentimento che non si limitava a tingergli le guance di rosso e a fargli abbassare lo sguardo. No. Era un sentimento straziante, che lo faceva bruciare di vergogna, che gli stringeva il cuore, per poi riportargli ricordi di tempi lontani. Quel contatto lo lasciava frastornato da una malinconia di radure di cui non aveva ricordi vividi, ma immagini sbiadite e lontane. Quel contatto, però, allo stesso tempo, lo incuriosiva e lo impauriva. Sì, lo impauriva, poichè ne voleva subito altro, lo lasciava affamato e confuso. Ne voleva sempre di più. Per questo non smise di incontrare Feliciano. I loro incontri avvenivano ogni sabato pomeriggio in Baviera, nei boschi intorno al castello di Neuschwanstein, il castello di Ludovico II di Wittelsbach. Non era una scelta casuale: Prussia aveva capito il desiderio dei due giovani di incontrasi e che però non veniva realizzato a casa della timidezza di entrambi, perciò ogni sabato organizzava feste invitando anche i fratelli Italia in quel castello, facilmete raggiungibile da questi ultimi e, soprattutto, amato da Feliciano per il suo fascino fiabesco. Così, Germania e Nord Italia, trascorrevano i loro leggeri pomeriggi a giocare come due spensierati bambini e a conoscersi meglio (o, nel caso di Ludwig, a riconoscersi).

Un giorno, Feliciano stava facendo i dispetti a Ludwig, giocando ad una strana versione di nascondino, tutta ideata dall'esuberante italiano. In sintesi: Feliciano scappava per tutto il bosco e Ludwig doveva corrergli dietro, avendo come solo punto di rifermento l'eco della risata cristallina dell'italiano. Tutto procedeva bene per Feliciano, per lo stressato Ludwig un po' meno, finché quest'ultimo non sentì più la risata di Feliciano. Il tedesco si preoccupò subito e iniziò ad aumentare il passo, preoccupandosi per il più piccolo. Mentre lo cercava, Ludwig udì qualcuno urlare il suo nome. Riconobbe subito la voce e, temendo il peggio, accorse subito nella direzione del più piccolo. Ludwig corse, finchè non arrivò nel punto da cui proveniva la voce: Feliciano era ruzzolato giù dalla collina sulla quale stava correndo e che si interrompeva bruscamente. Ad occhio e croce Feliciano aveva fatto un volo di un paio di metri... Ludwig corse subito a soccorrerlo, poi lo prese in braccio e scesero a valle insieme. Non un suono era uscito dalla bocca del tedesco, stretta in una dura e rigida linea. Che Feliciano lo avesse fatto arrabbiare?Ma non era colpa sua!

Love everything you do

When you call me fucking dumb for the stupid shit I do

I wanna ride my bike with you

Fully undressed, no training wheels left for you

I'll pull them off for you

Una volta arrivati a valle, Ludwig posò delicatamente Feliciano per terra. Delicatezza che contrastava nettamente con le fiamme che bruciavano negli occhi cerulei dell'ariano. Feliciano sentì un brivido lungo la spina dorsale, ma non era spaventato. «Blöd Feliciano!Cosa credevi di fare?!Ma dove l'hai la testa!Come hai fatto a non vedere...» ma presto Feliciano già non lo ascoltava più. Lo sguardo era concentrato sugli occhi del tedesco che trasmettevano,sì,rabbia,ma soprattutto preoccupazione e frustrazione.L'italiano si aprì in un bel sorriso.Il tedesco assottigliò lo sguardo:«Ah,trovi la mia rabbia divertente?». « Ich liebe dich auch!» esclamò l'italiano in un tedesco strascicato. «Was? !» sgranò gli occhi arrossendo Ludwig. Probabilmente Feliciano non sapeva cosa significassero quelle parole. «Ich liebe dich auch, Ludwig! Ti amo anche io Ludwig,tanto tanto!» Scheiβe! Eccome se ne era a conoscenza!

Letting go, letting go

Telling you things you already know

I explode, I explode

Asking you where you want us to go

You've been riding two-wheelers all your life

It's not like I'm asking to be your wife

I wanna make you mine, but that's hard to say

Is this coming off in a cheesy way?

Fu proprio in quell'occasione che Ludwig iniziò ad aprirsi un po' di più e a compiere gesti di gentilezza più espliciti.Solo nei confronti di Feliciano,ovviamente.Certo,l'imbarazzo e l suo essere goffo rimanevano sempre, ma con la protezione del bosco Ludwig aveva iniziato a concedersi di accarezzare il bel viso dell'amato, di ammirarlo quanto voleva, addirittura di baciarlo timidamente e di sussurrargli dolci parole, impacciato come sempre.In quel posto fiabesco, con quella atmosfera surreale e le loro risate. Ludwig ,a oggi, può tranquillamente definire quello come il periodo più spensierato della sua vita.

[2x]

Love everything you do

When you call me fucking dumb for the stupid shit I do

Wanna ride my bike with you

Fully undressed,

No training wheels left for you

I'll pull them off for you

Sembrava veramente una fiaba,tuttavia, finito quel breve tempo che potevano trascorrere assieme erano entrambi costretti a ritornare bruscamente alla crudele realtà.Nel 18 Gennaio del 1871, nella "Galleria degli specchi" di Versailles, avviene la proclamazione ad imperatore di Guglielmo I di Prussia e quindi nasce ufficialmente il Deutsches Reich.p

(Love everything you do)

(Let me ride my bike with you)

(No training wheels left for you)

Prima di quel giorno, era già un po' che fra i due innamorati vi era tensione.
Avevano avuto un futile litigio per via della gelosia di Ludwig e della sua assenza.
Poi,da quel 18 Gennaio, Ludwig riperse la memoria.

[2x]

I love everything you do

When you call me fucking dumb for the stupid shit I do

Wanna ride my bike with you

Fully undressed,

No training wheels left for you

I'll pull them off for you

Tempo dopo, Feliciano si ritrovava a passeggiare nei boschi attorno al suo amato castello, solo questa vota.Ad un certo punto scorse un'ombra poco distante da lui. «Ludwig!Aspetta Ludwig!» Il tedesco si girò lievemente e si fermò, guardando negli occhi l'altro.Feliciano corse incontro a Ludwig ,col fiatone.

«Ti amo.»

Una lacrima rigò il viso dell'italiano, mentre la figura del tedesco svaniva lentamente.