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Continui a guardarlo stranita: non hai mai visto un americano vestito con degli stivali, di cui uno dei due è dentro i jeans.
Ma poi ripensando al suo aspetto di americano non ha proprio niente, anzi sembra uscito da un film texano.
Ti ha gentilmente accompagnato in centrale con il suo partner, mentre tu aspetti l'arrivo di Alec.
Li vedi uscire entrambi dalla stanza del presunto capo della centrale, e vengono spediti verso di te, più Riggs perché il suo partner prende la strada per l'uscita, mentre tu rimani seduta vicino alla scrivania che dovrebbe essere del detective che ti ha quasi investito.
-Allora dimmi Rachel, come mai sei qui? Intendo a Los Angeles- ti chiede Riggs passandosi la mano fra i capelli ribelli e riccioluti.
-Mi sono trasferita qui con il mio ragazzo- dici guardandoti intorno, ritornando poi con lo sguardo sull'uomo davanti a te.
-Con il tuo ragazzo eh?- chiede sedendosi sulla sedia con le gambe divaricate, mentre sorridi cercando di nasconderti.
Finalmente lo vedi entrare: porta un giubbino di pelle e il casco nella mano destra.
Ti alzi di scatto, mentre lui ti guarda da lontano e ti raggiunge come un fulmine, stringendoti fra le sue braccia.
-Alec- sussurri contro il suo petto sorridendo.
-Stai bene? L'avevo detto che qui era pericoloso- ti dice con tono duro Alec, allontanandosi da te per guardarti meglio.
-Ma ci siamo noi a sistemare i criminali qui!- Riggs si alza dalla sedia e sorride al tuo ragazzo che lo guarda in malomodo.
-Andiamo- dice Alec, trascinandoti via dalla stazione di polizia. Vi ritrovate difronte alla sua moto, mentre ti passa il casco e lui è già a bordo della moto.
-Alec- dici vedendolo spostare lo sguardo su di te. Alza le spalle incitandoti a parlare.
-Perché ti sei comportato così?- gli chiedi posando le mani sui fianchi.
-Così come?- chiede, posando le mani sulla moto.
-Come se avessi visto un alieno, con quel tono autoritario- dici riferendoti a poco prima.
-Ma l'hai visto quel tipo? Sembra un barbone- dice in tono schifato.
-E' un poliziotto e si è accertato che io stessi bene!- alzi la voce, vedendolo alzare un sopracciglio contro di te.
-Sali per favore- ti chiede mettendosi il casco, accendendo la moto.
-Vacci tu, Alec- dici lanciandogli il casco addosso. Inizi a camminare sul marciapiede, senza una meta precisa. Senti il rombo della moto di Alec farsi sempre più lontano mentre ti fermi davanti a un pick-up giallo e rosso, guardandolo curiosa.
-Sbaglio o ci siamo visti prima?- senti una voce conosciuta dietro di te e sorridi, voltandoti a vedere il poliziotto passarsi ancora una volta le mani tra i capelli e sorriderti.
-Si sono io, colpevole- dici alzando le mani, come se stessi per essere arrestata.
Senti che tutto questo è sbagliato, ma per una volta non ascolti i tuoi pensieri e aspetti che lui si avvicini a te, ti faccia segno di seguirlo a bordo del bolide e ti godi quel giorno.
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