Martin, ovvero il detective Riggs, ti ha mostrato un po' Los Angeles. Dopo quasi tutto il pomeriggio passato in sua compagnia, gli chiedi gentilmente di accompagnarti all'Hotel dove tu e Alec alloggiate.

-Buona serata, Rachel- il sorriso con cui te lo dice ti fa scaldare il cuore mentre lo saluti con un cenno della mano e un sorrisone sul volto. 

Appena lo vedi andare via ti volti verso l'entrata dell'Hotel, e sai già che cosa ti aspetterà. 

Sali l'ascensore poi diretta verso la tua camera e con la carta magnetica apri la porta, che si spalanca, facendoti vedere un Alec selvaggio stravaccato sul divano a vedere la Tv.

-Finalmente sei ritornata, pensavo ti fossi persa- dice in tono irritato Alec, dandoti una veloce occhiata dal divano, mentre tu chiudi la porta dietro di te.

-Avevo un'ottima guida- lo informi nascondendo un sorriso, mentre appoggi sul tavolino della grande stanza la tua borsa.

-Il poliziotto barbone? Lo immagino bene- il tono che utilizza ti dà davvero ai nervi.

-Mai giudicare un libro dalla copertina- lo ammonisci, girandoti verso di lui, che a quella frase si siede sul divano e si volta a guardarti con sguardo duro.

-Hai scelto un poliziotto alla compagnia del tuo ragazzo- ti accusa, indicandosi.

-L'ho fatto per via del tuo comportamento poco rispettoso verso di lui- gli spieghi, a braccia conserte, mentre lo vedi alzarsi dal divano e scuotere la testa, contrariato.

-Sono geloso, va bene?- ammette dopo lunghi minuti di silenzio, alzando le mani come se non ne fosse responsabile.

-Lo so che lo sei, lo sei sempre stato ma devi fidarti di me Alec.- dici avvicinandoti a lui, posando le braccia intorno al suo busto. 

Dato che è sera inoltrata vi sistemate a letto e la mattina seguente, andate in giro per Los Angeles. Siete in un negozio di vestiti, in piena Los Angeles. 

Stai guardando qualche vestito vicino alla porta d'entrata mentre contro il vetro vedi un riflesso.

-Martin Riggs, perché diamine sei uscito dalla macchina?!- qualcuno urlava e seguiva l'uomo diretto verso di te. 

Ti volti, già con un sorriso sulla faccia, mentre lui con disinvoltura si leva gli occhiali e si mette in bocca la punta dell'asta degli occhiali, sorridendo e osservandoti completamente.