«Yoongi, svegliati, abbiamo le prove generali oggi» mi sveglia delicatamente Seokjin.
Con un mugugno, inizio a stiracchiare braccia e gambe, «che ore sono?»
Il fuso orario mi ha letteralmente distrutto l'orologio biologico. Passare da New York a Los Angeles, poi Parigi, Londra, Hong Kong e Tokyo, poi di nuovo a Seoul, non è stato una passeggiata.
«Sono le otto e mezza, usciamo alle nove»
Apro lentamente gli occhi e mi metto a sedere controvoglia. Tutte queste prove mattutine, nonostante siano passati diversi anni, continuano ad essere fin troppo pesanti, specialmente se poi la sera c'è il concerto.

«Aspetta un attimo... Ma siamo a casa»
«Si, perché?»
«Siamo a Seoul, giusto?»
«Yoongi, tutto bene? Certo che siamo a Seoul»
Balzo in piedi e realizzo che stasera c'è il concerto, oggi è il gran giorno.
«Stai bene?»
«Più o meno, diciamo di si» dico frettolosamente mentre mi inizio a vestire.
In meno di mezz'ora sono già pronto all'ingresso, dove Namjoon e Taehyung stanno già aspettando il resto del gruppo.
Arrivano i pulmini che ci caricano e ci dirigiamo verso lo stadio in cui si terrà il concerto.
Essendo Seoul molto grande, il viaggio dura quasi un'ora, in cui, almeno nel pulmino in cui sono, nessuno apre bocca. Io passo il viaggio a fissare il vuoto e pensare, perché per la prima volta mi passa un pensiero per la testa: come reagirò quando vedrò Han? Non devo piangere. Non devo mostrare alcuna emozione. Anzi, non la devo nemmeno cercare con lo sguardo. La cercherò soltanto quando si canterà la canzone giusta, perché se lascio intravedere troppe emozioni, rischio troppo. Questa è l'ultima tappa del gran tour, quindi non posso permettermi alcun errore. Verrà registrata, è forse il tour più pericoloso, in quanto qualsiasi mossa sbagliata rimarrà per sempre incisa su internet. Se mi lasciassi prendere dall'emozione, finirei per sbagliare, e non è ciò di cui ho bisogno in questo momento.

Shin Haneul... Questo nome ancora mi fa correre dei brividi lungo tutta la schiena. Il problema più grande è che nel momento in cui sarò lì, davanti a lei, anche senza che io abbia un contatto diretto con i suoi occhi, sarà molto difficile contenere tutte le emozioni.
È passato un anno, come posso essere ancora così perso per lei?