11
-E' una settimana che non ti vedo a scuola. Si può sapere cosa è successo?- Bria ti sta osservando con le mani sui fianchi, mentre sei sul letto sommersa dai libri, intenta a studiare.
-Non è successo nulla, Bria- cerchi di mentirle, ma è difficile non capire quanto tu lo stia facendo.
-Parla, Rachel!- sbatte la mano sul libro che hai davanti, facendoti sbuffare.
-Alec mi ha solo usata, ero un gioco per lui e l'ho mandato a quel paese. Contenta!?- dici ad alta voce, liberandoti di quel gran peso. Bria, sorpresa, si allontana dal letto e si siede sulla sedia della scrivania, guardandoti perplessa.
-Bria?- chiedi, preoccupata, chiudendo i libri.
-Perché lo hai fatto?-
-Perché è fidanzato con Lucy, Bria!- rispondi per le rime.
-Lo hai chiesto a lui?- ti chiede, con aria investigativa.
-Certo che no! Me lo ha detto Lucy!- dici alzando la voce, cadendo sul letto stremata. Silenzio, questo ora c'è nella stanza.
-Devo dimenticarlo, Bria. Per il mio bene...- dici alzandoti e guardandola.
Bria annuisce, prende le sue cose e ti abbraccia forte, prima di andarsene.
Esci successivamente per una camminata, mentre il destino decide di farti un'ulteriore sgambetto.
Ti fermi di colpo appena vedi arrivare una moto davanti a te, una moto che conosci fin troppo bene. Alec, si leva il casco, scendendo dalla moto.
Poggia il casco sulla sella, voltandosi verso di te e guardandoti.
-Perché sei sparita?- chiede a fatica, osservandoti ancora ferma a guardarlo. Rispondi dopo qualche secondo, vedendolo osservarti con cura.
-Avevo bisogno di tempo- dici in un sussurro. Porti le mani nelle tasche della felpa, iniziando a sentire freddo.
-Tempo per cosa?-
-Per rendermi conto di essere stata usata da uno come te- quella frase ti esce con tono amaro, scontroso e ferito. Alec, guarda altrove, con un sorriso amaro in volto.
-Non ti ho mai usata, Rachel- dice avvicinandosi a te. Indietreggi, appena lui è troppo vicino a te, perché hai bisogno di spazio.
-Se lo pensi davvero allora ti sbagli di grosso! Tutto quello che abbiamo provato e passato era vero, almeno per me-
-ALMENO PER TE?! Stai scherzando vero?- a quella sua frase scoppi, alzando lo sguardo, guardandolo con occhi pieni di rabbia.
-Non venirmi a dire che ero io quella falsa, perché è una bugia bella è buona, Alec!- gli ruggisci contro, vedendolo mentre serra la mascella e i pugni. Noti dei lividi sulle sue nocche, risalenti sicuramente a quel giorno nel corridoio.
-Cosa farai adesso? Mi darai un pugno perché sei arrabbiato?!- lo sfidi, avvicinandoti a lui, con sguardo alto, data la sua altezza.
-Non lo farei mai...non ti farei mai del male- sussurra con tono basso.
-L'hai già fatto...- dici indietreggiando, mettendo le mani in tasca, andando via.
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