21
Ha i suoi capelli neri come la pece pettinati perfettamente, il suo sguardo duro e fisso su di te ti fa barcollare, insicura su ciò che accadrà da qui ai prossimi minuti se non secondi.
Lo vedi che serra la mascella, guardando a destra e manca, come a cercare qualcuno.
-Chi diavolo era quello di ieri sera?!- ti urla rabbioso, mentre lo vedi stringere i pugni e osservi il suo volto malaticcio: ha ancora il sopracciglio spaccato e anche le labbra non sono da meno. Sospiri, vedendolo guardarti furioso, ma non puoi dirgli niente...non sei ancora pronta.
-Nessuno- dici con una scrollata di spalle, poco convincente.
-Diamine, Rachel! Vuoi dirmi qualcosa che già non so?! Si presenta a casa mia, mi tira un pugno e ti porta via senza nessuna spiegazione. Ora dimmi, sono arrabbiato a sufficienza per avere una risposta da te o no?!- ti urla ancora furioso.
Lo guardi dispiaciuta, scuotendo la testa, mentre senti le lacrime minacciare i tuoi occhi.
Ti guarda con il fuoco negli occhi ambrati, mentre lo vedi con tutto se stesso che si contiene dal buttare il casco che ha in mano chissà dove, mentre se lo rimette in un secondo e sale dalla sua moto sgommando via come un pazzo.
Non l'hai mai visto così e sei davvero spaventata per la sua incolumità.
Una voce però ti riscuote.
-Rachel, tutto bene?- ti volti e vedi Jace guardarti preoccupato, mentre ti tocca il braccio per attirare la tua attenzione.
Cavolo, anche Jace adesso.
-Sì...senti per il ballo non vorrei dirtelo così ma io sono la ragazza di Alec...almeno credi- sussurri l'ultima frase più a te che a lui, dato che non sai ancora se sei la sua ragazza.
-Oh, sì l'avevo intuito non preoccuparti. Spero solo tu sia felice con lui- ti augura abbracciandoti e spiazzandoti con quel sorriso e quell'abbraccio così caloroso e spontaneo.
Rimani da sola ancora in quell'enorme cortile della scuola.
Scuoti la testa e vai in classe, raggiungendo Jace che ti sorride.
Le ore passano, mentre tu fissi un punto qualsiasi della stanza, sperando di non avere notizie da nessun ospedale per Alec.
Appena lo vedi rientrare con il casco alla mano tiri un sospiro di sollievo, mentre ti guarda a malapena.
Ti intristisci a quel suo comportamento così freddo e subito alla pausa, lo vedi andare fuori e decidi di alzarti, vedendo Jace farti un pollice in su.
Lo rincorri nel corridoio, maledicendo la tua bassezza e le sue lunghe falcate, arrivando poi a tirarlo dal braccio.
Si volta guardandoti male, strattonando il suo braccio via dalla tua debole presa, facendoti barcollare, mentre lo guardi e le lacrime si fanno sentire ma stringi i denti e ti fai forza.
-Perché mi eviti?!- gli urli tristemente, vedendolo indurire lo sguardo verso di te e aggrottare le sue sopracciglia.
-Mi hai mentita, andandotene con un altro ragazzo chissà dove, questo ti basta?!- ti urla contro, furioso.
Porti le braccia sul tuo petto, come a sostenerti, mentre senti la lacrima solcare le tue guance.
Ti allontani, indietreggiando e scuotendo la testa.
Da quel momento in poi, non lo degni di uno sguardo, nemmeno in classe, vedendo Jace guardarti preoccupato.
Ritorni a casa e quello che fai è studiare come una matta per poi coccolarti con una passeggiata e una serata in compagnia della luna.
Sei seduta sulla panchina in marmo dentro al parchetto vicino casa tua: la luna è piena e illumina te e ciò che ti è intorno, mentre sorridi osservandola, sentendoti meno sola.
Senti dei passi veloci e subito ti guardi intorno fermando poi il tuo sguardo su una figura scura venire incontro a te con lunghe falcate: appena viene illuminato anche lui dalla luna, sgrani gli occhi sorpresa.
-Che si fotta quel coglione, senza di te non riesco a stare- Alec si fionda su di te, prendendoti dai fianchi e baciandoti con passione e avidità.
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