Seokjin bussa alla porta, «Yoongi, sono io», apre lentamente la porta e mi nasconde fuori mimandomi un 'aspetta qui', poi entra.
Lo sento parlare, «Yoongi, cosa vuoi per cena?», segue un silenzio e un leggero fruscio di coperte, «no, tu devi mangiare. Non hai mangiato nulla oggi»
Sento un sospiro, poi una voce flebile «pollo»
«Va bene. Ah, ancora una cosa. È arrivata una persona a farti visita»
Il fruscio delle coperte torna a farsi sentire, «Han, se sei tu... Han, vattene, ti prego» sento dire da Yoongi, un suono però ovattato. Dev'essersi nascosto sotto le coperte.
Seokjin esce dalla stanza e mi guarda con un'espressione sconsolata, «entra»
Scuoto la testa in segno di dissenso. Non ho intenzione di entrare, lui non vuole vedermi.
«Ma cosa vai a dire, entra e basta!», mi prende dal polso e mi avvicina a sé. Allenta la presa soltanto quando mi guarda negli occhi. Scuoto allora di nuovo la testa, trattenendo con tutta me stessa le lacrime che minacciano di uscire.
Seokjin sospira sonoramente e mi porta sempre dal polso in salotto, lasciando la porta della camera di Yoongi aperta.

«Senti, Haneul, ho capito cosa succede, ma non puoi arrenderti così. Oltretutto,» abbassa ulteriormente la voce, «non so quanto tempo abbiamo prima che gli altri escano dalle loro camere affamati»
Faccio un lungo respiro, ma non riesco a fermare le lacrime, «non mi vuole vedere, ho fatto male a venire»
«Ma no, Haneul..» mi stringe in un abbraccio, «hai frainteso tutto. Se sta così è perché ti ama alla follia»
Scuoto la testa tra le lacrime, ancora avvolta nel suo abbraccio. Lui sospira e si rassegna, iniziando ad accarezzarmi la schiena in modo protettivo. Yoongi a volte mi ha raccontato com'è la vita al dormitorio. Della pazzia dei tre più giovani, dell'ottimo cibo di Seokjin e soprattutto di quanto si senta responsabile della vita nel dormitorio, essendo il più grande.

Sentivo il ragazzo guardarsi intorno di tanto in tanto, mentre io mi prendevo quel piccolo momento per sfogarmi silenziosamente.
Dopo qualche minuto le lacrime si sono fermate e il respiro mi si è fatto quasi completamente regolare. A quel punto Seokjin scioglie l'abbraccio e mi guarda, comprensivo.
«Ora andiamo da Yoongi, okay?» dice mostrandomi un piccolo sorriso.