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E niente, vederlo sorridere insieme ai suoi amici e vederlo divertirsi all'ora di educazione fisica, ti fa mettere il sorriso sulle labbra, facendoti sembrare una stupida.
Così cerchi di ritornare ai tuoi esercizi: le flessioni.
Le odi così tanto che ad ognuna sbuffi sonoramente, mentre senti qualcuno ridere dietro di te.
Nemmeno il tempo di alzarsi che senti un paio di labbra sul tuo collo.
-Sai, sei anche bella quando sbuffi mentre dai le flessioni, piccola- ti sussurra sul collo, facendoti venire i brividi. Ti giri subito spintonandolo giocosamente, ridendo.
-Smettila che è una cosa seria- dici a braccia conserte guardando altrove, con il broncio.
Lui con un sorriso bellissimo in volto si avvicina, passandosi prima una mano tra i capelli e poi due dita sotto il tuo mento spostando il tuo viso verso di lui.
-Smettila di fare il broncio o giuro ti prendo qui e adesso, non me ne frega un cazzo degli altri- ti sussurra con il fiato corto e con un tono davvero troppo basso e malizioso.
Di colpo senti le tue guance avvampare e Alec ridere sonoramente mettendosi poi le mani in tasca e allontanarsi da te, sempre sorridendoti.
-Maledetto...- sussurri, mentre il tuo stomaco è pieno di farfalle e il tuo cuore ormai è partito per la maratona delle olimpiadi. Dopo che la lezione è finita, finalmente si ritorna a casa.
Sei nell'enorme parcheggio e intravedi una macchina rossa, troppo familiare.
Ti fermi di colpo, raggelando e appena senti una mano toccare la tua, ti scosti bruscamente, vedendo Alec guardarti preoccupato.
-Tutto bene?- ti chiede, guardandoti intensamente.
Ti volti verso la macchina rossa che è ancora lì e la indichi con il capo ad Alec che inevitabilmente si irrigidisce anche lui, stringendo i pugni così forte da far diventare le nocche bianchissime.
Poi lo vedi: esce dalla macchina, con una camicia e un cappotto lungo che gli sta benissimo, dandogli quest'aria elegante e misteriosa.
Vi guarda e sorride. Cosa vorrà adesso?
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