Decidi di andare da Martin per dirgli la tua decisione così esci e avvisi Alec di quello che stai per fare e con un leggero sorriso, ti saluta dal divano, mentre prendi coraggio e ti dirigi alla stazione di polizia. 

Con indecisione entri nella sala dove subito risalta all'occhio la scrivania di Martin. Come se avesse sentito i tuoi pensieri alza la testa dai fogli che sta visionando e si volta verso di te. 

Sussulti e lentamente ti avvicini, vedendolo allargare sul volto un sorriso.

-Ciao, volevo parlarti- sussurri, vicino la sua scrivania, mentre si raddrizza rimanendo seduto sulla sedia, adesso con sguardo serio e posato sul tuo volto.

-Ho preso una decisione: tutto quello che c'è stato tra di noi è stato bello, davvero, ma non può durare. Io amo Alec- gli confessi, vedendo il suo corpo irrigidirsi e il suo sguardo quasi infuocarsi. 

Qualche secondo rimane a fissarti per poi alzarsi e con le braccia spazzare tutto ciò che è sulla sua scrivania, imprecando a voce alta. Fai qualche passo indietro, evidentemente impaurita da quello scatto improvviso, mentre si mette le mani nei capelli, furibondo. 

Subito Roger viene in tuo soccorso.

-Ei amico, calma- cerca di calmare Martin ma appena gli posa una mano sulla spalla, Martin lo spintona via.

-Vaffanculo Roger!- gli urla contro, mentre tutto ciò che puoi fare e indietreggiare e uscire da lì il prima possibile. 

Ma i tuoi piedi non vogliono muoversi e vedi Martin fermarsi di colpo e voltarsi verso di te, indicandoti con l'indice.

-Lo sai cosa sei? Sei peggio di quella canna della pistola, che ogni giorno minaccia di porre fine alla mia fine ma sono io che non glielo permetto, sono io che non schiaccio il grilletto ma tu... tu sei qualcosa che non sono riuscito a controllare dall'inizio fino ad adesso. Tu sei la ragione della mia pazzia!- ti urla mentre lo vedi avvicinarsi a te e con le mani in pugni, lo guardi mentre aspetti di ricevere quello che ti spetta, perché le cose vengono fatte sempre in due ma qualcosa ti strattona via e una figura alta davanti a te sferra un pugno contro il volto del poliziotto.

-Alec...- sussurri, mentre ciò che vedi sono le spalle di Alec davanti a te a farti da scudo.

-Ho fatto bene a seguire il mio istinto: non posso lasciarti più da sola- si volta un attimo a dirti quella frase con un piccolo sorriso in volto, mentre stringe in un pugno la mano che ha appena sferrato il colpo, vedendola leggermente arrossata.