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Trasformiamo le Friendzones

Come capirete leggendo l'uomo della Friendzone sta per avere la sua vendetta, ma poco importa perché io può, muahahah. Comunque ecco quello che potrebbe essere il primo capitolo della ff. So che ci sono errori ma non l'ho riletto, lo aggiusto appea ho tempo.

Sono alla stazione dopo sette anni da quando ho lasciato la scuola, ma tornarci è sempre stato bello. Come è sempre stato mettere piede nell'Hogwarts Express, come sto facendo ora. Vado in cerca di un vagone libero e non appena lo trovo mi ci accomodo all'interno. Prendo un libro dalla borsa e mi immergo nella lettura, attendendo il primo professore con cui inizierò questo specie di stage. Credo sia più funzionale applicarsi subito durante lo studio che farti fare lezione su come diventare un professore.

-Alexis?- Alzo la testa dal libro e alzo lo sguardo fino ad arrivare ad incrociare il suo.

-Blake? Da quanto! Che ci fai qui?-

-Do una controllata al treno. Hai sentito la notizia?-

-Potter?-

-Già.- Sorrido e lui ricambia, poi va via.

-

Sono nella mia nuova stanza. Quando il treno si è fermato le solite frasi hanno riempito l'aria, miste all'euforia dei ragazzi del primo anno. Ho sentito il bisogno sfrenato di mettere piede in questa scuola, di iniziare come se non avessi mai finito, e ora che ci sono dentro non ci credo. Prendo la bacchetta e la agito in aria, il baule lì non mi piace, soprattutto sapendo che ci inciamperei ogni volta. Qualcuno bussa alla porta e capisco che è ora dello smistamento. Mi reco nella Sala Grande e mi affretto a prendere posto al tavolo dei professori. Silente mi accoglie calorosamente, come suo solito, stringendomi la mano. Saluto tutti quanti e mi viene presentato il nuovo professore di Difesa contro le Arti Oscure, il professore Quirrell.

-Prendi pure posto vicino a Severus- mi dice Silente. Mi siedo e mi sembra strano, poi mi giro a guardare Piton.

-Chi si rivede.-

-Anche per me è bello incontrarti ancora Severus. Siamo passati da studente-studentessa, a professore-alunna e siamo arrivati ad essere quasi colleghi.-

-Strabiliante.-

-Ma metti questo entusiasmo in tutto quello che fai?-

-A quanto pare.-

-Scommetto che gli studenti non ti sopportano.-

-Chiedilo a loro, magari ti sbagli.-

-Nah, sono sicura che sia così. Alla fine neanche io ti sopportavo tanto quando mi facevi da professore.- Mi guarda e io sorrido beffarda. Oops.

Gli studenti del primo anno entrano e Minerva inizia a chiamarli uno per uno. Mi assento da tutto e cerco Potter tra la folla, ma non lo vedo.

-Malfoy Draco!- Guardo il ragazzino biondo salire e sedersi sullo sgabello.

-Serpeverde- mimo con la bocca.

-SERPEVERDE!- Ovviamente. La lista continua a ridursi e io sono sempre più ansiosa.

-Potter Harry!- Un silenzio generale cala in tutta la sala, interotta solo da alcuni bisbigli.

-Non ci credo è uguale a James.-

-James?-

-Oh andiamo Sev, un po' di tolleranza per i morti. Ha gli stessi occhi di Lily. Carino...- Severus mi guarda con disapprovazione. -Mmmh- sbuffo alzando gli occhi al cielo.

Harry si siede e il Cappello ci mette non poco a decidere. Batto il dito sul tavolo, ansiosa di sapere.

-Nervosa?-

-Voglio solo sapere se ho ragione di nuovo, Severus.-

-GRIFONDORO!- Batto la mano sul tavolo e mi metto ritta sulla sedia.

-Avevo ragione.-

-Anche un gatto ci sarebbe arrivato Alexis.- Lo fisso sorridendo.

-Ma non sei un gatto, non puoi saperlo.-

-E poi sarei io.-

-Ma sei tu, io contribuisco a fartelo notare.-

-Nenche io ti sopportavo.-

-Non è affatto vero, tu mi adoravi. E mi adori anche adesso, ma neghi per rimbeccarmi. Non ci riesci, peccato.-

Silente si alza in piedi, sorridendo, e prende parola: -Benvenuti!- dice. -Benvenuti ad Hogwarts per un nuovo anno scolastico! Prima di dare inizio al nostro banchetto, vorrei dire qualche parola. E cioè: imbecille, medusa, scampolo, pizzicotto! Grazie!- Torna a sedersi e tutti applaudiamo le mani ridendo. I vassoi sono pieni e ci serviamo. Non riesco a distogliere lo sguardo da Potter: mi incuriosisce. -Sinceramente spero non abbia il cervello di suo padre- dico a Severus.

-Non puoi trovarmi più d'accordo.-

-Prova ad immaginarlo... aiuto.- Faccio finta di essere scossa dai brividi. Sono stata tre anni a scuola con James Potter ed è stato triste. Ero in Serpeverde e lui aveva un certo astio per quella Casa quanto ne aveva per Severus Piton. E ciò significa davvero molto. Io ero la "privilegiata" dato che mi includeva nel suo gruppetto che al tempo giudicavo formato da cretini. Quando ho conosciuto Lily è stata la prima volta che ho incontrato anche Severus, o meglio, la prima volta che ci ho parlato. Siamo diventati amici e poi lui ha litigato con Lily, quindi io rimanevo l'unica che gli credeva quando diceva di essere pentito.

Mi risveglio dai miei pensieri e noto che Harry sta guardando nella nostra stessa direzione. Sta guardando Piton, a dirla tutta, ma poi lui distoglie lo sguardo senza più rivolgerglielo.

-Hai fatto colpo- mi complimento con lui.

-La tua ironia non mi è mancata affatto.-

-Ah! Bugiardo. Comunque ben fatto, mi sa tanto che ti detesti già.-

-Incoraggiante.-

-Bah, sarà per la faccia. O per i capelli. Quando hai fatto l'ultimo shampoo?- chiedo soffocando una risata.

-Ah-ah-ah, sto decedendo.- Sto per ridere ancora più forte ma mi trattengo.

-Sono io quella che sta decedendo. Dalle risate però. Non sei più quello di una volta Sev.-

-Sono sempre stato così.-

-No, non è vero. Sapevi che era una cattiva idea.-

-Non so se di te sia più insopportabile il continuo prendere in giro o il rifacciare senza alcun problema gli errori delle persone.-

-Sai perché? Perché avevo ragione, ma ero troppo piccola, non capivo. Guarda un po'! Capisco, capisco molto più di quel che credi.-

-Anche io so cose su di te, non mi costringere ad esplicitare.-

-Tsk, assurdo. Comunque non ti sopportavo sul serio.-

-Cambi discorso come una bambina, forse devi crescere.-

-Strano, quando avevo sedici anni non la pensavi così.- Mi lancia uno sguardo assassino e io continuo a mangiare. Arrivati ai dolci Silente si alza nuovamente in piedi per fare gli ultimi annunci riguardanti il regolamento. Accesso vietato alla Foresta Proebita, non si usa la magia nei corridoi, selezioni di Quidditch durante la seconda settimana. Poi tutti intonano un canzone alla quale applaudiamo.

-Ah la musica- dice Silente. -Una magia che supera tutte quelle che noi facciamo qui! E adesso, è ora di andare a letto. Via di corsa.- Subito gli studenti si ammassano verso l'uscita e i Prefetti si affrettano a riportare l'ordine, chiamando le loro Case ed invitando gli studenti a seguirli. Mi alzo anche io e come me tutti i professori. Sto scendendo i gradini quando Silente mi si accosta.

-Alexis, com'è la vista da qui?-

-Ah, ora capisco- rispondo sorridendo.

-Attenzione a Potter. Entrambi- dice rivolto a Severus e a me quando siamo in corridoio.

-Sono qui soprattutto per questo- rispondo.

-Spero che i vostri... precedenti non siano un problema.-

-Assolutamente- interviene Piton.

Sillente ci sorride e ci saluta mentre io e Severus continuiamo la nostra strada verso il basso.

-Io sono arrivata- avviso aprendo la porta della mia camera ed entrando. Mi sciolgo i capelli e me li riavvio sotto il suo sguardo. Mi riavvicino alla porta e mi appoggio allo stipite guardandolo.

-Non devono essere un problema- mi ricorda. Gli afferro le estremità del mantello e mi avvicino di poco.

-Non lo sono mai stati- sussurro sorridendo e chiudendo la porta, lasciandolo fuori.


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